Citt: Colussi, nessuna novità incisiva nel ddl su Insiel
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/RC - Il disegno di legge sul
sistema informativo integrato del Friuli Venezia Giulia appena
approvato dalla I Commisisone consiliare, per Piero Colussi
(Citt) è stato preceduto da dichiarazioni esagerate in quanto a
suo dire non contiene alcuna traccia della rivoluzione promessa.
Eravamo buoni profeti, dunque - scrive il consigliere -, ad
attendere con grande scetticismo questo testo. Era evidente
infatti che, al di là di una serie di dichiarazioni di principio
condivisibili, le vere criticità del sistema informativo
regionale, criticità che si condensano nel deficitario rapporto
tra la società in house informatica Insiel SpA e il socio unico
Regione, non potevano essere risolte attraverso lo strumento
normativo. Attività di vigilanza, esercizio del controllo
analogo, possibilità di allargare la compagine societaria di
Insiel agli enti locali e agli enti del servizio sanitario
regionale: questi gli elementi contenuti nella parte di
articolato dedicata a Insiel, ma tutto ciò è già possibile o già
in atto, a partire dalla conferma della natura di SpA
dell'azienda.
Forse - è la riflessione di Colussi - l'unica novità sta nel
sostituire l'accordo quadro, che attualmente regola il rapporto
tra Regione e Insiel, con un "disciplinare di servizio" che
meglio dovrebbe armonizzarsi al sistema di controllo analogo che
la Regione esercita sull'azienda. In ogni caso, il vero problema
sono le performances di Insiel e crediamo che le colpe vadano
equamente divise tra management dell'azienda e Regione. D'altro
canto a parlare sono i fatti: il piano di investimenti proposto
dall'azienda in sede di approvazione dell'ultimo bilancio è stato
sostanzialmente bocciato dalla Regione, che non ha approvato la
richiesta di destinarvi gli utili aziendali.
Vista la limitata portata del provvedimento - ha concluso
l'esponente dei Cittadini - è incomprensibile il rifiuto posto
alla richiesta dell'opposizione di convocare delle audizioni.
Perché tanta fretta di portare in Aula il provvedimento?