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PD: Menias, garantire attuazione nuova legge dislessia

25.03.2011
10:53
(ACON) Trieste, 25 mar - COM/AB - Finalmente la dislessia e i disturbi dell'apprendimento sono al centro dell'attenzione dei palazzi della politica. Con l'approvazione della legge n. 170 del 2010 dello scorso ottobre sul riconoscimento e la diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico viene segnato un punto di svolta importante per i soggetti affetti da dislessia, ma non solo. Il prossimo passo è vigilare affinché sia garantita l'attuazione di questa normativa anche nella nostra regione visto che i termini previsti - tre mesi - sono già ampiamente trascorsi. A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PD Paolo Menis che, facendosi portavoce di associazioni di pazienti e familiari affetti da DSA, ha presentato un'interrogazione agli assessori alla Salute (Kosic) e all'Istruzione (Molinaro) per sapere se siano state avviate delle azioni in tal senso. L'inerzia in cui ci troviamo rischia di vanificate le legittime speranze di quanti - si stima siano tra il 3 e l'8% dell'intera popolazione italiana - soffrono di questa sindrome, con il pericolo concreto di pregiudicarne la carriera scolastica. Obiettivo principale di questa legge infatti, spiega Menis, è proprio quello di mettere un punto fermo su cosa siano la dislessia e gli altri disturbi dell'apprendimento, allineando così il nostro Paese all'Europa, con particolare attenzione al percorso formativo. Un passo avanti importantissimo, perché introduce sostanziali e rilevanti azioni soprattutto in tema di diagnosi e didattica individualizzata, dei mezzi di apprendimento alternativi, sino alla previsione delle tecniche di valutazione dei risultati scolastici, per favorire il successo, dalla scuola primaria fino all'Università. Molto positiva, in questo senso, è la filosofia di fondo che ispira l'intera legge, sottolinea il democratico, ovvero l'aver reso esplicito che uno dei primi risultati da raggiungere in questo ambito è contrastare l'abbandono scolastico che, socialmente parlando, è una delle conseguenze più gravi della mancata diagnosi dei DSA. Per farlo, la legge è intervenuta sul sistema della formazione, fornendo nuovi strumenti educativi adatti alle esigenze dei pazienti e nuove competenze agli operatori. Ora spetta alle Regioni - in primis a quelle a Statuto speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano, a cui è espressamente dedicato l'articolo 8 della legge - dare attuazione a queste disposizioni nel più breve tempo possibile.