PD: Pupulin, variazioni bilancio a sostegno lavoro e occupazione
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/AB - Nel mese di maggio 2011 sono
state autorizzate in Friuli Venezia Giulia 2.162.211 ore di cassa
integrazione, rispetto al mese precedente di aprile, quando le
ore autorizzate furono 1.104.705. Un balzo straordinario di quasi
il 100% che mette a tacere qualsiasi illusione che la crisi sia
stata definitivamente accantonata. Tra l'altro rappresenta un
ritorno al livello più alto di utilizzo del ricorso alla CIG,
nell'anno in corso, quando a marzo si raggiunse il picco di ben
2.166.466 ore.
Si tratta di un dato che conferma l'instabilità dei mercati e
degli ordini, che vede ancora tanta parte delle imprese regionali
- a parere del consigliere regionale del PD Paolo Pupulin -
cercare di resistere e recuperare spazi, anche se limitati, in un
quadro di concorrenza sempre più esasperata.
Analizzando i dati di maggio - prosegue Pupulin - si rileva che,
per quanto riguarda gli interventi ordinari (CIGO), le ore
autorizzate sono lievemente cresciute, circa il 10% in più,
passando da 320.162 di aprile alle 369.464 del recente mese di
maggio. La crescita più preoccupante, pari a quasi il 130%,
invece, si è realizzata, nella cassa integrazione straordinaria
(CIGS), quella che segnala in modo preciso le crisi aziendali e
le ristrutturazioni in corso, con la richiesta nel mese di maggio
di 1.624.076 rispetto alle 691.731 di aprile sempre del 2011.
Anche gli interventi in deroga (CIGD), che riguardano le imprese
di minori dimensioni, per i quali sono state autorizzate 168.671
ore, sono aumentati ad aprile 2011 in modo consistente.
Il quadro dunque rimane delicato, ma così come non c'era da
esaltarsi con comunicati troppo ottimistici quando sembrava che i
segnali fossero positivi, adesso non si tratta di fasciarsi la
testa oltre il necessario. Sarà opportuno nei prossimi giorni
valutare e capire le tendenze delle domande di disoccupazione e
mobilità, che nei mesi scorsi avevano segnalato un livello di
crescita significativo, che avrebbe meritato un'azione più
incisiva e tempestiva di quella sinora predisposta dalla Giunta
regionale di centro destra.
Il senso che ne deriva dai dati della cassa integrazione è
chiaro, a giudizio di Pupulin. La crisi è in corso, mentre la
ripresa mantiene un profilo estremamente debole, molto al di
sotto delle necessità. Con queste tendenze la condizione dei
lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e le prospettive
dei tanti giovani che lo cercano rimane difficile. In questo
periodo le poche offerte di lavoro chiedono lavoratori con
professionalità specifiche e già acquisite, tra l'altro
proponendo anche a questi lavoratori normalmente contratti a
termine. Una situazione che mette a rischio di povertà anche
famiglie che erano state sinora risparmiate. Una situazione che
determina un vasta sfiducia, che si riflette persino nella
mancata iscrizione al collocamento, per la percezione
dell'impossibilità attraverso quel canale di risolvere il
problema della ricerca del lavoro.
Occorre dunque un impegno straordinario della regione su due
fronti. Il primo riguarda l'emergenza lavoro. Si deve mettere in
campo un vero e proprio piano per il lavoro, affidato
principalmente alle amministrazioni locali, in grado di
mobilitare programmi di lavoro straordinario, in cui occupare
anche transitoriamente le migliaia di persone disoccupate, in
mobilità od in CIG straordinaria. Ciò diviene possibile
rifinanziando i programmi socialmente utili, aprendo le porte nel
caso di quelli di pubblica utilità ai lavoratori che hanno perso
il lavoro anche in tempi più recenti di quelli dell'attuale
normativa, procedendo a una completa semplificazione delle
procedure, che richiedono tempi troppo lunghi per la messa in
atto e la realizzazione dei programmi regionali.
Una risposta in tal senso - conclude Pupulin - deve arrivare
dalla prossima variazione di bilancio che, oltre a investire su
una manovra a carattere strutturale che manca totalmente
nell'azione della Giunta Tondo, occorre affronti subito
l'emergenza lavoro e reddito, che tocca troppe famiglie e persone
in regione. Il gruppo PD avanzerà in Consiglio regionale proposte
di merito di politica industriale e di sviluppo senza però
trascurare le attuali pesanti emergenze sociali.