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I Comm: Insiel, audizione assessore Garlatti e AD Cozzi

08.06.2011
14:38
(ACON) Trieste, 8 giu - RC - Lo sviluppo della società informatica regionale Insiel passa attraverso un disegno di legge. Sta finendo di predisporlo la Giunta, la quale, con non più di dieci articoli, intende abrogare tutte le vecchie disposizioni (le prime risalgono addirittura al 1972) e dettare le nuove linee guida della SpA di via San Francesco. Nell'arco di un paio di settimane, sarà a disposizione dei consiglieri. Così ha garantito l'assessore Andrea Garlatti in I Commissione consiliare (presidente Gaetano Valenti del Pdl) durante un incontro voluto dal PD.

Obiettivo della Regione - ha così spiegato il referente della Funzione pubblica e Coordinamento delle riforme - è eliminare ogni equivoco, dopo tante leggi sparse, sul ruolo di Insiel in house e nel mercato. Se pubblico servizio deve essere, lo sia sino in fondo, dunque sia in house fino in fondo. Ma restarà una società per azioni, questo non cambierà, solo che disporrà di altri capitali pubblici.

Garlatti ha quindi spiegato il progetto del Sistema informatico integrato regionale (SIR), di cui saranno componenti la Regione, le Amministrazioni locali, le Aziende sanitarie e le ospedaliere, i cittadini, il tutto secondo criteri determinati di partecipazione. La Regione avrà un ruolo fondamentale, finalizzato a garantire un'apertura standardizzata e l'integrazione con il mercato.

Verrà meno il quadro del 2003 - ha aggiunto l'assessore - quando Insiel era come un'impresa pubblica basata su un contratto cliente-fornitore, oggi però non sposabile con la logica "in house". Perciò alle logiche del "quanto costa" e "cosa mi offri" si aggiunge, per la Regione, la verifica degli effetti delle scelte sugli equilibri economici, ovvero sul bilancio della società.

Ciò che ci viene chiesto - ha aggiunto l'amministratore delegato di Insiel, Dino Cozzi - non è solo essere più efficienti, ma anche più competitivi, qui sta la novità, mantenendo la società unitaria. Il disegno della Giunta dà quella certezza al futuro necessaria per iniziare ad investire, e farlo utilizzando risorse di Insiel ma anche provenienti dal territorio. E dalla Regione non arriveranno più solo indicazioni di sintesi, ma la proprietà garantirà gli indirizzi e un controllo atto per atto.

Un anno fa - ha chiosato l'AD - Insiel era sull'orlo del collasso, oggi siamo chiamati a giustificare un successo. L'utile è del 4,87% rispetto al fatturato. Abbiamo venduto Insiel Mercato e dato alla Regione 13,5 milioni, con i costi dello scorporo in capo alla società; abbiamo diminuito i dirigenti di 10 unità; in tutto, in tre anni (2008-2010) abbiamo trasferito alla Regione 20 milioni.

Da parte dei consiglieri di opposizione, da Moretton e Brussa del PD, a Colussi dei Cittadini e Kocijancic di SA-PRC, si sono detti in attesa di poter studiare il disegno di legge, che arriva dopo ben tre anni di promesse di riforme - ha stigmatizzato Brussa chiedendo anche del Piano industriale, altrettanto latitante.

E se da una parte si sono dichiarati contenti di sapere che il bilancio di Insiel ha registrato un avanzo, dall'altra hanno accusato che potrebbe trattarsi di una incapacità ad investire le risorse a disposizione. Tra l'altro - ha riflettuto Colussi - come avete fatto ad avere un avanzo tale se non avete fornito maggiori prodotti né risposto a maggiori richieste? Inoltre per i dirigenti gli incentivi sono legati all'utile di bilancio, perciò è chiaro che più questo è sostanzioso più ne hanno convenienza. Per me, una società in house dovrebbe avere un bilancio in pareggio.

Infine Franco Baritussio (Pdl) ha chiesto di fare già una stima degli effetti che avranno gli investimenti programmati; in tal modo i cittadini avrebbero un'idea più chiara e certa della bontà del progetto.

(immagini tv)