Pens: Ferone, la Regione intervenga sul costo dei farmaci generici
(ACON) Trieste, 17 giu - COM/RC - Disappunto del consigliere
regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, alla notizia che
per l'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, non è tecnicamente
possibile prorogare la delibera che garantiva il rimborso della
differenza fra quanto pagato dal Servizio sanitario e il costo
effettivo dei farmaci generi.
Non si possono scaricare sui cittadini costi che riguardano
strettamente le industrie farmaceutiche e il Servizio sanitario -
ha sostenuto Ferone. Per molti farmaci, come nel caso di quelli
antiepilettici, l'utente è costretto a contribuire anche sino a
20 euro, come denunciato da alcune associazioni, e questo
certamente è un onere estremamente pesante per tanti che vivono
solo con la pensione di invalidità di 260 euro. Questa vicenda
non merita una risposta burocratica - ha evidenziato il
consigliere -, mentre è necessario ricercare ogni soluzione per
evitare che un ulteriore balzello si abbatta sui cittadini.
L'assessore parla anche dei due bonus da 100 euro, uno che
arriverà nelle prossime settimane nelle tasche di chi ha la
pensione minima o sociale e l'altro che sarà approvato con
l'assestamento di bilancio come un intervento capace di
concorrere, almeno in parte, a ripianare la situazione creatasi
con i costi per i farmaci. Questo, però, è ritenuto profondamente
sbagliato dal Partito Pensionati dal momento che l'idea dei bonus
è frutto della consapevolezza che vi è la necessità, da parte
della Regione, di dare un segnale verso i cittadini che vivono un
grande disagio economico.
E' assurdo pensare di dare una piccola somma a sostegno di una
categoria in difficoltà e, poi, costringerla a pagare nuovi
balzelli - ha rimarcato Ferone. L'unica strada da percorrere è
operare affinché sia la Regione a "tamponare" i problemi sorti
con il costo dei farmaci generici, perché è assurdo che a pagare
siano sempre e comunque i cittadini.