CR: OGM, relatore di maggioranza Galasso (4)
(ACON) Trieste, 29 mar - RC - Certezza dei rischi e incertezza
dei vantaggi, per il secondo relatore di maggioranza, Daniele
Galasso (Pdl).
Ciascuno ha la propria sensibilità in materia di coltivazioni
geneticamente modificate e va rispettato - è la sua riflessione -
ma come legislatori dobbiamo considerare che su 27 Paesi europei
solo 6 (Portogallo, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia
e Romania) hanno accettato le coltivazioni OGM, e tra questi non
vi sono nè Francia né Germania.
In un territorio piccolo come il nostro, dove i coltivatori sono
generalmente proprietari di ridotte estensioni e dediti a
produzioni ricche di biodiversità, occorre una disciplina che
eviti contaminazioni da OGM, queste sì irreversibili.
Guardando agli articoli, Galasso ha quindi citato il secondo,
contenente la formulazione del divieto riferito alla sola
coltivazione degli OGM in agricoltura e la previsione di
emissioni di OGM a fini sperimentali. Nel sesto, invece, si
definiscono le competenze in materia di vigilanza e controllo,
attribuite al Corpo forestale regionale al pari delle sanzioni,
riservando all'ERSA le competenze di carattere esclusivamente
tecnico.
Il consigliere ha, infine, menzionato gli articoli 8 e 9: il
primo disciplina i siti utilizzabili per la sperimentazione, i
criteri per predisporre il programma di vigilanza e la nomina del
relativo tavolo tecnico, la procedura di rimozione delle parti di
piante o sementi coltivate in violazione al divieto; il 9 attua
delle importanti modifiche alla legge regionale 21 del 2000
abrogando il contrassegno "dal Friuli Venezia Giulia - prodotto
non modificato geneticamente".
(segue)