Misto: Rosolen su futuro Ferriera di Servola (Trieste)
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/AB - "Di fronte alla situazione di
stallo che si è venuta ormai a determinare rispetto al futuro
dell'impianto siderurgico di Servola (Trieste), appare grave il
disimpegno che l'Amministrazione regionale sta mostrando verso il
futuro occupazionale dei lavoratori della Ferriera".
Ad affermarlo è la consigliera regionale del Gruppo Misto Alessia
Rosolen, che ha depositato un'interrogazione urgente alla Giunta
per sapere quando verrà convocato il tavolo ristretto con gli
Enti locali coinvolti nel percorso istituzionale per la
definizione di ipotesi e l'adozione di procedure legislative per
il futuro dell'impianto triestino.
"Al di là dell'impegno dimostrato dall'assessore Seganti, le
notizie emerse dal tavolo di confronto al ministero dello
Sviluppo - sostiene Rosolen - non fanno altro che confermare
ulteriori incertezze sul futuro dello stabilimento, che si
aggiungono alla scadenza delle autorizzazione ambientali nel 2013
e al rischio mai venuto meno di chiusure autoritative".
"Tutto questo - evidenzia la consigliera triestina - avrebbe
dovuto accelerare l'intervento regionale per trovare soluzione a
una situazione che accresce di giorno in giorno la complessità
delle sue già enormi problematiche. È impensabile infatti
continuare in questa inutile e infruttuosa attesa e aspettare che
l'agenda politica sul destino dei lavoratori sia dettato
dall'azienda".
"A questo punto - si domanda la consigliera regionale - è lecito
chiedersi che fine abbia fatto il tavolo ristretto che la Regione
avrebbe dovuto convocare con gli Enti locali per costruire
un'ipotesi di riconversione della Ferriera e di ricollocamento
dei suoi lavoratori. E cosa stia aspettando il presidente Tondo
per affrontare un problema che rischia di scoppiare senza che
siano stati predisposti gli strumenti necessari per evitare
un'emergenza sociale".
"Anche perché - prosegue Alessia Rosolen - la Ferriera è soltanto
un tassello di numerose criticità che caratterizzano l'economia
di Trieste, rispetto alle quali rimangono inspiegabilmente
inevase numerose interrogazioni presentate in questi mesi alla
Giunta rispetto a crisi aziendali e occupazionali puntualmente
esplose".
"Il timore - conclude Rosolen - é che si stia sottovalutando un
quadro generale nel quale l'uscita dalla crisi è di là da venire
e che si finisca per aggrapparsi a quei pochi dati che possono
ingenerare ottimismo, per ipotizzare scenari più rosei di quelli
con cui in realtà convivono le imprese e i lavoratori della
nostra regione, ignorando i numerosi campanelli d'allarme che
pure ci sono e che dovrebbero ingenerare ben altra azione
politica".