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V Comm: esaminato Libro Verde UE sugli appalti pubblici

14.04.2011
14:58
(ACON) Trieste, 14 apr - MPB - La V Commissione consiliare ha preso in esame il Libro Verde della Commissione Europea sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici, per una maggiore efficienza del mercato europeo degli appalti, facendo - alla fine - proprie le osservazioni fornite in merito dalla direzione regionale delle infrastrutture e dei lavori pubblici e impegnandosi a trasmettere il documento alla IV Commissione, competente per materia, prima del pronunciamento dell'Aula.

Un ulteriore passo nel percorso di indagine avviato dalla Commissione europea, delle esigenze e delle valutazioni in questo campo nei vari Stati in vista di una riformulazione della disciplina degli appalti, e che vedrà i contributi di ogni Regione confluire a livello statale prima di essere consegnati, in una visione di sintesi, al livello europeo. Ciò nel rispetto del processo di intervento nella fase ascendente della costruzione di una norma.

Ambito di applicazione delle norme sugli appalti pubblici, possibilità di migliorare gli strumenti a disposizione delle amministrazioni aggiudicatici, maggiore accessibilità del mercato europeo degli appalti, uso strategico degli appalti pubblici in risposta alle nuove sfide, accesso dei fornitori dei Paesi Terzi al mercato UE: queste le macro aree analizzate attraverso una serie di domande, con le relative risposte fornite dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

In questo contesto, in sostanza, i punti chiave evidenziati sono la necessità di pensare a correttivi che vadano incontro alla realtà delle piccole e medie imprese, per la cui sopravvivenza siano pensate regole di "discriminazione positiva"; l'importanza di tener conto delle condizioni transfrontaliere del Friuli Venezia Giulia che per le imprese comportano conseguenze sul piano economico, fiscale e sociale del lavoro e suggeriscono di trovare meccanismi di regolazione; l'opportunità di valorizzare e incentivare il partenariato pubblico e privato, per attrarre il più possibile capitali privati e consentire lo sviluppo di nuove progettualità, la necessità di definire un quadro procedurale più leggero per le amministrazioni aggiudicatrici più piccole.

Ma le domande poste hanno indagato numerosi altri aspetti, dai criteri di selezione dell'offerta all'adeguatezza delle disposizioni in merito agli appalti esclusi, alla definizione dei committenti pubblici, agli appalti nei settori dell'acqua, dell'energia, dei servizi di trasporto e dei servizi postali.