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PD: Brandolin/Travanut, tavolo di crisi per Laguna Grado e Marano

20.06.2011
16:54
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/RC - Aprire un tavolo di crisi sulla situazione economica della laguna di Grado e Marano, realizzare il Piano di gestione delle risorse ittiche dell'Alto Adriatico e prevedere uno specifico Piano della Laguna di Grado e Marano Lagunare, avviare il programma di sviluppo dell'acquacoltura, semplificare le operazioni di "sdemanializzazione": queste le principali richieste del documento presentato dai consiglieri del PD Giorgio Brandolin e Mauro Travanut per dare una nuova marcia al settore pesca, in questi mesi in crisi come non mai.

L'attività di pesca della laguna - fa sapere Brandolin - registra una tale flessione delle catture e dunque dei ricavi che non solo gli addetti sono costretti a lavorare meno ore sulla barca, ma importanti cooperative di pescatori sono coinvolte da seri problemi che mettono in discussione il futuro dei loro associati.

Ecco che per i due consiglieri del PD la prima azione da fare è aprire il tavolo di crisi regionale, nonché concordare con le Regioni adriatiche misure urgenti comuni da presentare al Governo per portare all'Unione europea progetti da subito cantierabili.

In secondo luogo, si devono completare il Piano di gestione SIC/ZPS IT3320037 della Laguna di Marano e Grado e il Piano di gestione regionale della pesca e i suoi regolamenti, e contemporaneamente realizzare il Piano di gestione delle risorse ittiche dell'Alto Adriatico condiviso tra i vari sistemi di pesca, utlizzando filiere competitive e partecipando ai mercati transnazionali stabilendo procedure e rapporti di collaborazione con Slovenia e Croazia.

In particolare, nell'ambito della programmazione regionale e del Piano di governo del territorio, per Brandolin e Travanut si dovrà prevedere uno specifico Piano della Laguna di Marano e Grado in cui integrare le politiche ambientali, industriali, della pesca, della nautica e della ricettività in modo da considerare quell'area unitaria. Tre gli strumenti necessari: una sintesi delle proposte di investimento private nei campi del diportismo e dell'attrattività turistica, dispositivi di "compensazione ambientale" sia naturalistici sia paesaggistici che prevedano la riprogettazione del territorio nel suo complesso, e tener conto delle capacità di sopportazione e della sostenibilità data dalla somma degli interventi ipotizzati nella Laguna.

Altra azione è quella dello sviluppo dell'acquacoltura attraverso progetti specifici che favoriscano la ristrutturazione del comparto, l'accrescimento delle competenze professionali sulla base di progetti pilota, favorendo la ricapitalizzazione delle imprese e delle cooperative di pescatori su progetti di crescita e innovazione.

Infine, per i due esponenti di opposizione bisogna semplificare le operazioni di "sdemanializzazione" di aree idonee e riconosciute dai PRG per l'insediamento di attività produttive e di supporto all'economia della nautica locale, come l'isola Dossat a Marano Lagunare.