PD: Brandolin, mozione opposizioni su situazione Fincantieri
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - Sollecitare il ritiro del
piano Bono (cosa già avvenuta), ma non solo: la mozione che
chiede un intervento della Regione a salvaguardia della
Fincantieri, presentata da Giorgio Brandolin (PD) assieme a tutti
i consiglieri dei gruppi di opposizione (PD, Citt, Idv, SA)
chiede alla Giunta di adottare tutte le iniziative necessarie per
garantire i livelli occupazionali anche nelle sedi della
Fincantieri presenti in regione e attivare,assieme alle altre
Regioni coinvolte, un tavolo nazionale sulla questione. Infine,
chiede anche di predisporre un piano nazionale della
cantieristica navale che preveda incentivi governativi e la
previsione di commesse pubbliche per la produzione di navi
passeggeri, mercantili e militari.
Pur con le (forse) confortanti notizie dell'ultima ora - afferma
Brandolin - la ristrutturazione della Fincantieri comporta
notevoli preoccupazioni per l'intero settore della cantieristica
navale italiana e per il futuro dello stabilimento di Monfalcone
e della sede di Trieste. Se il temuto ridimensionamento non ci
sarà, è pur vero che tale pericolo era prevedibile per il
persistere di un portafoglio ordini del tutto inconsistente a
causa della crisi internazionale.
La navalmeccanica è uno dei settori più importanti dell'economia
regionale, e il piano prevedeva la riduzione di 100 lavoratori
tra i dipendenti Fincantieri e di almeno 300 nell'indotto nello
stabilimento di Monfalcone, con il possibile trasferimento di 220
progettisti da Trieste a Monfalcone. Un piano di rilancio
dovrebbe invece aumentare la competitività dello stabilimento di
Monfalcone con investimenti e interventi in innovazione, anche
per valorizzare e non disperdere le professionalità e le
competenze che sono presenti, evitando di aggravare la crisi
occupazionale del monfalconese già presente in altre aziende.
Il ministero del Tesoro è azionista di riferimento della
Fincantieri e, quindi, il Governo nazionale deve intervenire per
ricercare possibili soluzioni alla crisi di Fincantieri. Una
soluzione? L'urgente predisposizione di un piano per la
cantieristica navale italiana che tenga conto anche del rinnovato
interesse in sede europea per il settore industriale - conclude
Brandolin - e sulle prossime scelte allo studio della Commissione
europea per rilanciarlo a livello europeo, e che individui le
risorse per valorizzare e rilanciare la flotta mercantile e
quella militare italiana, prevedendo anche degli incentivi alla
rottamazione della flotta antiquata e inquinante.