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Pens: Ferone, la Regione intervenga sul costo dei farmaci generici

17.06.2011
16:11
(ACON) Trieste, 17 giu - COM/RC - Disappunto del consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, alla notizia che per l'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, non è tecnicamente possibile prorogare la delibera che garantiva il rimborso della differenza fra quanto pagato dal Servizio sanitario e il costo effettivo dei farmaci generi.

Non si possono scaricare sui cittadini costi che riguardano strettamente le industrie farmaceutiche e il Servizio sanitario - ha sostenuto Ferone. Per molti farmaci, come nel caso di quelli antiepilettici, l'utente è costretto a contribuire anche sino a 20 euro, come denunciato da alcune associazioni, e questo certamente è un onere estremamente pesante per tanti che vivono solo con la pensione di invalidità di 260 euro. Questa vicenda non merita una risposta burocratica - ha evidenziato il consigliere -, mentre è necessario ricercare ogni soluzione per evitare che un ulteriore balzello si abbatta sui cittadini.

L'assessore parla anche dei due bonus da 100 euro, uno che arriverà nelle prossime settimane nelle tasche di chi ha la pensione minima o sociale e l'altro che sarà approvato con l'assestamento di bilancio come un intervento capace di concorrere, almeno in parte, a ripianare la situazione creatasi con i costi per i farmaci. Questo, però, è ritenuto profondamente sbagliato dal Partito Pensionati dal momento che l'idea dei bonus è frutto della consapevolezza che vi è la necessità, da parte della Regione, di dare un segnale verso i cittadini che vivono un grande disagio economico.

E' assurdo pensare di dare una piccola somma a sostegno di una categoria in difficoltà e, poi, costringerla a pagare nuovi balzelli - ha rimarcato Ferone. L'unica strada da percorrere è operare affinché sia la Regione a "tamponare" i problemi sorti con il costo dei farmaci generici, perché è assurdo che a pagare siano sempre e comunque i cittadini.