Presidenza Consiglio regionale: Franz, Menosso e Salvador a Resia
(ACON) Val Resia, 15 giu - MPB - Una mostra di foto e strumenti
dedicata agli arrotini della Val Resia potrebbe essere nei
prossimi mesi allestita negli spazi del Consiglio regionale,
omaggio a una tradizione antica e ampiamente documentata nel
Museo dell'Arrotino che ha sede a Stolvizza, una delle sette
frazioni del comune di Resia, e che il presidente dell'Assemblea
del Friuli Venezia Giulia Maurizio Franz ha visitato insieme ai
due vicepresidenti Annamaria Menosso e Maurizio Salvador, in un
percorso che ha avuto tappe fondamentali il centro visite del
Parco delle Prealpi Giulie e, prima ancora, la mostra dedicata
alla Miniera del Resartico, nella sede della Protezione Civile
del vicino Comune di Resiutta.
A esprimere l'auspicio, che ha trovato la piena disponibilità del
sindaco Sergio Chinese, lo stesso Franz al termine
dell'itinerario che ha portato la delegazione del Consiglio
regionale in una delle più belle e interessanti valli del Friuli
Venezia Giulia per valenze naturalistiche, storiche e
antropologiche.
A illustrarle, il sindaco, anche presidente dell'Ente Parco,
affiancato da Sergio Barbarino componente del direttivo e da
Giulio Goi e Alessandro Benzoni, responsabili tecnico e,
rispettivamente, amministrativo del centro visite di questa
importante realtà che costituisce un patrimonio di circa 4
milioni e 800 mila euro, offre più di 200 chilometri di sentieri
(ce n'è uno attrezzato per tutti, anche non vedenti e disabili) e
ogni anno è visitato da oltre 10 mila persone. Ricco il programma
di iniziative promosse dal Parco che partecipa a progetti e
collaborazioni transfrontalieri, unico in questo in Italia, oltre
a essere uno dei tre parchi italiani con caratteristiche
internazionali.
Il Parco è un sistema di sistemi - hanno spiegato i resiani - in
cui paesaggio, agricoltura, acqua, ambiente, storia, architettura
(si pensi alle tipiche case che si possono ammirare proprio a
Stolvizza), tradizioni (qui esiste il più antico gruppo
folcloristico italiano), fauna e flora si combinano offrendo un
compendio unico e ancora molto da esplorare, come rivelano gli
studi sul genoma della popolazione.
Ai piedi della Catena dei Musi, la zona - che è fra le tre più
piovose d'Europa, ma anche fra quelle che presentano cavità di
interesse speleogico fra le più profonde del vecchio continente -
è al punto di incontro dei microclimi illirico, adriatico e
alpino e per questo qui è presente una flora particolarmente
varia (oltre 1200 specie sulle 3600 del Friuli Venezia Giulia che
è la regione europea più ricca).
Un patrimonio da conservare, proteggere, valorizzare e promuovere
sia nella sua dimensione ambientale che per la sua valenza
turistica - ha detto Franz che, proprio facendo riferimento alle
relazioni transfrontaliere e al dinamismo delle iniziative della
comunità locale, ha lanciato l'idea di portare nel palazzo di
piazza Oberdan a Trieste una significtaiva rassegna della storia
degli arrotini resiani che con le loro "krosme" prima sulle
spalle e poi sulle biciclette hanno solcato sentieri e strade al
di qua e al di là delle Alpi, portando in giro la loro maestria
nell'affilare lame.
(foto; immagini tv)