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CR: legge Giornata contro la droga, relatore Codega (6)

01.06.2011
17:20
(ACON) Trieste, 1 giu - RC - Intento di per sé condivisibile, a detta del secondo relatore di minoranza, Franco Codega del PD, in quanto è generale la condanna dell'uso di droghe e della necessità di stroncare questo fenomeno. Ma anche per lui il dubbio è sull'utilità di istituire una Giornata contro la droga.

Tutti converranno che è uno strumento del tutto minimale - ha detto Codega facendo presenti i molti soggetti che già svolgono nel quotidiano quella informazione e quella sensibilizzazione verso i giovani che il provvedimento vorrebbe incentivare.

Codega ha quindi ripercorso la storia legislativa nazionale sul tema: nel 1975 fu promulgata la legge n. 685 considerata da molti troppo permissiva, perciò fu radicalmente modificata nel 1990, corretta di nuovo con il referendum del 1993 e poi ulteriormente cambiata con la legge Fini-Giovanardi del 2006 con l'aumento delle pene per i consumatori. Sta pagando questa impostazione più di sapore repressivo? Questa, per l'esponente del PD, è la domanda vera. Avere una leggina in più o in meno per favorire più sensibilizzazione al fenomeno è assolutamente inadeguato.

C'è, poi, l'aspetto sociale ed educativo. Ed ecco che Codega si chiede cosa spinga un adolescente a fare uso di droghe. La famiglia, la scuola, le istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nel quotidiano. La preoccupazione è che ci possa essere chi crede di aver fatto tutto il fattibile semplicemente istituendo una Giornata contro la droga.

Ultima considerazione, la VI Commissione consiliare sta elaborando un provvedimento sui giovani che all'articolo 20 propone di "prevenire e contrastare i comportamenti e i fattori di rischio, attraverso la responsabilizzazione dei giovani, con particolare riguardo alla sessualità, all'alimentazione, all'uso di sostanze stupefacenti e psicoattive", e prevede già contributi per iniziative in questo settore. Intervenire, quindi, sullo stesso tema, predisponendo una legge apposita, al consigliere sembra quanto meno ridondante.

(segue)