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III Comm:audizione sindacati su situazione gestionale sanità

21.06.2011
16:49
(ACON) Trieste, 21 giu - MPB - La situazione gestionale della sanità e dell'assistenza regionale al centro dell'audizione svolta dalla III Commissione, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC) e presente l'assessore Vladimir Kosic - con le segreterie regionali di Cgil e Uil confederali e di categoria (funzione pubblica) che hanno espresso un giudizio molto preoccupato sulle scelte operate dalla Giunta e dalla maggioranza in questi campi.

Le critiche avanzate sono state sia di metodo, relativamente alla mancanza di dialogo, sia di merito relativamente alla diminuzione delle risorse al sistema, che non tenie conto dell'inflazione, e all'esternalizzazione dei servizi che vede le strutture private usate per risolvere le liste di attesa.

La diminuzione di risorse sta determinando un aumento della carenza di personale infermieristico e di altre importanti figure professionali, un incremento dei carichi di lavoro e un abbassamento del livello di risposta ai bisogni di prevenzione, cura e assistenza a favore dei cittadini. Nel 2010 - è la denuncia dei sindacati - si è registrata una perdita di quasi 500 unità e questo trend continua nel 2011. Resta inoltre irrisolto il nodo del potenziamento dell'offerta formativa delle lauree infermieristiche delle università di Udine e Trieste. Il sistema decisionale, poi, oltre ad aver ridotto le competenze dei sindaci ha limitato quelle delle aziende sanitarie in materia di politiche del personale e gestione dell'organizzazione aziendale. Sbagliato per il sindacato anche il recente orientamento regionale di tagliare le strutture semplici e complesse riguardo alla dirigenza delle professioni sanitarie in contraddizione con il sistema legislativo regionale e nazionale. Perciò - hanno affermato - riteniamo necessario un cambiamento delle scelte operate dalla Regione per evitare lo smantellamento di un sistema sanitario e assistenziale che ha garantito elevati livelli di risposta ai bisogni dei cittadini. E, al proposito, le osservazioni dei sindacati hanno toccato anche gli aspetti relativi ai centri diurni e alle case di riposo. E la qualificazione professionale degli operatori che vi lavorano. Più della metà - hanno sottolineato - non ha la qualifica richiesta e non potrebbe operare. Nonostante ciò sono stati varati solo due corsi, mentre le strutture continuano ad assumere persone senza titolo.

Dopo le richieste di chiarimento dei consiglieri Sergio Lupieri, Franco Codega e Paolo Menis del Partito Democratico, di Piero Colussi (Citt-Libertà Civica), Roberto Antonaz (SA-PRC) e Stefano Pustetto (SA-SEL) l'intervento dell'assessore Kosic. Disponibilità al dialogo è stata data fin dall'inizio, ha risposto Kosic ricordando che questo è il primo anno in cui le linee di gestione sono discusse in III Commissione. Quanto al personale in un confronto dal 2007 al 2010, esso è aumentato. E' calato quello amministrativo ed è aumentato quello infermieristico professionale. I posti lasciati da chi è andato in quiescenza possono essere ricoperti anche modificando numericamente le qualifiche. Se mancano infermieri è anche perchè la formazione da parte degli atenei non copre il fabbisogno. Quanto alla spesa sociale in Friuli Venezia Giulia è andata aumentando, e si è passati dai 17 milioni di euro del 2007 ai 29 del 2011. Siamo la regione che ha il minor tasso di sanità privata al suo interno e anche il percorso di riqualificazione del personale sta procedendo. Per quanto riguarda la formazione degli operatori sociosanitari ogni anno si tengono 10 corsi per 25 posti. E sulla riqualificazione di coloro che già lavorano senza formazione si sta intervenendo perchè acquisiscano le competenze minime o si qualifichino come operatori sanitari.