PD: Lupieri, proposta di legge per tatuaggi e piercing
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/AB - Il consigliere regionale del
PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione sanità,
ha presentato la sua proposta di legge per disciplinare le
attività di tatuaggio, di piercing e delle pratiche correlate,
condivisa e sottoscritta dall'intero gruppo del Partito
Democratico.
Venerdì prossimo, 10 giugno, la proposta di legge sarà illustrata
in una conferenza stampa che vedrà la partecipazione di esperti
del settore.
La diffusione del ricorso al tatuaggio e al piercing da parte
della popolazione, soprattutto giovanile, rende assolutamente
prioritaria la necessità di introdurre una regolamentazione
precisa per tutelare la salute e la sicurezza di chi a queste
pratiche ricorre e per garantire la professionalità degli
operatori.
L'esigenza di approvare una disciplina regionale delle attività
di tatuaggio e piercing nasce anche dal vuoto legislativo
nazionale. Gli unici riferimenti nazionali sono infatti la
circolare del ministero della Sanità del 5 febbraio 1998 sulle
linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing
in condizione di sicurezza, e la successiva circolare esplicativa
del 16 luglio 1998. L'unica legge in materia è stata approvata
dalla Regione Toscana nel 2004, poi modificata nel 2007. Quasi
tutte le altre Regioni, viceversa, hanno dettato una disciplina
della materia attraverso provvedimenti di tipo amministrativo.
I problemi di sicurezza di queste pratiche sono connessi in modo
prevalente, anche se non esclusivo, alle prevenzione delle
infezioni. Infatti, durante l'effettuazione di un tatuaggio o
durante l'applicazione di un piercing si crea spesso il contatto
con il sangue e questo può generare seri problemi. La
contaminazione può avvenire per via ematica, in quanto strumenti
eventualmente contaminati penetrando attraverso la pelle posso
trasmettere molti virus come quello dell'epatite C, dell'epatite
B o l'HIV, o batteri molto pericolosi come lo stafilococco. I
rischi però possono essere legati anche ad altri fattori, come ad
esempio condizioni di scarsa igiene ambientale o personale oppure
carenza di tecniche asettiche.
Per queste e ulteriori ragioni, le attività di tatuaggio e
piercing, che oggi coinvolgono almeno 300 operatori in regione,
devono essere assolutamente condotte in modo da assicurare un
adeguato livello di igiene del personale e dell'ambiente di
lavoro, l'uso di tecniche asettiche, un corretto utilizzo delle
attrezzature, degli strumenti, dei materiali e dei prodotti
utilizzati per l'esecuzione di queste attività.