PD: Brussa, Tondo non garantisce promesse per Monfalcone
(ACON) Trieste, 1 giu - COM/RC - Franco Brussa, consigliere
regionale del PD, entra nel merito dell'atteggiamento di
collaborazione che il presidente Renzo Tondo aveva dichiarato di
voler assumere nei confronti dell'Amministrazione comunale di
Monfalcone. Lo fa dopo aver avuto da Tondo stesso risposta, che
però definisce negativa e insoddisfacente, alla sua
interrogazione sull'accordo che il presidente avrebbe stipulato a
Udine, nella sede istituzionale della Regione, con l'ex candidata
a sindaco del centro-destra in piena campagna elettorale.
Nella risposta - fa sapere il consigliere - non vengono date
garanzie sul rispetto di tale accordo che prevedeva punti
importanti e fondamentali quali la metanizzazione della centrale
termoelettrica di Monfalcone; lo studio di fattibilità per la
liberalizzazione del tratto autostradale Lisert-Villesse; il
riequilibrio a favore di Monfalcone dei fondi per l'edilizia
residenziale e la cultura, un piano di riequilibro finanziario
per le scuole superiori di Monfalcone e il finanziamento per la
realizzazione di Casa Cometa di Staranzano.
Con l'interrogazione, Brussa aveva chiesto se il presidente non
ritenesse di essere incorso in un grave vulnus istituzionale
utilizzando una sede istituzionale e il suo ruolo per assumere
impegni a favore dei soli interessi di una parte politica in
competizione elettorale, con l'obiettivo evidente di tentare di
indirizzare il consenso a Monfalcone.
È vero che sono il presidente di tutta la regione e come tale
rappresento tutti i cittadini - ha risposto Tondo - ma è anche
vero che sono stato eletto da una coalizione di centro-destra. È
noto che gli impegni istituzionali vengono presi attraverso il
confronto dei rappresentanti della propria coalizione ed è
altrettanto vero che non posso non supportare la campagna
elettorale di una valida esponente del centro-destra che espone
un programma chiaro e concreto a beneficio dei cittadini.
Ecco che il giudizio di Brussa è stato negativo, visto che Tondo
non si è poi assunto alcun impegno su argomenti fondanti per lo
sviluppo di Monfalcone, dopo che non avrebbe dovuto ricevere un
candidato in tempi di ballottaggio.
Evidentemente - è la sua conclusione - visto che il centro-destra
non ha vinto e non ha ottenuto il risultato sperato, il
presidente non si sente più impegnato a mantenere quanto aveva
promesso.