CR: OGM, relatore di maggioranza Piccin (3)
(ACON) Trieste, 29 mar - MPB - Sulla proposta di legge in
materia di tutela della biodiversità e dei prodotti
agroalimentari di qualità e tradizionali dall'emissione
deliberata in ambiente di OGM, e su quella abbinata riguardante
la coesistenza fra agricoltura convenzionale, biologica e
transgenica - secondo punto all'ordine del giorno dei lavori
d'Aula - prima relazione di maggioranza è quella di Mara Piccin
(LN) che ha ricostruito il quadro giuridico comunitario, in
evoluzione, in cui si inserisce il provvedimento. E ciò per
sottolineare che le tematiche sui cui l'Unione europea sta
discutendo confermano che la coltivazione di OGM ha forti
implicazioni di carattere socio-economico e per riflettere su
quale modello di sviluppo la politica voglia promuovere per
l'agricoltura della nostra regione .
Il gruppo della Lega Nord punta a un modello basato sulla qualità
e sulle peculiarità delle produzioni tipiche del nostro
territorio e quindi tendenzialmente uniche, caratterizzate da un
più elevato valore aggiunto e idonee a porsi sul mercato in modo
concorrenziale.
È in quest'ottica - ha indicato Piccin - che sono state
introdotte le principali modifiche che riguardano: il
ridimensionamento delle finalità di salvaguardia della
biodiversità, obiettivo che, fra l'altro, richiede azioni più
articolate rispetto alla sola imposizione di limiti all'uso di
OGM in agricoltura; l'attenuazione delle finalità di tutela
dell'ambiente e della salute; l'attenuazione delle limitazioni
alla sperimentazione che, secondo il testo originariamente
depositato, potevano avvenire solo in ambiente confinato; la
soppressione delle norme relative alla ristorazione collettiva,
all'etichettatura dei prodotti e all'informazione ed educazione
alimentare; la revisione della disciplina dei controlli, con
maggiore definizione delle competenze in capo al Corpo forestale
regionale e all'ERSA ed esclusione di oneri a carico dei Comuni,
privi di competenze specialistiche in tale ambito;
l'individuazione di alcune materie tecniche e di dettaglio che
saranno oggetto di norme regolamentari; l'introduzione di
modifiche alle leggi regionali 21/2000 (Disciplina per il
contrassegno dei prodotti agricoli del Friuli-Venezia Giulia non
modificati geneticamente, per la promozione dei prodotti
agroalimentari tradizionali e per la realizzazione delle Strade
del vino) e 21/2002 (Norme per la valorizzazione dei prodotti
agricoli e alimentari di qualità) in ottemperanza alle
perplessità sollevate dalla Commissione europea in merito
all'istituzione del contrassegno dei prodotti agricoli non OGM.
(segue)
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