IV Comm: audizione Autovie e commissario straordinario su lavori A4
(ACON) Trieste, 25 mag - RC - Audizione di verifiche
sull'operato di Autovie Venete e del commissario straordinario
per la realizzazione della terza corsia della A4, ovvero del
presidente della Regione, per i consiglieri regionali della IV
Commissione permanente.
L'opposizione ha chiesto ai vertici della SpA e della Giunta di
parlare dei contenziosi in corso con le imprese aggiudicatarie
dei lavori e degli impatti sulla terza corsia, come la società di
Palmanova intende affrontare la questione, i motivi dei ritardi
sul programma delle opere. È possibile portare avanti appalti
anche senza finire sempre con dei contenziosi - è stata l'accusa.
E risultano 100mila euro di aggravio di spesa. Inoltre la scelta
di un commissario straordinario non sembra aver accelerato la
situazione, mentre i costi lieviteranno e finirà che a pagarli
saranno le tasche dei cittadini e delle imprese.
Da parte di Autovie Venete è stato ricordato il contenzioso con
l'impresa Castaldo, vincitrice degli appalti per la realizzazione
del casello di Ronchis e la viabilistica locale, e quello con la
Inca, vincitrice dell'appalto per la bretella di Noventa di
Piave. La Castaldo - è stato reso noto - ha chiesto alla Regione
8,5 milioni di euro di rimborsi a fronte dei quali Autovie ne ha
chiesti 10,5; Inca pretende 15 milioni e Autovie un po' più di 2.
Per quanto riguarda la realizzazione della terza corsia, invece,
non esistono contenziosi, l'unico che si è presentato è già stato
risolto dal commissario straordinario.
Quanto ai possibili costi supplementari, ovviamente questi sono
stati presi in considerazione, anche perchè è sempre bene operare
in via prudenziale. Ma sono stati esclusi aggravi al bilancio
della Regione anche perché - è stato spiegato - si tratta di
interventi eseguiti con la formula dell'autofinanziamento;
differente, semmai, la situazione riguardo la A28.
Se ritardi ci sono stati - è stato aggiunto - sono legati alle
procedure del Governo. All'opposto, la via commissariale (già
chiesta dai precedenti presidenti di Friuli Venezia Giulia e
Veneto, ma allora negata) ha permesso in due anni mezzo (la
nomina è di settembre 2008) di recuperare vent'anni di ritardi
aprendo cantieri, sbloccando procedure, rivedendo il piano
finanziario di Autovie Venete (l'ultimo era datato 1998), senza
dimenticare il decreto "Mille proroghe" che impone un aggravio di
procedure non previste.