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PD: Brandolin, mozione opposizioni su situazione Fincantieri

06.06.2011
10:04
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - Sollecitare il ritiro del piano Bono (cosa già avvenuta), ma non solo: la mozione che chiede un intervento della Regione a salvaguardia della Fincantieri, presentata da Giorgio Brandolin (PD) assieme a tutti i consiglieri dei gruppi di opposizione (PD, Citt, Idv, SA) chiede alla Giunta di adottare tutte le iniziative necessarie per garantire i livelli occupazionali anche nelle sedi della Fincantieri presenti in regione e attivare,assieme alle altre Regioni coinvolte, un tavolo nazionale sulla questione. Infine, chiede anche di predisporre un piano nazionale della cantieristica navale che preveda incentivi governativi e la previsione di commesse pubbliche per la produzione di navi passeggeri, mercantili e militari.

Pur con le (forse) confortanti notizie dell'ultima ora - afferma Brandolin - la ristrutturazione della Fincantieri comporta notevoli preoccupazioni per l'intero settore della cantieristica navale italiana e per il futuro dello stabilimento di Monfalcone e della sede di Trieste. Se il temuto ridimensionamento non ci sarà, è pur vero che tale pericolo era prevedibile per il persistere di un portafoglio ordini del tutto inconsistente a causa della crisi internazionale.

La navalmeccanica è uno dei settori più importanti dell'economia regionale, e il piano prevedeva la riduzione di 100 lavoratori tra i dipendenti Fincantieri e di almeno 300 nell'indotto nello stabilimento di Monfalcone, con il possibile trasferimento di 220 progettisti da Trieste a Monfalcone. Un piano di rilancio dovrebbe invece aumentare la competitività dello stabilimento di Monfalcone con investimenti e interventi in innovazione, anche per valorizzare e non disperdere le professionalità e le competenze che sono presenti, evitando di aggravare la crisi occupazionale del monfalconese già presente in altre aziende.

Il ministero del Tesoro è azionista di riferimento della Fincantieri e, quindi, il Governo nazionale deve intervenire per ricercare possibili soluzioni alla crisi di Fincantieri. Una soluzione? L'urgente predisposizione di un piano per la cantieristica navale italiana che tenga conto anche del rinnovato interesse in sede europea per il settore industriale - conclude Brandolin - e sulle prossime scelte allo studio della Commissione europea per rilanciarlo a livello europeo, e che individui le risorse per valorizzare e rilanciare la flotta mercantile e quella militare italiana, prevedendo anche degli incentivi alla rottamazione della flotta antiquata e inquinante.