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Pens: Ferone, basta con i pesanti disservizi di Poste Italiane

06.06.2011
15:32
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - Sui pesanti disservizi di Poste Italiane interviene il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, che ha anche presentato un'interrogazione alla Giunta.

Ciò che sta accadendo in questi giorni è inaccettabile: la chiusura totale o parziale degli uffici, la riduzione di personale e l'informatizzazione che ha bloccato o grandemente rallentato i servizi sono problemi che si riversano su tutta l'utenza, in particolare sugli anziani ai quali non è stata garantita nemmeno l'erogazione della pensione.

I cartelli affissi con l'avviso che non c'era linea, che non si assicuravano i servizi postali, a giudizio di Ferone sono l'emblema più chiaro che più di qualcosa va rivisto in Poste Italiane. Il cattivo funzionamento dell'apparato informatico, code, disagi, problemi di varia natura, persone impossibilitate a ritirare contanti, pagamenti urgenti che non si sono potuti effettuare, sono un quadro preoccupante e desolante del servizio che Poste Italiane offre all'utenza.

Evidentemente - aggiunge l'esponente del Partito Pensionati - privatizzazione non sempre vuol dire efficienza, non sempre vuol dire dinamismo e prontezza di intervento. La Regione Friuli Venezia Giulia è più volte intervenuta presso Poste Italiane per vari disservizi o problematiche, ma evidentemente i risultati sono scarsi o nulli.

Per questi motivi, Ferone invita la Giunta a intervenire ancora una volta presso Poste Italiane affinché siano garantiti l'erogazione dei servizi basilari, in primo luogo il pagamento delle pensioni e l'apertura degli uffici, soprattutto quelli delle località più decentrate e montane, per l'intero periodo estivo.