V Comm: esaminato Libro Verde UE sugli appalti pubblici
(ACON) Trieste, 14 apr - MPB - La V Commissione consiliare ha
preso in esame il Libro Verde della Commissione Europea sulla
modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti
pubblici, per una maggiore efficienza del mercato europeo degli
appalti, facendo - alla fine - proprie le osservazioni fornite in
merito dalla direzione regionale delle infrastrutture e dei
lavori pubblici e impegnandosi a trasmettere il documento alla IV
Commissione, competente per materia, prima del pronunciamento
dell'Aula.
Un ulteriore passo nel percorso di indagine avviato dalla
Commissione europea, delle esigenze e delle valutazioni in questo
campo nei vari Stati in vista di una riformulazione della
disciplina degli appalti, e che vedrà i contributi di ogni
Regione confluire a livello statale prima di essere consegnati,
in una visione di sintesi, al livello europeo. Ciò nel rispetto
del processo di intervento nella fase ascendente della
costruzione di una norma.
Ambito di applicazione delle norme sugli appalti pubblici,
possibilità di migliorare gli strumenti a disposizione delle
amministrazioni aggiudicatici, maggiore accessibilità del mercato
europeo degli appalti, uso strategico degli appalti pubblici in
risposta alle nuove sfide, accesso dei fornitori dei Paesi Terzi
al mercato UE: queste le macro aree analizzate attraverso una
serie di domande, con le relative risposte fornite dalla Giunta
regionale del Friuli Venezia Giulia e dalla Conferenza delle
Regioni e delle Province Autonome.
In questo contesto, in sostanza, i punti chiave evidenziati sono
la necessità di pensare a correttivi che vadano incontro alla
realtà delle piccole e medie imprese, per la cui sopravvivenza
siano pensate regole di "discriminazione positiva"; l'importanza
di tener conto delle condizioni transfrontaliere del Friuli
Venezia Giulia che per le imprese comportano conseguenze sul
piano economico, fiscale e sociale del lavoro e suggeriscono di
trovare meccanismi di regolazione; l'opportunità di valorizzare e
incentivare il partenariato pubblico e privato, per attrarre il
più possibile capitali privati e consentire lo sviluppo di nuove
progettualità, la necessità di definire un quadro procedurale più
leggero per le amministrazioni aggiudicatrici più piccole.
Ma le domande poste hanno indagato numerosi altri aspetti, dai
criteri di selezione dell'offerta all'adeguatezza delle
disposizioni in merito agli appalti esclusi, alla definizione
dei committenti pubblici, agli appalti nei settori dell'acqua,
dell'energia, dei servizi di trasporto e dei servizi postali.