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PD: Moretton, fondi per la terza corsia della A4

08.06.2011
18:07
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/RC - Autovie Venete sta cercando di trovare i fondi per la realizzazione della terza corsia. Ovviamente sta ricorrendo alle banche, che pare però chiedono garanzie altissime, se non addirittura vincolanti al punto tale da mettere in gioco la proprietà stessa di Autovie. Un rischio che il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, spera venga escluso in partenza.

Non si può neanche ipotizzare di perdere la totale disponibilità di uno dei gioielli della nostra regione - scrive Moretton. Già avevamo messo in conto l'inevitabile aumento del costo del pedaggio che sarebbe pesato sulla testa dei nostri cittadini. Se poi si aggiunge il rischio di mettere in gioco anche la proprietà di Autovie Venete, mi pare che non solo la cosa sia inaccettabile ma, a priori, fuori discussione.

Voglio ricordare - così ancora il consigliere del PD - come già con largo anticipo e nonostante le rassicurazioni fornite dal Commissario straordinario, il presidente Renzo Tondo, e dall'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, era stato evidenziato che un simile intervento non si sarebbe potuto realizzare e forse nemmeno ipotizzare in assenza di adeguate garanzie e finanziamenti dello Stato, tanto più che trattasi dell'ammodernamento di una rete viaria e di un'infrastruttura che va a servizio e beneficio di tutta la nazione e che è l'unica via verso l'Est Europa. Pertanto Moretton dice di non comprende per quale motivo i cittadini del Friuli Venezia Giulia dovrebbero rischiare di pagare solamente perché questa maggioranza ha voluto far gravare così pesantemente su di loro la realizzazione di un qualcosa che va a beneficio anche di altri. Non solo, l'impostazione che si è voluta perseguire e le condizioni che paiono essere state poste per l'approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione della terza corsia fa pensare a Moretton che l'opera non si farà.

Da ultimo afferma che la gestione e la struttura commissariale, di cui Tondo si vanta e si è molto vantato, pare non essere idonea a gestire un'opera così complessa e imponente e soprattutto ad alto rischio economico.