PD: Brussa, la Regione finanzi gli scavi di San Canzian d'Isonzo
(ACON) Trieste, 08 giu - COM/RC - L'inserimento del sito
archeologico di San Canzian d'Isonzo, con tutto il suo patrimonio
storico, culturale e soprattutto religioso, negli itinerari
promossi da TurismoFVG in collegamento con il sito archeologico
di Aquileia trova la piena soddisfazione del consigliere
regionale del PD Franco Brussa.
Finalmente è stata realizzata una delle cose da tempo da me
auspicate - afferma Brussa in una nota ricordando come la
parrocchia di San Canzian d'Isonzo ospiti le reliquie dei tre
martiri Canziani, patrimonio che né Aquileia né altri siti
archeologici rilevanti a livello nazionale possono vantare.
Non si devono dimenticare, poi, i sarcofaghi che hanno ospitato i
resti di San Proto martire aquileiese e San Crisogono vescovo di
Aquileia (venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica e
da quella ortodossa), oltre, naturalmente, a ciò che rappresenta
il Lapidarium e la chiesetta di San Proto che, come recita la
didascalia sotto il titolo di una recente pubblicazione su di
essa è "un tesoro ancora da scoprire" - fa presente sempre Brussa.
L'esponente del PD rileva come la Regione sia stata assente, in
termini di finanziamento, all'ultima valorizzazione dei siti
archeologici e che la recente campagna di scavi, che ha
ulteriormente certificato l'importanza del sito sancanzianese, ha
trovato riscontro solo grazie all'attività del Comune isontino,
della Società friulana di archeologia, della Provincia di Gorizia
e della Camera di commercio, le quali hanno finanziato gli scavi
di San Proto.
A mio giudizio - così ancora Brussa - il minimo che ora la
Regione dovrebbe fare è non solo prevedere un finanziamento
specifico per il completamento degli scavi, da effettuare
approfittando delle variazioni di Bilancio che avranno ben 186
milioni da distribuire, ma anche pensare alla possibilità di
assumere a tempo determinato e per alcune ore al giorno dei
giovani laureati o laureandi in archeologia o conservazione dei
beni culturali, sia per tenere aperto al pubblico più a lungo il
Lapidarium e la chiesa di San Proto (che oggi è visitabile solo
per qualche ora il pomeriggio del sabato e la mattina della
domenica grazie all'attività di volontari), sia per accompagnare
i turisti nelle loro visite.
Ciò gratificherebbe tutti coloro che hanno creduto nella
valorizzazione di San Canzian e della sua storia, e sarebbe
un'occasione per creare lavoro e indotto.