PD: Brussa, proposta di legge contro il nucleare in regione
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/RC - Il Gruppo del Partito
Democratico in Consiglio regionale ha chiesto al presidente del
Consiglio, Maurizio Franz, ai sensi del regolamento, il richiamo
in Aula della proposta di legge n. 99, primo firmatario Franco
Brussa, che ha per oggetto il no all'installazione di impianti
nucleari in regione e l'avvio di interventi per il risparmio
energetico e l'utilizzo di fonti rinnovabili.
Dietro la richiesta c'è la tragedia giapponese, ma non mancano
altre ragioni, sottolinea il consigliere Brussa, a partire dalla
sentenza n. 215 della Corte Costituzionale di giugno 2010 cha ha
dichiarato illegittime alcune norme, contenute nel decreto legge
n. 78 del 2009 del Governo, che assegnano al ministero dello
Sviluppo economico l'individuazione dei siti e la realizzazione
degli impianti nucleari in Italia. La Corte Costituzionale ha
affermato che si tratta di competenza anche delle Regioni, senza
il cui consenso non si può realizzare alcun impianto. Ciò in
particolare per il Friuli Venezia Giulia, che ha competenza
primaria in materia urbanistica - ricorda Brussa.
Il secondo aspetto per cui è necessario affrontare la discussione
sulla proposta di legge - sottolinea sempre l'esponente del PD -
è relativo la fatto che in un recente Consiglio dei ministri il
Governo Berlusconi ha dato uno stop agli incentivi al
fotovoltaico, incentivi che era stato lo stesso Governo a
prevedere solo qualche tempo fa e sarebbero dovuti durare fino al
2015.
Un provvedimento, questo - evidenzia Brussa - che colpisce molte
imprese regionali che a inizio anno avevano pianificato
investimenti in tale settore, siglando contratti e contraendo
mutui bancari a sostegno della loro attività. Ci sono allora
tutte le condizioni per affrontare e risolvere in via definitiva
la questione nucleare in Friuli Venezia Giulia e, in particolare,
costringere il presidente Tondo e la sua maggioranza a dire da
che parte stanno, dicendo sì o no alla proposta del PD.
Dire una parola definitiva sulla possibilità di realizzare o
meno, in regione, una centrale nucleare è per Brussa il minimo di
correttezza che i cittadini si aspettano da chi ha la
responsabilità di governarli.