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PD: Pupulin, colpo fatale all'Agenzia regionale del lavoro

15.06.2011
16:53
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/RC - Da qualche settimana, l'Agenzia regionale del lavoro non è più in grado di attuare il programma di attività 2011, a suo tempo approvato dalla Giunta Tondo. Il colpo fatale - scrive in una nota molto articolata il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - è stato inferto dall'impugnativa del Governo Berlusconi rispetto all'articolo della Finanziaria regionale che permetteva all'Agenzia di continuare a utilizzare personale somministrato e collaborazioni coordinate e continuative per lo svolgimento delle proprie attività.

Sulla base dei vincoli impostigli - prosegue Pupulin - l'Agenzia è stata costretta a interrompere 5 contratti di lavoro somministrato, riducendosi a un organico di soli 6 dipendenti regionali rispetto ai 14 previsti, con uno scoperto dunque del 57%. A causa, poi, dei ritardi accumulati nell'adozione dei relativi bandi, solo da qualche mese può contare su 4 ricercatori, rispetto comunque agli 8 previsti in organico.

Una situazione - denuncia il consigliere di opposizione - tra l'altro in completa controtendenza all'aumento dell'attività dell'ente, che deve confrontarsi con una crisi occupazionale che richiede un impegno aggiuntivo di carattere straordinario per la gestione degli ammortizzatori sociali, dei piani e dei programmi di ricollocazione, dell'attività formativa e di tutti gli altri incarichi e progetti assegnati alla responsabilità dell'Agenzia. Ormai i ritardi si accumulano ai ritardi, sia sul versante dell'attività ordinaria sia in quella del sostegno all'Esecutivo e nei rapporti con le altre amministrazioni pubbliche, oltre che con le associazioni imprenditoriali e dei lavoratori.

Si tratta, per Pupulin, di un depauperamento delle risorse umane che, deve essere chiaro, non è causa esclusiva dell'impugnativa del Governo, ma di una situazione che si protrae e perdura da tempo. Infatti l'assenza di risposta alla richiesta periodica del personale mancante (11 unità) da parte della direzione del personale regionale ha determinato la necessità di ricorrere al personale somministrato, scelta obbligatoria oggi negata anche dall'impugnativa del Governo Berlusconi.

Il comportamento della Giunta Tondo - così ancora il consigliere - risulta in questo senso incomprensibile e contraddittorio: si lesina il personale mentre in parallelo si trasferiscono all'Agenzia sempre nuovi incarichi, programmi e progetti da parte di numerosi uffici dell'amministrazione regionale. Un vero e proprio boomerang sull'Agenzia, che rischia di far saltare anche le minime possibilità rimaste di "buon funzionamento" di un ente di così rilevante importanza. Non ci è dato sapere come sia giustificabile, da parte della Giunta, aver lasciato degenerare fino a questi livelli la situazione dell'Agenzia del lavoro, proprio nella fase in cui vi è la necessità di avere un servizio qualificato in grado di rispondere alla domanda di occupazione in un quadro pesante di crisi economica e sociale. E comunque non si può trovare una ben che minima motivazione plausibile.

Servono a poco se non a nulla gli annunci del presidente Tondo di nuovi sostegni e nuove risorse, nella prossima variazione di bilancio, per gli ammortizzatori sociali e per l'occupazione. Si risponda immediatamente - sollecita da ultimo Pupulin - mettendo a disposizione il personale necessario, come previsto da tanto tempo. Non si cerchi di operare nell'ottica del puro risparmio anche in questo campo, assumendosi la grave responsabilità di dare un colpo mortale a un servizio indispensabile e riconosciuto da tutte le parti sociale. E' finito il tempo della propaganda e degli annunci a cui non corrispondono fatti concreti. Da parte di Tondo e della sua maggioranza, si devono comprendere i segnali che vengono dai risultati delle ultime elezioni amministrative e dei referendum. Si tiri fuori la testa dalla sabbia per non vedere come il clima sia profondamente cambiato e quanto critico sia il giudizio anche dei cittadini della nostra regione nei confronti di un'amministrazione che tanto chiacchiera e poco fa.