Presidenza Cons. reg.: Franz, Menosso e Salvador in Valcellina
(ACON) Trieste, 24 giu - MPB - Un rinnovato impegno della
Regione a valorizzare e a sostenere la qualità del territorio e
un turismo sostenibile e consapevole della preziosità
dell'ambiente naturale della Valcellina e delle Dolomiti
friulane, entrate due anni fa a far parte del patrimonio
dell'Unesco.
E' il messaggio che il presidente del Consiglio regionale
Maurizio Franz ha voluto dare con la visita compiuta assieme ai
vicepresidenti dell'Assemblea regionale Annamaria Menosso e
Maurizio Salvador nei principali centri della valle e al Parco
naturale proprio in occasione della Settimana delle Dolomiti
Friulane Patrimonio dell'Unesco, che dal 18 al 26 giugno ha messo
in calendario una serie di manifestazioni e iniziative culturali,
ricreative sportive, gastronomiche che hanno lo scopo di
focalizzare l'attenzione su un ambito unico del territorio della
montagna.
Una visita iniziatasi al centro visite delle Riserva della Forra
del Cellina, lungo la vecchia strada statale 251, dismessa nel
1992: oggi la forra nei mesi di giugno e luglio è visitabile nei
fine settimana, mentre in agosto sarà aperta tutti i giorni da
mattina a sera.
Accompagnata dai primi cittadini di Barcis, Tommaso Olivieri, e
di Claut, Gionata Sturam, dal sindaco di Erto e presidente del
Parco Dolomiti Friulane, Luciano Pezzin, con il direttore
Graziano Danelin e il Commissario della Comunità Montana, Primo
Perosa, la delegazione regionale ha visitato anche la mostra
allestita dal Gruppo Speleologico di Pordenone all'interno della
prima galleria. Successivamente si è soffermata a Barcis e quindi
a Cimolais al Centro visite del Parco, sede di mostre
fotografiche e attrezzato con strutture interattive per favorire
l'approccio all'ambiente particolarmente interessante per la
biodiversità di flora e fauna, favorita dalla posizione
geografica e dal clima. Una impostazione, quella del Centro,
utile soprattutto per le visite guidate destinate alle scuole che
numerose lo scelgono come meta. Sono, infatti, circa 12 mila i
ragazzi delle scuole che ogni anno lo visitano, usufruendo del
programma "Scuola nel Parco" appositamente pensato.
Infine, tappa conclusiva a Erto, alla Diga del Vajont, con visita
guidata lungo il coronamento della diga che fu costruita tra il
1957 e il 1959 e nel 1963 teatro dell'immane tragedia, il 9
ottobre, data ora scelta per l'istituzione della Giornata
nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e
industriali provocati dall'incuria dell'uomo. Sono più di 100
mila le persone che ogni anno visitano questo luogo usufruendo di
guide che su prenotazione accompagnano i gruppi, ma sono
possibili anche le visite individuali e le informazioni si
trovano anche sul sito www.parcodolomitifriulane.it.
Le visite sono una fonte importante di sostegno al parco, pari a
circa il 19% del suo bilancio - ha fatto notare il presidente
Pezzin auspicando da parte della Regione la giusta attenzione,
che Franz ha confermato impegnandosi a sensibilizzare il
Consiglio. E se la visita alla Diga è uno stimolo a riflettere
sull'intervento dell'uomo nell'ambiente, sulle scelte anche in
campo energetico, su modalità di progettazione e valutazione di
vantaggi e costi, per Franz grande importanza ha la
collaborazione con le scuole per far conoscere un patrimonio
straordinario e far maturare una coscienza consapevole di questi
valori.
Un messaggio emerso anche nell'incontro finale con lo scrittore
Mauro Corona che proprio presso la diga ha salutato la
delegazione sollecitando l'attenzione del mondo politico sui
rischi per l'ambiente che viene dal traffico pesante che
attraversa la valle friulana: una zona unica, una perla
dell'Unesco, un luogo per un turismo attento e rispettoso, che
merita maggiori risorse, ha insistito lo scrittore facendosi
portavoce del disagio esistente per questo motivo.
(immagini tv)