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PD: ancora bloccato il regolamento dell'agriturismo

22.06.2011
11:59
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - A distanza di tre anni dal licenziamento della proposta. e di quasi uno del relativo regolamento, la Regione FVG ancora non riesce ad approvare la legge di disciplina dell'agriturismo che nella sostanza era già stato predisposta a suo tempo in concertazione con le associazioni di categoria.

A sottolinearlo i consiglieri regionali del PD della II Commissione consiliare, Sandro Della Mea,Daniele Gerolin, Paolo Pupulin ed Enzo Marsilio che parlano della "fumata nera nel corso dell'ultima seduta della II Commissione che, chiamata a esprimere un semplice parere sul regolamento, ha deciso, con il favore della maggioranza e i voti contrari dei consiglieri del PD, per l'ennesimo rinvio".

"Il rinvio - scrivono in una nota i consigleri PD - viene motivato con la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti in merito ad alcuni aspetti da chiarire. Non c'era stato in oltre otto mesi tutto il tempo per fare tutti i chiarimenti del caso?"

"Il ritardo nell'approvazione di una legge che va a disciplinare un settore, l'agriturismo, strategico per lo sviluppo economico di due comparti economici fondamentali come il turismo e l'agricoltura, non si può giustificare in alcun modo - ha dichiarato in Commissione il consigliere del PD Marsilio. Casomai, il rinvio attuale, dimostra ancora una volta, lo scarso sostegno che il presidente della Regione Tondo riserva all'economia regionale e, nella fattispecie, all'agricoltura. Anziché dare il via libera ad un provvedimento utile per la disciplina e sviluppo di un settore dal trend in forte crescita e favorire in tal modo gli sforzi degli imprenditori agricoli della regione impegnati nello sforzo quotidiano di far quadrare i conti, l'attuale maggioranza è costretta a ricorrere al rinvio perché incapace di affrontare le proprie divisioni interne e debolezze".

"Se trascorso quasi un anno non si riesce neanche a dare un semplice parere su un regolamento, allora - concludono gli esponenti del Partito Democratico - c'è veramente da preoccuparsi. Inutile prendersela con la burocrazia e invocare maggior semplificazione se poi viene a mancare la proposta politica e la buona amministrazione".