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Misto: Rosolen su futuro Ferriera di Servola (Trieste)

15.06.2011
15:29
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/AB - "Di fronte alla situazione di stallo che si è venuta ormai a determinare rispetto al futuro dell'impianto siderurgico di Servola (Trieste), appare grave il disimpegno che l'Amministrazione regionale sta mostrando verso il futuro occupazionale dei lavoratori della Ferriera".

Ad affermarlo è la consigliera regionale del Gruppo Misto Alessia Rosolen, che ha depositato un'interrogazione urgente alla Giunta per sapere quando verrà convocato il tavolo ristretto con gli Enti locali coinvolti nel percorso istituzionale per la definizione di ipotesi e l'adozione di procedure legislative per il futuro dell'impianto triestino.

"Al di là dell'impegno dimostrato dall'assessore Seganti, le notizie emerse dal tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo - sostiene Rosolen - non fanno altro che confermare ulteriori incertezze sul futuro dello stabilimento, che si aggiungono alla scadenza delle autorizzazione ambientali nel 2013 e al rischio mai venuto meno di chiusure autoritative".

"Tutto questo - evidenzia la consigliera triestina - avrebbe dovuto accelerare l'intervento regionale per trovare soluzione a una situazione che accresce di giorno in giorno la complessità delle sue già enormi problematiche. È impensabile infatti continuare in questa inutile e infruttuosa attesa e aspettare che l'agenda politica sul destino dei lavoratori sia dettato dall'azienda".

"A questo punto - si domanda la consigliera regionale - è lecito chiedersi che fine abbia fatto il tavolo ristretto che la Regione avrebbe dovuto convocare con gli Enti locali per costruire un'ipotesi di riconversione della Ferriera e di ricollocamento dei suoi lavoratori. E cosa stia aspettando il presidente Tondo per affrontare un problema che rischia di scoppiare senza che siano stati predisposti gli strumenti necessari per evitare un'emergenza sociale".

"Anche perché - prosegue Alessia Rosolen - la Ferriera è soltanto un tassello di numerose criticità che caratterizzano l'economia di Trieste, rispetto alle quali rimangono inspiegabilmente inevase numerose interrogazioni presentate in questi mesi alla Giunta rispetto a crisi aziendali e occupazionali puntualmente esplose".

"Il timore - conclude Rosolen - é che si stia sottovalutando un quadro generale nel quale l'uscita dalla crisi è di là da venire e che si finisca per aggrapparsi a quei pochi dati che possono ingenerare ottimismo, per ipotizzare scenari più rosei di quelli con cui in realtà convivono le imprese e i lavoratori della nostra regione, ignorando i numerosi campanelli d'allarme che pure ci sono e che dovrebbero ingenerare ben altra azione politica".