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PD: Gabrovec, no all'elettrodotto sul Carso triestino

01.06.2011
16:06
(ACON) Trieste, 1 giu - COM/AB - Se corrisponde al vero che per il progetto dell'elettrodotto sul Carso triestino la Terna di Padova ha ottenuto, grazie a inesattezze, pareri favorevoli alle Amministrazioni comunali locali, allora la Regione ha il dovere di revocare immediatamente tutte le autorizzazioni di propria competenza.

A chiedere - con un interrogazione a risposta immediata - nuovamente lo stop ai lavori per il nuovo elettrodotto da Monfalcone a Padriciano, fortemente osteggiato dalla popolazione locale e ora anche dai Comuni, è il consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost Igor Gabrovec.

A dare lo spunto è una recente dichiarazione alla stampa con questo dubbio del sindaco del Comune di Duino-Aurisina che - come ha spiegato Gabrovec in Consiglio regionale nel corso del Question Time - si riferiva al cosiddetto potenziamento dell'elettrodotto Ronchi-Monfalcone. La valutazione d'impatto ambientale VIA, istruita dagli uffici competenti regionali e infine formalizzata con delibera giuntale, si fonda su pareri espressi dalle amministrazioni comunali interessate, che però sarebbero stati determinati da inesattezze.

Gabrovec ritiene deludente la risposta ottenuta dal vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani, che non ha fatto altro che ricordare per l'ennesima volta l'iter autorizzativo degli ultimi cinque anni, senza dunque entrare nel merito delle dichiarazioni mai smentite del sindaco di Duino-Aurisina, che Ciriani non ha voluto nemmeno commentare.

Nella sua replica, il consigliere Gabrovec che si è dichiarato assolutamente insoddisfatto della risposta evasiva del problema principale, ossia l'approccio della Terna, contro la quale è in corso un petizione popolare con migliaia di adesioni di cittadini contrari al progetto, alla quale si aggiungono querele presentate da proprietari di fondi invasi dalle squadre delle società appaltatrici.

Da qui anche una segnalazione di Gabrovec del 16 maggio scorso alla direzione forestale e all'assessore Violino, con la quale si ipotizza la violazione delle prescrizioni VIA inerenti le aree Sic-Zps sottoposte a pesanti vincoli ambientali. "In queste aree le prescrizioni regionali hanno limitato gli interventi di scavo e disboscamento al periodo tra settembre e febbraio, mentre i lavori si stanno svolgendo a primavera inoltrata - ha sottolineato Gabrovec. Come per miracolo, lo stesso giorno il cantiere nei presi di Visogliano è stato improvvisamente bloccato. L'ordine di servizio di sospensione dei lavori emesso dalla Terna porta la data, guarda caso, del 16 maggio".

La battaglia è appena iniziata, assicura il consigliere Gabrovec, forte dell'appoggio delle associazioni agricole di categoria, delle comunelle e dei proprietari privati.