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Presidenza Cons. reg.: Franz, Menosso e Salvador in Valcellina

24.06.2011
12:36
(ACON) Trieste, 24 giu - MPB - Un rinnovato impegno della Regione a valorizzare e a sostenere la qualità del territorio e un turismo sostenibile e consapevole della preziosità dell'ambiente naturale della Valcellina e delle Dolomiti friulane, entrate due anni fa a far parte del patrimonio dell'Unesco.

E' il messaggio che il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz ha voluto dare con la visita compiuta assieme ai vicepresidenti dell'Assemblea regionale Annamaria Menosso e Maurizio Salvador nei principali centri della valle e al Parco naturale proprio in occasione della Settimana delle Dolomiti Friulane Patrimonio dell'Unesco, che dal 18 al 26 giugno ha messo in calendario una serie di manifestazioni e iniziative culturali, ricreative sportive, gastronomiche che hanno lo scopo di focalizzare l'attenzione su un ambito unico del territorio della montagna.

Una visita iniziatasi al centro visite delle Riserva della Forra del Cellina, lungo la vecchia strada statale 251, dismessa nel 1992: oggi la forra nei mesi di giugno e luglio è visitabile nei fine settimana, mentre in agosto sarà aperta tutti i giorni da mattina a sera.

Accompagnata dai primi cittadini di Barcis, Tommaso Olivieri, e di Claut, Gionata Sturam, dal sindaco di Erto e presidente del Parco Dolomiti Friulane, Luciano Pezzin, con il direttore Graziano Danelin e il Commissario della Comunità Montana, Primo Perosa, la delegazione regionale ha visitato anche la mostra allestita dal Gruppo Speleologico di Pordenone all'interno della prima galleria. Successivamente si è soffermata a Barcis e quindi a Cimolais al Centro visite del Parco, sede di mostre fotografiche e attrezzato con strutture interattive per favorire l'approccio all'ambiente particolarmente interessante per la biodiversità di flora e fauna, favorita dalla posizione geografica e dal clima. Una impostazione, quella del Centro, utile soprattutto per le visite guidate destinate alle scuole che numerose lo scelgono come meta. Sono, infatti, circa 12 mila i ragazzi delle scuole che ogni anno lo visitano, usufruendo del programma "Scuola nel Parco" appositamente pensato.

Infine, tappa conclusiva a Erto, alla Diga del Vajont, con visita guidata lungo il coronamento della diga che fu costruita tra il 1957 e il 1959 e nel 1963 teatro dell'immane tragedia, il 9 ottobre, data ora scelta per l'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali provocati dall'incuria dell'uomo. Sono più di 100 mila le persone che ogni anno visitano questo luogo usufruendo di guide che su prenotazione accompagnano i gruppi, ma sono possibili anche le visite individuali e le informazioni si trovano anche sul sito www.parcodolomitifriulane.it.

Le visite sono una fonte importante di sostegno al parco, pari a circa il 19% del suo bilancio - ha fatto notare il presidente Pezzin auspicando da parte della Regione la giusta attenzione, che Franz ha confermato impegnandosi a sensibilizzare il Consiglio. E se la visita alla Diga è uno stimolo a riflettere sull'intervento dell'uomo nell'ambiente, sulle scelte anche in campo energetico, su modalità di progettazione e valutazione di vantaggi e costi, per Franz grande importanza ha la collaborazione con le scuole per far conoscere un patrimonio straordinario e far maturare una coscienza consapevole di questi valori.

Un messaggio emerso anche nell'incontro finale con lo scrittore Mauro Corona che proprio presso la diga ha salutato la delegazione sollecitando l'attenzione del mondo politico sui rischi per l'ambiente che viene dal traffico pesante che attraversa la valle friulana: una zona unica, una perla dell'Unesco, un luogo per un turismo attento e rispettoso, che merita maggiori risorse, ha insistito lo scrittore facendosi portavoce del disagio esistente per questo motivo.

(immagini tv)