Pens: Ferone, basta con i pesanti disservizi di Poste Italiane
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - Sui pesanti disservizi di
Poste Italiane interviene il consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone, che ha anche presentato
un'interrogazione alla Giunta.
Ciò che sta accadendo in questi giorni è inaccettabile: la
chiusura totale o parziale degli uffici, la riduzione di
personale e l'informatizzazione che ha bloccato o grandemente
rallentato i servizi sono problemi che si riversano su tutta
l'utenza, in particolare sugli anziani ai quali non è stata
garantita nemmeno l'erogazione della pensione.
I cartelli affissi con l'avviso che non c'era linea, che non si
assicuravano i servizi postali, a giudizio di Ferone sono
l'emblema più chiaro che più di qualcosa va rivisto in Poste
Italiane. Il cattivo funzionamento dell'apparato informatico,
code, disagi, problemi di varia natura, persone impossibilitate a
ritirare contanti, pagamenti urgenti che non si sono potuti
effettuare, sono un quadro preoccupante e desolante del servizio
che Poste Italiane offre all'utenza.
Evidentemente - aggiunge l'esponente del Partito Pensionati -
privatizzazione non sempre vuol dire efficienza, non sempre vuol
dire dinamismo e prontezza di intervento. La Regione Friuli
Venezia Giulia è più volte intervenuta presso Poste Italiane per
vari disservizi o problematiche, ma evidentemente i risultati
sono scarsi o nulli.
Per questi motivi, Ferone invita la Giunta a intervenire ancora
una volta presso Poste Italiane affinché siano garantiti
l'erogazione dei servizi basilari, in primo luogo il pagamento
delle pensioni e l'apertura degli uffici, soprattutto quelli
delle località più decentrate e montane, per l'intero periodo
estivo.