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II Comm: ddl riforma artigianato, avviato esame (1)

22.03.2011
11:23
(ACON) Trieste, 22 mar - MPB - La II Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Federico Razzini (LN), ha iniziato l'esame del disegno di legge di riforma dell'artigianato con l'intervento dell'assessore competente Federica Seganti che ha illustrato gli emendamenti proposti.

Il testo di legge era stato presentato il mese scorso e, successivamente, si erano svolte audizioni con le parti interessate. Proprio da quelle audizioni e dagli approfondimenti condotti con le Camere di commercio e con le organizzazioni degli artigiani sono emerse osservazioni che hanno fatto maturare le proposte di emendamento oggi presentate - ha spiegato l'assessore, precisando che la stragrande maggioranza delle modifiche in questione sono di miglioria della norma. Alcuni emendamenti sono stati concordati anche con la direzione della Formazione professionale per meglio armonizzare la disciplina che fa riferimento a questo campo.

La novità di maggior rilievo riguarda la parte relativa ai CATA (centri di assistenza tecnica) e le funzioni ad essi delegate: ulteriori approfondimenti hanno evidenziato l'importanza di avere - a livello regionale - un unico CATA operativo. La previsione di un unico soggetto gestore è stata concordata con le associazioni di categoria - ha precisato Seganti - e questo modello organizzativo consente, tra l'altro, una migliore gestione delle risorse pubbliche, l'eliminazione delle diseconomie di scala, una semplificazione delle attività di monitoraggio, controllo, vigilanza e indirizzo da parte della Regione.

La Commissione, dopo una pausa dei lavori per consentire ai consiglieri di analizzare i contenuti delle modifiche proposte dalla Giunta, ha avviato la discussione generale. Obiettivo del provvedimento - 70 articoli in tutto - rilanciare un settore rilevante nell'economia regionale, con 30.641 imprese (il 27,9% del totale) che occupano il 13% degli addetti dell'intero sistema produttivo, semplificando e informatizzando le procedure di iscrizione all'Albo delle imprese artigiane; rafforzando le forme di controllo successivo; riducendo gli oneri finanziari; semplificando la disciplina sui maestri artigiani e rafforzando il loro nuovo ruolo in relazione alla neo istituita bottega scuola quale luogo per valorizzare le professioni artigiane; adeguando alla disciplina statale le attività di acconciatore e tintolavanderia; innovando la disciplina della panificazione con l'introduzione della figura del responsabile di panificazione e con la previsione di corsi di formazione e di aggiornamento; adeguando alla disciplina comunitaria e statale la materia dei contributi.

(foto-immagini tv)

(segue)