PD: Menias, garantire attuazione nuova legge dislessia
(ACON) Trieste, 25 mar - COM/AB - Finalmente la dislessia e i
disturbi dell'apprendimento sono al centro dell'attenzione dei
palazzi della politica. Con l'approvazione della legge n. 170 del
2010 dello scorso ottobre sul riconoscimento e la diagnosi dei
disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico viene
segnato un punto di svolta importante per i soggetti affetti da
dislessia, ma non solo. Il prossimo passo è vigilare affinché sia
garantita l'attuazione di questa normativa anche nella nostra
regione visto che i termini previsti - tre mesi - sono già
ampiamente trascorsi.
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PD Paolo
Menis che, facendosi portavoce di associazioni di pazienti e
familiari affetti da DSA, ha presentato un'interrogazione agli
assessori alla Salute (Kosic) e all'Istruzione (Molinaro) per
sapere se siano state avviate delle azioni in tal senso.
L'inerzia in cui ci troviamo rischia di vanificate le legittime
speranze di quanti - si stima siano tra il 3 e l'8% dell'intera
popolazione italiana - soffrono di questa sindrome, con il
pericolo concreto di pregiudicarne la carriera scolastica.
Obiettivo principale di questa legge infatti, spiega Menis, è
proprio quello di mettere un punto fermo su cosa siano la
dislessia e gli altri disturbi dell'apprendimento, allineando
così il nostro Paese all'Europa, con particolare attenzione al
percorso formativo. Un passo avanti importantissimo, perché
introduce sostanziali e rilevanti azioni soprattutto in tema di
diagnosi e didattica individualizzata, dei mezzi di apprendimento
alternativi, sino alla previsione delle tecniche di valutazione
dei risultati scolastici, per favorire il successo, dalla scuola
primaria fino all'Università.
Molto positiva, in questo senso, è la filosofia di fondo che
ispira l'intera legge, sottolinea il democratico, ovvero l'aver
reso esplicito che uno dei primi risultati da raggiungere in
questo ambito è contrastare l'abbandono scolastico che,
socialmente parlando, è una delle conseguenze più gravi della
mancata diagnosi dei DSA. Per farlo, la legge è intervenuta sul
sistema della formazione, fornendo nuovi strumenti educativi
adatti alle esigenze dei pazienti e nuove competenze agli
operatori.
Ora spetta alle Regioni - in primis a quelle a Statuto speciale e
alle Province Autonome di Trento e Bolzano, a cui è espressamente
dedicato l'articolo 8 della legge - dare attuazione a queste
disposizioni nel più breve tempo possibile.