PD: Menis, meno domande e più contributi per adeguamento sismico
(ACON) Trieste, 31 mag - RC - "Ancora una volta ci troviamo a
denunciare la mala gestione delle risorse regionali".
L'accusa è del consigliere del PD Paolo Menis, riferendosi ai
contributi destinati all'adeguamento antisismico (quasi 8 milioni
di euro nell'ultimo quinquennio) destinati alla messa in
sicurezza degli edifici pubblici e delle abitazioni private sulla
base della legge regionale n. 30 del 1988.
Nonostante le oltre 400 domande pervenute agli uffici - rende
noto Menis - all'atto dell'assegnazione dei fondi quasi un quinto
dei beneficiari ha deciso di rinunciare o ha lasciato decadere la
richiesta. Con il risultato che, qualche settimana fa, la Giunta
è stata costretta a prenderne atto con una specifica delibera in
cui si riassegnano i fondi non utilizzati, peraltro allo stesso
capitolo di spesa, per oltre 1,2 milioni di euro.
Sul perché di così tante rinunce, il consigliere ha un'idea
precisa: il problema è la distribuzione delle risorse che, causa
un eccessivo frazionamento, ha fatto sì che il contributo medio
per ogni domanda sia poco meno di 18.000 euro.
La maggioranza dei richiedenti - prosegue Menis - ha ricevuto
circa 15.000 euro, e se si considera che la recente modifica
della normativa antisismica ha imposto una serie di ulteriori
controlli a carico del committente, il cui costo si aggiunge agli
oneri del professionista a cui deve essere affidata la gestione
dei lavori, ben si comprende il comportamento dei cittadini: al
netto di tutti gli oneri previsti, il più delle volte la cifra
residua è talmente bassa da annullare l'interesse a proseguire.
Per risolvere questa situazione bisogna agire sulle regole del
riparto. In attesa di una modifica della legge, a detta
dell'esponente del PD è opportuno selezionare un numero minore di
domande per destinare un contributo più sostanzioso che renda
economicamente convenienti i lavori.