PD: Moretton, fondi per la terza corsia della A4
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/RC - Autovie Venete sta cercando di
trovare i fondi per la realizzazione della terza corsia.
Ovviamente sta ricorrendo alle banche, che pare però chiedono
garanzie altissime, se non addirittura vincolanti al punto tale
da mettere in gioco la proprietà stessa di Autovie. Un rischio
che il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco
Moretton, spera venga escluso in partenza.
Non si può neanche ipotizzare di perdere la totale disponibilità
di uno dei gioielli della nostra regione - scrive Moretton. Già
avevamo messo in conto l'inevitabile aumento del costo del
pedaggio che sarebbe pesato sulla testa dei nostri cittadini. Se
poi si aggiunge il rischio di mettere in gioco anche la proprietà
di Autovie Venete, mi pare che non solo la cosa sia inaccettabile
ma, a priori, fuori discussione.
Voglio ricordare - così ancora il consigliere del PD - come già
con largo anticipo e nonostante le rassicurazioni fornite dal
Commissario straordinario, il presidente Renzo Tondo, e
dall'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, era
stato evidenziato che un simile intervento non si sarebbe potuto
realizzare e forse nemmeno ipotizzare in assenza di adeguate
garanzie e finanziamenti dello Stato, tanto più che trattasi
dell'ammodernamento di una rete viaria e di un'infrastruttura che
va a servizio e beneficio di tutta la nazione e che è l'unica via
verso l'Est Europa.
Pertanto Moretton dice di non comprende per quale motivo i
cittadini del Friuli Venezia Giulia dovrebbero rischiare di
pagare solamente perché questa maggioranza ha voluto far gravare
così pesantemente su di loro la realizzazione di un qualcosa che
va a beneficio anche di altri. Non solo, l'impostazione che si è
voluta perseguire e le condizioni che paiono essere state poste
per l'approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie per
la realizzazione della terza corsia fa pensare a Moretton che
l'opera non si farà.
Da ultimo afferma che la gestione e la struttura commissariale,
di cui Tondo si vanta e si è molto vantato, pare non essere
idonea a gestire un'opera così complessa e imponente e
soprattutto ad alto rischio economico.