II Comm: illustrata pdl sviluppo turismo FVG dall'estero
(ACON) Trieste, 28 apr - MPB - Promuovere la visibilità e la
conoscenza del Friuli Venezia Giulia sia attraverso la presenza e
la credibilità acquisita sulla scena internazionale da aziende
della regione, sia attraverso l'allestimento di piccole ma
qualificate "vetrine" in siti strategici dal punto di vista
turistico nel panorama mondiale, avvalendosi della partecipazione
dei privati e dei corregionali all'estero.
È quanto si prefigge la proposta di legge contenente norme per la
promozione del Friuli Venezia Giulia e lo sviluppo del turismo
proveniente dalle altre regioni italiane e dall'estero,
illustrata alla II Commissione consiliare regionale.
Il provvedimento si compone complessivamente di 6 articoli e si
propone di pubblicizzare le potenzialità turistiche e gli
elementi di valore e richiamo di questa terra nelle altre regioni
italiane e, soprattutto, nei mercati esteri finora non sostenuti
in maniera specifica. Un obiettivo da raggiungere con una regia
regionale e una duplice linea di intervento: da una parte
utilizzando presenza e referenze degli imprenditori regionali che
hanno saputo farsi conoscere all'estero, dall'altra con la
creazione, nelle principali piazze mondiali, di "vetrine" del
Friuli Venezia Giulia, con il concorso, anche qui, di privati,
associazioni di volontariato e di corregionali all'estero.
Aspetto chiave, proprio quello di riuscire a strutturare e
rendere dinamicamente correlata al business la presenza di
tantissimi corregionali all'estero, coordinando la diffusione
dell'immagine della nostra regione con quella di tantissime
aziende di livello internazionale che hanno radici e testa in
Friuli Venezia Giulia. Per questo motivo il provvedimento
contiene una previsione di finanziamento per tutte le aziende che
- nella loro pubblicità non locale - evidenzino il nome completo
della nostra regione in modo ugualmente rilevante a quello
dell'azienda stessa.
La visibilità del Friuli Venezia Giulia verrebbe così favorita
creando un richiamo al nostro territorio con un effetto
promozionale che potrebbe essere rafforzato con la realizzazione,
secondo definite modalità di organizzazione e gestione, appunto
di vetrine di prodotti a marchio FVG, destinati alla vendita al
dettaglio o al piccolo ristoro, nelle aree centrali delle grandi
città: luoghi di ritrovo in grado di ospitare anche eventi che,
anche con il supporto di emittenti radiotelevisive, promuovano la
denominazione e la localizzazione della regione.
Dimensioni medio-piccole e gestione rigorosamente assegnata a
privati le condizioni considerate necessarie per evitare sprechi
e mantenere la continuità dell'iniziativa, mentre il privato
potrebbe gestire il suo business in modo autonomo, utilizzando i
locali quasi fosse un franchising e creando motivi concreti per
mantenere e rinnovare un legame andando oltre la difesa delle
radici storiche comuni.
Peraltro, proprio in queste reti - anche se non esclusivamente in
esse, e con motivazioni superiori al mero business, secondo i
proponenti la legge - si possono trovare i soggetti interessati
alle sinergie con la Regione in questo tipo di promozione
istituzionale.