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Idv, Corazza, presentata una mozione sul nucleare

24.06.2011
15:46
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/MPB - Una mozione, sottoscritta da tutti i capigruppo del centrosinistra, primo firmatario Alessandro Corazza (Idv), è stata depositata in Consiglio regionale. Lo scopo - spiega Corazza in una nota - è far prendere atto anche al presidente della Regione Tondo della volontà dei cittadini del Friuli Venezia Giulia e rinunciare alla partecipazione al raddoppio della centrale nucleare di Krsko (Slovenia), situata a soli 130 chilometri dal confine.

"Un atto dovuto - dichiara Alessandro Corazza - soprattutto nei confronti dei cittadini che hanno dato un chiaro messaggio politico anche alla nostra amministrazione regionale: il nucleare è pericoloso e antieconomico, quindi da evitare. Investire su di esso, in un territorio che, anche se non è italiano, è ad un passo dalla nostra Regione, significherebbe ignorare la volontà della popolazione e le sua preoccupazione rispetto ai rischi derivanti da tale tecnologia".

Come sottolineato dalla mozione, infatti, in Friuli Venezia Giulia il 93,41% dei votanti si è espresso a favore dell'abrogazione della norma sul nucleare. Nella mozione si chiede inoltre alla Giunta regionale di impegnarsi assieme al Governo nazionale a chiedere la dismissione e lo smantellamento della centrale nucleare di Krsko nel più breve tempo possibile. Tra i dispositivi della mozione - incentrati sui controlli da effettuarsi circa il livello di sicurezza della centrale slovena e gli accorgimenti da prendere in tal senso, compreso lo sviluppo di un piano regionale di emergenza da attuarsi in caso di incidente nucleare alla centrale di Krsko, dando a tutti i cittadini le informazioni ed il materiale necessari per essere pronti a reagire - c'è anche la richiesta di formulare un nuovo Piano Energetico Regionale.

"I referendum - spiega Corazza - hanno segnato un punto storico di svolta per quanto riguarda la politica energetica del nostro Paese: serve quindi un nuovo piano regionale che si basi sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fino al raggiungimento del fabbisogno energetico regionale".