V Comm: discussione generale ddl unione Comuni montanti
(ACON) Trieste, 14 giu - RC - La V Commissione consiliare ha
ripreso l'esame del disegno di legge che la Giunta regionale
aveva illustrato a marzo, quanto a semplificazione
dell'ordinamento locale in montagna e istituzione delle unioni
dei Comuni montani al posto delle attuali Comunità.
La discussione generale si è conclusa con la disponibilità
dell'assessore a incontrare un rappresentante per ogni forza
politica presente in Consiglio e discutere con lui le proposte
volte a sostenere i Comuni montani. I capisaldi intoccabili,
però, sono due - ha spiegato Garlatti dopo che anche il
capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, si era espresso in termini
simili - ovvero rispettare i dettami nazionali che impongono la
soppressione delle Comunità montane e attuare il modello delle
unioni.
Il resto può essere approfondito - ha aggiunto - ma siamo in
attesa di proposte alternative e concrete. I nuovi commissari
straordinari non dovranno solo garantire il transito ma anche
fare un lavoro di evoluzione, e non sarà facile individuare le
persone adatte. Non si possono tenere "a bagno maria" 95 Comuni
perché qui non ci mettiamo d'accordo e in tempi accettabili.
Le parole di Garlatti sono giunte anche in risposta alla
richiesta di informazioni da parte dei consiglieri del PD Franco
Iacop, Sandro Della Mea e Mauro Travanut, circa la veridicità di
un diverso testo elaborato dall'assessore nei tre mesi trascorsi
e di cui sarebbero in possesso alcuni sindaci, testo che però è
stato negato dal presidente della Commissione, Roberto Marin
(Pdl). Una preoccupazione poi ripresa anche da Igor Kocijancic
(SA-PRC), che ha definito la seduta di marzo puro esercizio
accademico e ha rammentato le promesse di Garlatti circa delle
migliorie al disegno.
Antonio Pedicini (Pdl) e Roberto Asquini (Misto) si sono
schierati per la soppressione di quelli che hanno definito enti
sovrastrutturati e carrozzoni. Enio Agnola (Idv) ha parlato delle
emergenze della montagna della nostra regione e ha chiesto di
lavorare per arrivare a un testo utile per superarle. Federico
Razzini (LN) ha affermato che nel testo ci sono corposi elementi
che il Carroccio non condivide e che vanno modificati. Edoardo
Sasco (UDC) ha detto che anche il suo Gruppo ha delle
perplessità, ma che non si sorprende che la maggioranza sia
divisa su temi così importanti; resta che ora si deve lavorare
per un accordo comune.
(immagini tv)