News


IV Comm: audizione Terna elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest (1)

16.06.2011
17:56
(ACON) Trieste, 16 giu - RC - Realizzare l'elettrodotto aereo al altissima tensione Udine Ovest-Redipuglia è indispensabile e urgente. Lo ha affermato Terna, la società proprietaria della Rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) in Italia, ai componenti della IV Commissione consiliare presieduta da Alessandro Coalutti (Pdl).

L'urgenza deriva dalla necessità di rendere sicura la rete elettrica in Friuli Venezia Giulia, le cui condizioni sono state definite estremamente critiche e soggette a forti rischi di mancata alimentazione delle utenze. Ciò perché le due linee esistenti sono decisamente obsolete: la Redipuglia-Planais-Salgareda è del 1972, la Planais-Udine Ovest-Cordignano del 1983. I fabbisogno energetici dei cittadini, però, sono passati dai 4 miliardi di Kilowatt/ora dell'83 ai 9 miliardi del 2009.

Ecco, allora, la proposta di Terna: realizzare un elettrodotto aereo da 380 Kilovolt da Udine Ovest a Redipuglia, 40 chilometri di tracciato oltre il 95% dei quali attraverserà l'aperta campagna di 13 Comuni, porterà la dismissione di 110 chilometri di vecchie linee che oggi lambiscono i centri abitati di 30 Comuni della Bassa friulana e porterà a brevi interramenti di linee di potenza inferiore. Tempi di realizzo: 18 mesi.

Questi i 13 Comuni interessati dalla nuova linea: Brasiliano, Campoformido, Lestizza, Mortegliano, Palmanova, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, S.Maria la Longa, S.Vito al Torre, S.Pier d'Isonzo, Campolongo Tapogliano, Trivignano Udinese, Villesse.

Altri 17 Comuni non saranno attraversati dalla nuova linea, ma avranno l'abbattimento della vecchia: Bertiolo, Buttrio, Castions di Strada, Chiopris, Codroipo, Degnano, Flaibano, Fogliano Redipuglia, Gonars, Manzano, Medea, Mereto di Tomba, Pradamano, Romans d'Isonzo, S. Giovanni al Natisone, Sedegliano, Spilimbergo, Torviscosa, Udine.

Per la linea nuova la spesa prevista è di 35 milioni, 25 per la nuova stazione e 40 per l'abbattimento delle linee vecchie, per un totale di 100 milioni di euro che - a detta di Terna stessa - sarà la SpA a spendere in un primo momento, ma saranno poi i cittadini a pagare in 40 anni (lo stesso lasso di tempo della durata di un impianto).

Tra le ragioni del perché Terna ha proposto un elettrodotto aereo vi è il fatto che il cavo interrato (che comunque resterà per 13 Km di tensione inferiore) non assicura sicurezza e stabilità elettrica, in caso di guasto richiede tempi di riparazione più lunghi anche perché i cavi passerebbero sotto una strada che va asfaltata (25 giorni per il ripristino contro 8 ore di media), porterebbe a sovraccarichi, l'interrato registra 2 guasti ogni 3 anni contro i 2 ogni 10 anni della linea aerea. Non da ultimo, costerebbe 520 milioni contro i 60 (35 di linea più 25 di stazione) della linea aerea.

Tra le migliorie, anche quelle estetiche: i nuovi piloni saranno meno impattanti in quanto saranno monostelo, dunque più sottili e occuperanno circa 6 metri quadrati di suolo contro i 200 dei tralicci tradizionali.

La soluzione che deve scegliere oggi il Friuli Venezia Giulia, causa le criticità della rete, non è la migliore ma la meno peggio. Però Terna - è stato assicurato ai consiglieri - non intende fare nulla senza avere il placet delle istituzioni locali. Così non fosse, non starebbe lavorando concretamente al progetto dal 2008 dopo 5 anni di concertazioni, a partire dal 2003 quando il Governo ha inserito l'elettrodotto nel Piano di sviluppo della Rete di trasmissione nazionale e nel 2004 è stato avviato un tavolo con la Regione e tutti i Comuni interessati. La concertazione ha portato alla sigla, da parte dell'80% dei Comuni, di un Protocollo d'intesa nel luglio del 2007, poi inserito nell'Atto di intesa tra Regione e Terna di febbraio 2008.

Diversi i dubbi tra i consiglieri, in particolare in merito ai reali vantaggi nella scelta di un elettrodotto a linea aerea rispetto a cavo interrato. Gli intervenuti hanno puntualizzato che se Terna guarda al rapporto economico costi/ricavi, alle istituzioni locali compete tenere in debito conto anche estetica, ambiente, economicità.

(immagini tv)

(segue)