II Comm: ddl riforma artigianato, avviato esame (1)
(ACON) Trieste, 22 mar - MPB - La II Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Federico Razzini (LN), ha iniziato
l'esame del disegno di legge di riforma dell'artigianato con
l'intervento dell'assessore competente Federica Seganti che ha
illustrato gli emendamenti proposti.
Il testo di legge era stato presentato il mese scorso e,
successivamente, si erano svolte audizioni con le parti
interessate. Proprio da quelle audizioni e dagli approfondimenti
condotti con le Camere di commercio e con le organizzazioni degli
artigiani sono emerse osservazioni che hanno fatto maturare le
proposte di emendamento oggi presentate - ha spiegato
l'assessore, precisando che la stragrande maggioranza delle
modifiche in questione sono di miglioria della norma. Alcuni
emendamenti sono stati concordati anche con la direzione della
Formazione professionale per meglio armonizzare la disciplina che
fa riferimento a questo campo.
La novità di maggior rilievo riguarda la parte relativa ai CATA
(centri di assistenza tecnica) e le funzioni ad essi delegate:
ulteriori approfondimenti hanno evidenziato l'importanza di avere
- a livello regionale - un unico CATA operativo. La previsione di
un unico soggetto gestore è stata concordata con le associazioni
di categoria - ha precisato Seganti - e questo modello
organizzativo consente, tra l'altro, una migliore gestione delle
risorse pubbliche, l'eliminazione delle diseconomie di scala, una
semplificazione delle attività di monitoraggio, controllo,
vigilanza e indirizzo da parte della Regione.
La Commissione, dopo una pausa dei lavori per consentire ai
consiglieri di analizzare i contenuti delle modifiche proposte
dalla Giunta, ha avviato la discussione generale.
Obiettivo del provvedimento - 70 articoli in tutto - rilanciare
un settore rilevante nell'economia regionale, con 30.641 imprese
(il 27,9% del totale) che occupano il 13% degli addetti
dell'intero sistema produttivo, semplificando e informatizzando
le procedure di iscrizione all'Albo delle imprese artigiane;
rafforzando le forme di controllo successivo; riducendo gli oneri
finanziari; semplificando la disciplina sui maestri artigiani e
rafforzando il loro nuovo ruolo in relazione alla neo istituita
bottega scuola quale luogo per valorizzare le professioni
artigiane; adeguando alla disciplina statale le attività di
acconciatore e tintolavanderia; innovando la disciplina della
panificazione con l'introduzione della figura del responsabile di
panificazione e con la previsione di corsi di formazione e di
aggiornamento; adeguando alla disciplina comunitaria e statale la
materia dei contributi.
(foto-immagini tv)
(segue)