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IV Comm: audizione Autovie e commissario straordinario su lavori A4

25.05.2011
13:15
(ACON) Trieste, 25 mag - RC - Audizione di verifiche sull'operato di Autovie Venete e del commissario straordinario per la realizzazione della terza corsia della A4, ovvero del presidente della Regione, per i consiglieri regionali della IV Commissione permanente.

L'opposizione ha chiesto ai vertici della SpA e della Giunta di parlare dei contenziosi in corso con le imprese aggiudicatarie dei lavori e degli impatti sulla terza corsia, come la società di Palmanova intende affrontare la questione, i motivi dei ritardi sul programma delle opere. È possibile portare avanti appalti anche senza finire sempre con dei contenziosi - è stata l'accusa. E risultano 100mila euro di aggravio di spesa. Inoltre la scelta di un commissario straordinario non sembra aver accelerato la situazione, mentre i costi lieviteranno e finirà che a pagarli saranno le tasche dei cittadini e delle imprese.

Da parte di Autovie Venete è stato ricordato il contenzioso con l'impresa Castaldo, vincitrice degli appalti per la realizzazione del casello di Ronchis e la viabilistica locale, e quello con la Inca, vincitrice dell'appalto per la bretella di Noventa di Piave. La Castaldo - è stato reso noto - ha chiesto alla Regione 8,5 milioni di euro di rimborsi a fronte dei quali Autovie ne ha chiesti 10,5; Inca pretende 15 milioni e Autovie un po' più di 2.

Per quanto riguarda la realizzazione della terza corsia, invece, non esistono contenziosi, l'unico che si è presentato è già stato risolto dal commissario straordinario.

Quanto ai possibili costi supplementari, ovviamente questi sono stati presi in considerazione, anche perchè è sempre bene operare in via prudenziale. Ma sono stati esclusi aggravi al bilancio della Regione anche perché - è stato spiegato - si tratta di interventi eseguiti con la formula dell'autofinanziamento; differente, semmai, la situazione riguardo la A28.

Se ritardi ci sono stati - è stato aggiunto - sono legati alle procedure del Governo. All'opposto, la via commissariale (già chiesta dai precedenti presidenti di Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma allora negata) ha permesso in due anni mezzo (la nomina è di settembre 2008) di recuperare vent'anni di ritardi aprendo cantieri, sbloccando procedure, rivedendo il piano finanziario di Autovie Venete (l'ultimo era datato 1998), senza dimenticare il decreto "Mille proroghe" che impone un aggravio di procedure non previste.