PD:Menis, FVG inadempiente su reinserimento detenuti pschiatrici
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/MPB - Il consigliere regionale del
Partito Democratico Paolo Menis fa sapere di aver presentato
un'interrogazione alla Giunta perché l'assessore alla sanità
Kosic intervenga per il reinserimento dei detenuti psichiatrici,
richiedendo i previsti fondi ministeriali e attivando quelle
progettualità necessarie a garantire l'assistenza ai malati e la
sicurezza agli operatori.
L'iniziativa del consigliere prende le mosse dalle risultanze del
lavoro della Commissione d'inchiesta sugli ospedali psichiatrici
giudiziari (OPG), guidata dal senatore Ignazio Marino, che
recentemente ha portato alla luce una situazione gravissima: 389
internati sono detenuti illegalmente, in aperto contrasto con il
diritto universale alla cura sancito dalla nostra Costituzione.
Soggetti che hanno già concluso la misura di sicurezza loro
assegnata e sono stati dichiarati "non più pericolosi", eppure il
giudice rinnova loro la misura perché i servizi di salute mentale
non vogliono, o dicono che non possono, prendersi cura di loro,
oppure, semplicemente, perché non rispondono alla lettera del
magistrato.
Di questi, 7 dovrebbero essere accolti dalla nostra Regione ma, a
oggi, per loro non esiste alcuna prospettiva a causa dell'inerzia
e dell'indifferenza dell'Amministrazione regionale.
Menis aggiunge che se in passato potevano essere accettate alcune
giustificazioni di carattere economico, come la mancanza di
specifiche risorse, oggi invece i fondi non possono essere il
problema. Infatti, annota Menis, il Ministero della Salute, a
tale scopo, ha recentemente stanziato 5 milioni di euro, eppure
ben 10 regioni - tra le quali anche il FVG - non solo non hanno
creato percorsi di reinserimento sul territorio, ma non hanno
neanche richiesto i soldi perché ciò avvenga.
In una situazione già molto grave a livello nazionale - con oltre
1.500 persone attualmente rinchiuse in 6 strutture: Castiglione
delle Siviere, vicino a Mantova, Reggio Emilia, Montelupo
Fiorentino, Aversa, Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto, in
provincia di Messina, un record negativo frutto del progressivo
impoverimento del servizio sociosanitario - è inaccettabile -
denuncia Menis - sapere che anche la nostra Regione è complice di
questa "morte civile" imposta a dei nostri concittadini.
Si tratta di persone che andrebbero aiutate, che hanno diritto a
essere curate invece che segregate in quelli che sono dei lager
dimenticati, come li ha definiti Umberto Veronesi. Luoghi di non
cura, in cui vengono calpestati i più elementari diritti umani e
che andrebbero immediatamente chiusi, come hanno dimostrato gli
sconcertanti esiti dell'analisi condotta dalla Commissione.
Da qui la presentazione dell'interrogazione - conclude
l'esponente del PD - perché mi auguro dunque che l'assessore
Kosic non voglia far passare un minuto di più prima di
intervenire per prendere contatto con gli uffici ministeriali,
richiedere i fondi e attivare quelle progettualità necessarie a
garantire assistenza ai malati e sicurezza agli operatori.