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PD: Pupulin, variazioni bilancio a sostegno lavoro e occupazione

08.06.2011
15:33
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/AB - Nel mese di maggio 2011 sono state autorizzate in Friuli Venezia Giulia 2.162.211 ore di cassa integrazione, rispetto al mese precedente di aprile, quando le ore autorizzate furono 1.104.705. Un balzo straordinario di quasi il 100% che mette a tacere qualsiasi illusione che la crisi sia stata definitivamente accantonata. Tra l'altro rappresenta un ritorno al livello più alto di utilizzo del ricorso alla CIG, nell'anno in corso, quando a marzo si raggiunse il picco di ben 2.166.466 ore.

Si tratta di un dato che conferma l'instabilità dei mercati e degli ordini, che vede ancora tanta parte delle imprese regionali - a parere del consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - cercare di resistere e recuperare spazi, anche se limitati, in un quadro di concorrenza sempre più esasperata.

Analizzando i dati di maggio - prosegue Pupulin - si rileva che, per quanto riguarda gli interventi ordinari (CIGO), le ore autorizzate sono lievemente cresciute, circa il 10% in più, passando da 320.162 di aprile alle 369.464 del recente mese di maggio. La crescita più preoccupante, pari a quasi il 130%, invece, si è realizzata, nella cassa integrazione straordinaria (CIGS), quella che segnala in modo preciso le crisi aziendali e le ristrutturazioni in corso, con la richiesta nel mese di maggio di 1.624.076 rispetto alle 691.731 di aprile sempre del 2011.

Anche gli interventi in deroga (CIGD), che riguardano le imprese di minori dimensioni, per i quali sono state autorizzate 168.671 ore, sono aumentati ad aprile 2011 in modo consistente.

Il quadro dunque rimane delicato, ma così come non c'era da esaltarsi con comunicati troppo ottimistici quando sembrava che i segnali fossero positivi, adesso non si tratta di fasciarsi la testa oltre il necessario. Sarà opportuno nei prossimi giorni valutare e capire le tendenze delle domande di disoccupazione e mobilità, che nei mesi scorsi avevano segnalato un livello di crescita significativo, che avrebbe meritato un'azione più incisiva e tempestiva di quella sinora predisposta dalla Giunta regionale di centro destra.

Il senso che ne deriva dai dati della cassa integrazione è chiaro, a giudizio di Pupulin. La crisi è in corso, mentre la ripresa mantiene un profilo estremamente debole, molto al di sotto delle necessità. Con queste tendenze la condizione dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e le prospettive dei tanti giovani che lo cercano rimane difficile. In questo periodo le poche offerte di lavoro chiedono lavoratori con professionalità specifiche e già acquisite, tra l'altro proponendo anche a questi lavoratori normalmente contratti a termine. Una situazione che mette a rischio di povertà anche famiglie che erano state sinora risparmiate. Una situazione che determina un vasta sfiducia, che si riflette persino nella mancata iscrizione al collocamento, per la percezione dell'impossibilità attraverso quel canale di risolvere il problema della ricerca del lavoro.

Occorre dunque un impegno straordinario della regione su due fronti. Il primo riguarda l'emergenza lavoro. Si deve mettere in campo un vero e proprio piano per il lavoro, affidato principalmente alle amministrazioni locali, in grado di mobilitare programmi di lavoro straordinario, in cui occupare anche transitoriamente le migliaia di persone disoccupate, in mobilità od in CIG straordinaria. Ciò diviene possibile rifinanziando i programmi socialmente utili, aprendo le porte nel caso di quelli di pubblica utilità ai lavoratori che hanno perso il lavoro anche in tempi più recenti di quelli dell'attuale normativa, procedendo a una completa semplificazione delle procedure, che richiedono tempi troppo lunghi per la messa in atto e la realizzazione dei programmi regionali.

Una risposta in tal senso - conclude Pupulin - deve arrivare dalla prossima variazione di bilancio che, oltre a investire su una manovra a carattere strutturale che manca totalmente nell'azione della Giunta Tondo, occorre affronti subito l'emergenza lavoro e reddito, che tocca troppe famiglie e persone in regione. Il gruppo PD avanzerà in Consiglio regionale proposte di merito di politica industriale e di sviluppo senza però trascurare le attuali pesanti emergenze sociali.