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PD: Moretton/Brandolin, lo Stato finanzi la terza corsia della A4

20.06.2011
15:14
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/RC - La partecipazione economica del Governo nella costruzione della terza corsia della A4, per Gianfranco Moretton del PD doveva essere garantita sin dall'inizio dell'approvazione del piano finanziario. Perché si tratta dell'ammodernamento di una rete viaria d'interesse e utilizzo nazionale e di grande portata, essendo la principale porta verso l'est Europa. Il commissario straordinario e presidente della Regione, Renzo Tondo, nell'assumere tale incarico avrebbe dovuto pretendere a priori delle garanzie finanziarie che, diversamente, per il consigliere regionale di opposizione risultano insostenibili.

Gli fa eco il collega Giorgio Brandolin, il quale si sarebbe aspettato una qualche reazione alla richiesta di un intervento statale avanzata anche dal consigliere regionale del Pdl Alessandro Colautti. Almeno da parte degli stessi componenti della maggioranza - scrive Brandolin -, ovvero dal presidente Tondo e dall'assessore alla Viabilità, Riccardo Riccardi, che a questa ipotesi si sono sempre rifiutati di dare credito. Invece abbiamo visto solo il silenzio.

Un peccato - afferma l'esponente del centro-sinistra -, perchè le dichiarazioni di Colautti erano chiare, e andavano nella direzione che come PD invitiamo a seguire da anni. Finalmente anche qualcuno della maggioranza, evidentemente libero da pregiudizi e false demagogie, ha capito che un impegno dello Stato nella realizzazione della terza corsia è più che necessario, è inevitabile. Perchè sarà sì un'opera utile ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, ma non si deve dimenticare che sarà un'opera a favore di tutta l'economia italiana. E quindi l'impegno dello Stato, almeno per i 500 milioni di euro ipotizzati, ci deve essere. Come gruppo consiliare del PD lo stiamo ripetendo da almeno tre anni.

Riccardi e Tondo si sono sempre intestarditi nel non voler percorrere questa strada - chiosa Brandolin -, senza considerare che impegnarsi con un mutuo di oltre due miliardi di euro per realizzare la terza corsia significa di fatto cedere Autovie Venete alle banche. Adesso anche qualcuno della maggioranza evidentemente ha qualche dubbio, e la cosa non può che farci piacere.