PD: Lupieri, giuste rivendicazioni dei medici di famiglia
(ACON) Trieste, 3 giu - COM/AB - Sergio Lupieri, consigliere
regionale del PD e vicepresidente della III Commissione sanità,
come professione è di medico di famiglia.
"Non ho voluto intervenire politicamente fino a oggi - precisa
Lupieri - sulla situazione contrattuale della categoria cui
appartengo, ma sono costretto a farlo perchè le richieste dei
medici di famiglia della regione vogliono migliorare i percorsi
assistenziali dei pazienti e non avere ricadute economiche".
"L'assessore Kosic continua a disattendere queste giuste e
motivate richieste dirette non ad avere più soldi per loro, ma
più servizi per i cittadini. Informatizzazione, collaboratore di
studio, associazionismo, sono strumenti ormai indispensabili per
poter continuare a garantire professionalità e per evitare
disagio ai pazienti".
"Il rapporto tra l'assessore Kosic e le organizzazioni sindacali
dei medici di famiglia, unite quanto mai - fa presente Lupieri -
è sempre più problematico, e non consente di chiudere
quell'accordo integrativo regionale che avrebbe ricadute positive
sulla qualità e l'efficienza dell'assistenza territoriale. La
situazione non è più sostenibile ed è già stato annunciato uno
sciopero di due giornate, giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio,
che potrebbero anche aumentare in assenza di risultati,
proseguendo eventualmente nelle settimane successive".
"Sarebbe la prima volta in assoluto che i medici di famiglia
scioperano nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia, e
Kosic sarebbe il primo assessore alla Sanità a farsi carico di
questo risultato. Il giorno 21 giugno è stata calendarizzata in
III Commissione sanità l'audizione dei rappresentanti i medici di
famiglia e il confronto con l'Assessore Kosic, per cercare di
evitare uno sciopero che provocherebbe disagi e problemi a tutti,
specie ai pazienti. Sottolineo come le richieste non siano di
carattere economico - conclude Lupieri - ma tendono unicamente a
migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza fornita ai
cittadini, coerentemente con i contenuti del Piano socio
sanitario regionale".