IV Comm: aggiornamenti su tracciato alta velocità Corridoio 5
(ACON) Trieste, 25 mag - AB - Tracciato alta velocità/alta
capacità del Corridoio 5 all'attenzione della IV Commissione del
Consiglio regionale, che sugli sviluppi delle diverse questioni
legate all'opera è stata aggiornata dalla Giunta regionale e da
rappresentanti della RFI, la Rete Ferroviaria Italiana-Gruppo
Ferrovie dello Stato.
A una dettagliata esposizione delle procedute burocratiche, di
localizzazione del percorso e della valutazione d'impatto
ambientale (la Torino-Milano-Treviglio e la Padova-Venezia sono
state già realizzate, le altre tratte sono in fase di
realizzazione o di progettazione), è seguita una parte specifica
su particolari aspetti.
Sulla tratta Portogruaro-Ronchi del Legionari, 13 dei 22 Comuni
interpellati hanno fornito le osservazioni richieste, assieme ad
altri soggetti istituzionali e non. Rispetto alla tratta
Ronchi-Trieste, hanno finora risposto 7 Comuni sugli 11
interpellati, oltre anche qui a diversi soggetti istituzionali e
non. Tutte le osservazioni sono in fase istruttoria.
In riferimento alla Venezia-Trieste, sono sei i colli di
bottiglia che dovranno essere eliminati e interessano, anche
parzialmente, i tratti Bivio San Polo-Monfalcone,
Cervignano-Aurisina, Aeroporto Venezia-Portogruaro,
Mestre-Aeroporto Venezia, Portogruaro-Cervignano,
Aurisina-Trieste.
Nessuna parte del tracciato Portogruaro-Trieste (quello che
interessa il Friuli Venezia Giulia) avrà un impatto da rumore
superiore ai limiti di legge, anche perché 50 chilometri, che
corrispondono circa a metà della linea, saranno protetti da
barriere antirumore, linea che interferirà su 34 immobili.
Il progetto originario del 2003 relativo alla tratta
Ronchi-Trieste è stato profondamente modificato. Il progetto
preliminare del 2010 è stato ottimizzato al massimo per
rispettare la parte idrogeologica, la morfologia del terreno, il
patrimonio sorgentizio. Delle 4.000 grotte conosciute nel Carso,
il tracciato ne interessa 108 e, di queste, 39 al margine, 22
interferenti e 47 non direttamente interferenti ma da tutelare.
La linea, una volta scesa a Trieste, si aggancerà direttamente a
quella di circonvallazione.
Infine, riguardo al collegamento con Divaca, vi è un'intesa tra
le autorità italiane e quelle slovene e su quella base proseguono
gli approfondimenti.