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PD: Lupieri, proposta di legge per tatuaggi e piercing

07.06.2011
15:46
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/AB - Il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione sanità, ha presentato la sua proposta di legge per disciplinare le attività di tatuaggio, di piercing e delle pratiche correlate, condivisa e sottoscritta dall'intero gruppo del Partito Democratico.

Venerdì prossimo, 10 giugno, la proposta di legge sarà illustrata in una conferenza stampa che vedrà la partecipazione di esperti del settore.

La diffusione del ricorso al tatuaggio e al piercing da parte della popolazione, soprattutto giovanile, rende assolutamente prioritaria la necessità di introdurre una regolamentazione precisa per tutelare la salute e la sicurezza di chi a queste pratiche ricorre e per garantire la professionalità degli operatori.

L'esigenza di approvare una disciplina regionale delle attività di tatuaggio e piercing nasce anche dal vuoto legislativo nazionale. Gli unici riferimenti nazionali sono infatti la circolare del ministero della Sanità del 5 febbraio 1998 sulle linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizione di sicurezza, e la successiva circolare esplicativa del 16 luglio 1998. L'unica legge in materia è stata approvata dalla Regione Toscana nel 2004, poi modificata nel 2007. Quasi tutte le altre Regioni, viceversa, hanno dettato una disciplina della materia attraverso provvedimenti di tipo amministrativo.

I problemi di sicurezza di queste pratiche sono connessi in modo prevalente, anche se non esclusivo, alle prevenzione delle infezioni. Infatti, durante l'effettuazione di un tatuaggio o durante l'applicazione di un piercing si crea spesso il contatto con il sangue e questo può generare seri problemi. La contaminazione può avvenire per via ematica, in quanto strumenti eventualmente contaminati penetrando attraverso la pelle posso trasmettere molti virus come quello dell'epatite C, dell'epatite B o l'HIV, o batteri molto pericolosi come lo stafilococco. I rischi però possono essere legati anche ad altri fattori, come ad esempio condizioni di scarsa igiene ambientale o personale oppure carenza di tecniche asettiche. Per queste e ulteriori ragioni, le attività di tatuaggio e piercing, che oggi coinvolgono almeno 300 operatori in regione, devono essere assolutamente condotte in modo da assicurare un adeguato livello di igiene del personale e dell'ambiente di lavoro, l'uso di tecniche asettiche, un corretto utilizzo delle attrezzature, degli strumenti, dei materiali e dei prodotti utilizzati per l'esecuzione di queste attività.