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PD: Menis, meno domande e più contributi per adeguamento sismico

31.05.2011
15:12
(ACON) Trieste, 31 mag - RC - "Ancora una volta ci troviamo a denunciare la mala gestione delle risorse regionali".

L'accusa è del consigliere del PD Paolo Menis, riferendosi ai contributi destinati all'adeguamento antisismico (quasi 8 milioni di euro nell'ultimo quinquennio) destinati alla messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle abitazioni private sulla base della legge regionale n. 30 del 1988.

Nonostante le oltre 400 domande pervenute agli uffici - rende noto Menis - all'atto dell'assegnazione dei fondi quasi un quinto dei beneficiari ha deciso di rinunciare o ha lasciato decadere la richiesta. Con il risultato che, qualche settimana fa, la Giunta è stata costretta a prenderne atto con una specifica delibera in cui si riassegnano i fondi non utilizzati, peraltro allo stesso capitolo di spesa, per oltre 1,2 milioni di euro.

Sul perché di così tante rinunce, il consigliere ha un'idea precisa: il problema è la distribuzione delle risorse che, causa un eccessivo frazionamento, ha fatto sì che il contributo medio per ogni domanda sia poco meno di 18.000 euro.

La maggioranza dei richiedenti - prosegue Menis - ha ricevuto circa 15.000 euro, e se si considera che la recente modifica della normativa antisismica ha imposto una serie di ulteriori controlli a carico del committente, il cui costo si aggiunge agli oneri del professionista a cui deve essere affidata la gestione dei lavori, ben si comprende il comportamento dei cittadini: al netto di tutti gli oneri previsti, il più delle volte la cifra residua è talmente bassa da annullare l'interesse a proseguire.

Per risolvere questa situazione bisogna agire sulle regole del riparto. In attesa di una modifica della legge, a detta dell'esponente del PD è opportuno selezionare un numero minore di domande per destinare un contributo più sostanzioso che renda economicamente convenienti i lavori.