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PD: Brussa, la Regione finanzi gli scavi di San Canzian d'Isonzo

08.06.2011
17:09
(ACON) Trieste, 08 giu - COM/RC - L'inserimento del sito archeologico di San Canzian d'Isonzo, con tutto il suo patrimonio storico, culturale e soprattutto religioso, negli itinerari promossi da TurismoFVG in collegamento con il sito archeologico di Aquileia trova la piena soddisfazione del consigliere regionale del PD Franco Brussa.

Finalmente è stata realizzata una delle cose da tempo da me auspicate - afferma Brussa in una nota ricordando come la parrocchia di San Canzian d'Isonzo ospiti le reliquie dei tre martiri Canziani, patrimonio che né Aquileia né altri siti archeologici rilevanti a livello nazionale possono vantare.

Non si devono dimenticare, poi, i sarcofaghi che hanno ospitato i resti di San Proto martire aquileiese e San Crisogono vescovo di Aquileia (venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa), oltre, naturalmente, a ciò che rappresenta il Lapidarium e la chiesetta di San Proto che, come recita la didascalia sotto il titolo di una recente pubblicazione su di essa è "un tesoro ancora da scoprire" - fa presente sempre Brussa.

L'esponente del PD rileva come la Regione sia stata assente, in termini di finanziamento, all'ultima valorizzazione dei siti archeologici e che la recente campagna di scavi, che ha ulteriormente certificato l'importanza del sito sancanzianese, ha trovato riscontro solo grazie all'attività del Comune isontino, della Società friulana di archeologia, della Provincia di Gorizia e della Camera di commercio, le quali hanno finanziato gli scavi di San Proto.

A mio giudizio - così ancora Brussa - il minimo che ora la Regione dovrebbe fare è non solo prevedere un finanziamento specifico per il completamento degli scavi, da effettuare approfittando delle variazioni di Bilancio che avranno ben 186 milioni da distribuire, ma anche pensare alla possibilità di assumere a tempo determinato e per alcune ore al giorno dei giovani laureati o laureandi in archeologia o conservazione dei beni culturali, sia per tenere aperto al pubblico più a lungo il Lapidarium e la chiesa di San Proto (che oggi è visitabile solo per qualche ora il pomeriggio del sabato e la mattina della domenica grazie all'attività di volontari), sia per accompagnare i turisti nelle loro visite.

Ciò gratificherebbe tutti coloro che hanno creduto nella valorizzazione di San Canzian e della sua storia, e sarebbe un'occasione per creare lavoro e indotto.