PD: Moretton/Brandolin, lo Stato finanzi la terza corsia della A4
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/RC - La partecipazione economica
del Governo nella costruzione della terza corsia della A4, per
Gianfranco Moretton del PD doveva essere garantita sin
dall'inizio dell'approvazione del piano finanziario. Perché si
tratta dell'ammodernamento di una rete viaria d'interesse e
utilizzo nazionale e di grande portata, essendo la principale
porta verso l'est Europa. Il commissario straordinario e
presidente della Regione, Renzo Tondo, nell'assumere tale
incarico avrebbe dovuto pretendere a priori delle garanzie
finanziarie che, diversamente, per il consigliere regionale di
opposizione risultano insostenibili.
Gli fa eco il collega Giorgio Brandolin, il quale si sarebbe
aspettato una qualche reazione alla richiesta di un intervento
statale avanzata anche dal consigliere regionale del Pdl
Alessandro Colautti. Almeno da parte degli stessi componenti
della maggioranza - scrive Brandolin -, ovvero dal presidente
Tondo e dall'assessore alla Viabilità, Riccardo Riccardi, che a
questa ipotesi si sono sempre rifiutati di dare credito. Invece
abbiamo visto solo il silenzio.
Un peccato - afferma l'esponente del centro-sinistra -, perchè le
dichiarazioni di Colautti erano chiare, e andavano nella
direzione che come PD invitiamo a seguire da anni. Finalmente
anche qualcuno della maggioranza, evidentemente libero da
pregiudizi e false demagogie, ha capito che un impegno dello
Stato nella realizzazione della terza corsia è più che
necessario, è inevitabile. Perchè sarà sì un'opera utile ai
cittadini del Friuli Venezia Giulia, ma non si deve dimenticare
che sarà un'opera a favore di tutta l'economia italiana. E quindi
l'impegno dello Stato, almeno per i 500 milioni di euro
ipotizzati, ci deve essere. Come gruppo consiliare del PD lo
stiamo ripetendo da almeno tre anni.
Riccardi e Tondo si sono sempre intestarditi nel non voler
percorrere questa strada - chiosa Brandolin -, senza considerare
che impegnarsi con un mutuo di oltre due miliardi di euro per
realizzare la terza corsia significa di fatto cedere Autovie
Venete alle banche. Adesso anche qualcuno della maggioranza
evidentemente ha qualche dubbio, e la cosa non può che farci
piacere.