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Idv:Agnola, cedolare secca, persa occasione di riequilibrio svantaggi

17.06.2011
16:55
(ACON) , 17 giu - COM/MPB - "Cedolare secca. Una buona occasione persa a causa della scarsa determinazione del governo regionale".

E' questo il commento del consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Enio Agnola, alla notizia dell'intesa raggiunta dall'assessore alle finanze Sandra Savino con il ministero, in virtù del quale una quota parte dei versamenti riferiti alla nuova imposta effettuati sul territorio regionale saranno direttamente riversati al bilancio della Regione.

Per Agnola, la nostra Regione avrebbe dovuto ottenere dal Governo il riversamento di tutto il gettito da cedolare secca e non soltanto una quota parte, così da recuperare in parte il grave ritardo dell'iniquità di trattamento fiscale che c'è tra le varie regioni a Statuto Speciale e che vede il Friuli Venezia Giulia fortemente penalizzata rispetto alle altre.

"Ci voleva più determinazione nei confronti del Governo nazionale, seguendo l'esempio del Trentino, che ha saputo battere cassa e sta avviando quelle politiche di fiscalità di vantaggio che la nostra Regione non è in grado di ottenere pur avendo una feroce competizione di regimi fiscali ai confini con Slovenia e Austria", sottolinea il consigliere.

Il riferimento è all'insostenibilità a concorrere con gli obiettivi di finanza pubblica, argomento che è stato oggetto di una mozione proposta dall'Italia dei Valori e approvata a larga maggioranza in Consiglio regionale.

Per Agnola, infatti, "l'occasione era anche quella di portare a compimento quanto approvato in febbraio con mozione dell'Italia dei Valori, che prevedeva che la Regione si attivasse presso il Governo nazionale per rinegoziare i tagli imposti alla nostra regione, costati una diminuzione di 77 milioni di euro di uscite sulla Finanziaria 2011 e che nel 2012 rischiano di costare circa 170 milioni di euro, nonostante i risparmi già messi in atto spontaneamente negli anni precedenti. Di questo passo - conclude - la nostra Regione non sarà mai in grado di avviare quei percorsi virtuosi indispensabili per completare il processo di autonomia istituzionale e di ammodernamento dell'intero sistema regionale".