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PD:Menis, FVG inadempiente su reinserimento detenuti pschiatrici

24.06.2011
15:06
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/MPB - Il consigliere regionale del Partito Democratico Paolo Menis fa sapere di aver presentato un'interrogazione alla Giunta perché l'assessore alla sanità Kosic intervenga per il reinserimento dei detenuti psichiatrici, richiedendo i previsti fondi ministeriali e attivando quelle progettualità necessarie a garantire l'assistenza ai malati e la sicurezza agli operatori.

L'iniziativa del consigliere prende le mosse dalle risultanze del lavoro della Commissione d'inchiesta sugli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), guidata dal senatore Ignazio Marino, che recentemente ha portato alla luce una situazione gravissima: 389 internati sono detenuti illegalmente, in aperto contrasto con il diritto universale alla cura sancito dalla nostra Costituzione. Soggetti che hanno già concluso la misura di sicurezza loro assegnata e sono stati dichiarati "non più pericolosi", eppure il giudice rinnova loro la misura perché i servizi di salute mentale non vogliono, o dicono che non possono, prendersi cura di loro, oppure, semplicemente, perché non rispondono alla lettera del magistrato. Di questi, 7 dovrebbero essere accolti dalla nostra Regione ma, a oggi, per loro non esiste alcuna prospettiva a causa dell'inerzia e dell'indifferenza dell'Amministrazione regionale.

Menis aggiunge che se in passato potevano essere accettate alcune giustificazioni di carattere economico, come la mancanza di specifiche risorse, oggi invece i fondi non possono essere il problema. Infatti, annota Menis, il Ministero della Salute, a tale scopo, ha recentemente stanziato 5 milioni di euro, eppure ben 10 regioni - tra le quali anche il FVG - non solo non hanno creato percorsi di reinserimento sul territorio, ma non hanno neanche richiesto i soldi perché ciò avvenga. In una situazione già molto grave a livello nazionale - con oltre 1.500 persone attualmente rinchiuse in 6 strutture: Castiglione delle Siviere, vicino a Mantova, Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa, Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, un record negativo frutto del progressivo impoverimento del servizio sociosanitario - è inaccettabile - denuncia Menis - sapere che anche la nostra Regione è complice di questa "morte civile" imposta a dei nostri concittadini.

Si tratta di persone che andrebbero aiutate, che hanno diritto a essere curate invece che segregate in quelli che sono dei lager dimenticati, come li ha definiti Umberto Veronesi. Luoghi di non cura, in cui vengono calpestati i più elementari diritti umani e che andrebbero immediatamente chiusi, come hanno dimostrato gli sconcertanti esiti dell'analisi condotta dalla Commissione.

Da qui la presentazione dell'interrogazione - conclude l'esponente del PD - perché mi auguro dunque che l'assessore Kosic non voglia far passare un minuto di più prima di intervenire per prendere contatto con gli uffici ministeriali, richiedere i fondi e attivare quelle progettualità necessarie a garantire assistenza ai malati e sicurezza agli operatori.