IV Comm: audizione Terna elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest (1)
(ACON) Trieste, 16 giu - RC - Realizzare l'elettrodotto aereo
al altissima tensione Udine Ovest-Redipuglia è indispensabile e
urgente. Lo ha affermato Terna, la società proprietaria della
Rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) in Italia, ai
componenti della IV Commissione consiliare presieduta da
Alessandro Coalutti (Pdl).
L'urgenza deriva dalla necessità di rendere sicura la rete
elettrica in Friuli Venezia Giulia, le cui condizioni sono state
definite estremamente critiche e soggette a forti rischi di
mancata alimentazione delle utenze. Ciò perché le due linee
esistenti sono decisamente obsolete: la
Redipuglia-Planais-Salgareda è del 1972, la Planais-Udine
Ovest-Cordignano del 1983. I fabbisogno energetici dei cittadini,
però, sono passati dai 4 miliardi di Kilowatt/ora dell'83 ai 9
miliardi del 2009.
Ecco, allora, la proposta di Terna: realizzare un elettrodotto
aereo da 380 Kilovolt da Udine Ovest a Redipuglia, 40 chilometri
di tracciato oltre il 95% dei quali attraverserà l'aperta
campagna di 13 Comuni, porterà la dismissione di 110 chilometri
di vecchie linee che oggi lambiscono i centri abitati di 30
Comuni della Bassa friulana e porterà a brevi interramenti di
linee di potenza inferiore. Tempi di realizzo: 18 mesi.
Questi i 13 Comuni interessati dalla nuova linea: Brasiliano,
Campoformido, Lestizza, Mortegliano, Palmanova, Pavia di Udine,
Pozzuolo del Friuli, S.Maria la Longa, S.Vito al Torre, S.Pier
d'Isonzo, Campolongo Tapogliano, Trivignano Udinese, Villesse.
Altri 17 Comuni non saranno attraversati dalla nuova linea, ma
avranno l'abbattimento della vecchia: Bertiolo, Buttrio, Castions
di Strada, Chiopris, Codroipo, Degnano, Flaibano, Fogliano
Redipuglia, Gonars, Manzano, Medea, Mereto di Tomba, Pradamano,
Romans d'Isonzo, S. Giovanni al Natisone, Sedegliano,
Spilimbergo, Torviscosa, Udine.
Per la linea nuova la spesa prevista è di 35 milioni, 25 per la
nuova stazione e 40 per l'abbattimento delle linee vecchie, per
un totale di 100 milioni di euro che - a detta di Terna stessa -
sarà la SpA a spendere in un primo momento, ma saranno poi i
cittadini a pagare in 40 anni (lo stesso lasso di tempo della
durata di un impianto).
Tra le ragioni del perché Terna ha proposto un elettrodotto aereo
vi è il fatto che il cavo interrato (che comunque resterà per 13
Km di tensione inferiore) non assicura sicurezza e stabilità
elettrica, in caso di guasto richiede tempi di riparazione più
lunghi anche perché i cavi passerebbero sotto una strada che va
asfaltata (25 giorni per il ripristino contro 8 ore di media),
porterebbe a sovraccarichi, l'interrato registra 2 guasti ogni 3
anni contro i 2 ogni 10 anni della linea aerea. Non da ultimo,
costerebbe 520 milioni contro i 60 (35 di linea più 25 di
stazione) della linea aerea.
Tra le migliorie, anche quelle estetiche: i nuovi piloni saranno
meno impattanti in quanto saranno monostelo, dunque più sottili e
occuperanno circa 6 metri quadrati di suolo contro i 200 dei
tralicci tradizionali.
La soluzione che deve scegliere oggi il Friuli Venezia Giulia,
causa le criticità della rete, non è la migliore ma la meno
peggio. Però Terna - è stato assicurato ai consiglieri - non
intende fare nulla senza avere il placet delle istituzioni
locali. Così non fosse, non starebbe lavorando concretamente al
progetto dal 2008 dopo 5 anni di concertazioni, a partire dal
2003 quando il Governo ha inserito l'elettrodotto nel Piano di
sviluppo della Rete di trasmissione nazionale e nel 2004 è stato
avviato un tavolo con la Regione e tutti i Comuni interessati. La
concertazione ha portato alla sigla, da parte dell'80% dei
Comuni, di un Protocollo d'intesa nel luglio del 2007, poi
inserito nell'Atto di intesa tra Regione e Terna di febbraio 2008.
Diversi i dubbi tra i consiglieri, in particolare in merito ai
reali vantaggi nella scelta di un elettrodotto a linea aerea
rispetto a cavo interrato. Gli intervenuti hanno puntualizzato
che se Terna guarda al rapporto economico costi/ricavi, alle
istituzioni locali compete tenere in debito conto anche estetica,
ambiente, economicità.
(immagini tv)
(segue)