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PD: Menis, fallimento pianificazine urbanistica Giunta Tondo

15.06.2011
12:30
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/AB - Se qualche mese fa avevo manifestato la mia preoccupazione per la confusione che si percepiva nella gestione della pianificazione urbanistica da parte della maggioranza, oggi quella sensazione è diventata una certezza. A rafforzare il mio convincimento, la recente delibera n. 1012 che ricostruisce il desolante quadro dell'iter di riforma della pianificazione territoriale che avrebbe dovuto portare la nostra Regione alla redazione del PGT (Piano di governo del territorio) entro il prossimo anno. Il giudizio viene espresso dal consigliere regionale del PD Paolo Menis, che aggiunge.

Avviata a fine 2009, prevedeva l'affidamento dell'incarico mediante appalto pubblico, della cui redazione furono incaricati gli uffici dell'allora competente direzione centrale Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza con scadenza il 30 novembre 2012. All'apertura delle buste, la commissione giudicatrice accerta però che nessuna delle nove offerte pervenute garantisce il rispetto di tale termine, oltre a rilevare contraddittorietà tra i documenti della gara.

A questo punto, alla Giunta non resta che prendere atto del fallimento e ripiegare sull'istituzione di un tavolo tecnico per determinare le scelte strategiche e di indirizzo, scrivendo così la parola fine sul progetto iniziale, cioè la redazione del PGT entro il termine della legislatura. Ma non è tutto - aggiunge Menis - perché a questo punto la Regione si accorge che tutte le figure professionali necessarie sono reperibili tra i suoi dipendenti, basta cercare nelle diverse direzioni.

Un anno e mezzo buttato al vento, in un settore strategico come quello del governo del territorio, tanto è servito alla Giunta Tondo per rendersi conto di non essere in grado di redigere un organico Piano di governo e scoprire il valore delle professionalità presenti nei propri uffici, fino ad arrivare a questa soluzione di ripiego la cui attuazione creerà non pochi disagi alla macchina amministrativa regionale. Tutto il personale individuato per prendere parte al gruppo di lavoro incaricato dovrà, infatti, essere distaccato dalle abituali mansioni per essere completamente dedicato alla predisposizione del nuovo strumento urbanistico regionale. E per sostituirlo verranno assunti lavoratori somministrati - dei precari insomma - con nuovi oneri per le casse regionali e inevitabili conseguenze negative nell'operatività degli uffici interessati dall'ennesima riorganizzazione.