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CR: OGM, relatore di maggioranza Piccin (3)

29.03.2011
13:33
(ACON) Trieste, 29 mar - MPB - Sulla proposta di legge in materia di tutela della biodiversità e dei prodotti agroalimentari di qualità e tradizionali dall'emissione deliberata in ambiente di OGM, e su quella abbinata riguardante la coesistenza fra agricoltura convenzionale, biologica e transgenica - secondo punto all'ordine del giorno dei lavori d'Aula - prima relazione di maggioranza è quella di Mara Piccin (LN) che ha ricostruito il quadro giuridico comunitario, in evoluzione, in cui si inserisce il provvedimento. E ciò per sottolineare che le tematiche sui cui l'Unione europea sta discutendo confermano che la coltivazione di OGM ha forti implicazioni di carattere socio-economico e per riflettere su quale modello di sviluppo la politica voglia promuovere per l'agricoltura della nostra regione .

Il gruppo della Lega Nord punta a un modello basato sulla qualità e sulle peculiarità delle produzioni tipiche del nostro territorio e quindi tendenzialmente uniche, caratterizzate da un più elevato valore aggiunto e idonee a porsi sul mercato in modo concorrenziale.

È in quest'ottica - ha indicato Piccin - che sono state introdotte le principali modifiche che riguardano: il ridimensionamento delle finalità di salvaguardia della biodiversità, obiettivo che, fra l'altro, richiede azioni più articolate rispetto alla sola imposizione di limiti all'uso di OGM in agricoltura; l'attenuazione delle finalità di tutela dell'ambiente e della salute; l'attenuazione delle limitazioni alla sperimentazione che, secondo il testo originariamente depositato, potevano avvenire solo in ambiente confinato; la soppressione delle norme relative alla ristorazione collettiva, all'etichettatura dei prodotti e all'informazione ed educazione alimentare; la revisione della disciplina dei controlli, con maggiore definizione delle competenze in capo al Corpo forestale regionale e all'ERSA ed esclusione di oneri a carico dei Comuni, privi di competenze specialistiche in tale ambito; l'individuazione di alcune materie tecniche e di dettaglio che saranno oggetto di norme regolamentari; l'introduzione di modifiche alle leggi regionali 21/2000 (Disciplina per il contrassegno dei prodotti agricoli del Friuli-Venezia Giulia non modificati geneticamente, per la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali e per la realizzazione delle Strade del vino) e 21/2002 (Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità) in ottemperanza alle perplessità sollevate dalla Commissione europea in merito all'istituzione del contrassegno dei prodotti agricoli non OGM.

(segue)

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