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III Comm: approvato pdl cure palliative e terapia del dolore

22.03.2011
14:02
(ACON) Trieste, 22 mar - RC - Un veloce cambio di emendamenti, tra ritirati e modificati, le votazioni ai singoli articoli, poi la III Commissione consiliare presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC) ha approvato a maggioranza il provvedimento sulle cure palliative e la terapia al dolore.

I voti a favore sono stati di Pdl, LN e UDC. Blasoni del Pdl sarà relatore di maggioranza con il presidente Venier Romano, Lupieri del PD e Pustetto di SA-SEL lo saranno di minoranza. La legge arriverà in Aula già la prossima settimana.

Per il PD, a portare a termine i lavori è stato il solo consigliere Lupieri dopo che Menosso, Codega e Menis avevano abbandonato la seduta. Ciò perché, in occasione della votazione di un loro emendamento a uno degli articoli più importanti, il numero 6 sulla rete regionale per le cure palliative, PD e SA-SEL avevano chiesto la verifica dei voti in quanto ritenevano che la maggioranza non li avesse per un problema di deleghe.

Prima del voto finale, Blasoni (Pdl) ha affermato che il Consiglio sta legiferando su un tema importante in quanto i dettami nazionali possono essere corroborati da una legge regionale che meglio si declina al nostro territorio. Per De Mattia (LN), da parte di alcuni consiglieri è mancata la coerenza di votare il testo all'unanimità, come era stato deciso in sede di Comitato ristretto.

Per Pustetto (SA-SEL), la norma è completamente coperta da leggi nazionali, inoltre sono stati eliminati troppo frettolosamente gli emendamenti all'articolo 8 sulla tutela per il malato in fin di vita. Per Lupieri (PD), si va oltre le leggi nazionali; il tema del consenso del paziente alle cure sarà ripresentato in Aula.

Da parte nostra, invece - è stata la risposta dell'assessore Kosic, costantemente presente ai lavori - riteniamo che un malato vada seguito terapeuticamente dal primo all'ultimo secondo. Qui si tratta un argomento importante, di cui dobbiamo tener conto nella riforma che stiamo predisponendo perché per ora è un vuoto non colmato. Vorremmo che un numero maggiore di persone potesse trascorrere gli ultimi giorni della propria vita a casa, ma in alcune parti del territorio ciò non è ancora possibile: è nostra intenzione rafforzare la rete domiciliare.

(foto, immagini tv)