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PD: Pupulin, nuovo ospedale di PN, una finta soluzione

27.06.2011
11:44
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/MPB - Un comunicato del consigliere regionale del PD, Paolo Pupulin, sottolinea che "il gruppo regionale del Partito Democratico pretende che Pordenone e la sua provincia vengano trattati, rispetto al finanziamento del progetto dell'ospedale in Comina con poste puntuali nel bilancio, così come è stato fatto per gli interventi in tutti gli altri territori regionali".

"Non si può continuare - scrive Pupulin - con il "gioco delle tre carte", prendendo in giro i cittadini della provincia con ipotesi inverosimili, che nascondono la verità, che sta nel fatto che la destra regionale non è in grado di mantenere fin dalla prossima variazione di bilancio le tanto promesse risorse. Un grande guaio per il presidente Tondo che ha firmato tale impegno nell'ultima campagna elettorale, finalizzato a sostenere le sorti del candidato perdente di PDL e Lega Nord. L'immagine e l'autorevolezza istituzionale ne uscirebbero a pezzi.

"L'invenzione della predisposizione d'un emendamento alla proposta delle variazioni, che finora nulla prevede in merito al finanziamento dell'ospedale di Pordenone, praticamente non risolve nulla. Si conferma, infatti, che i trasferimenti nazionali sono pressoché impossibili da acquisire, con le difficili dinamiche del bilancio nazionale. Si chiarisce che l'unica possibilità di mettere a disposizione un po' di risorse in tempi meno lontani consisterebbe nel dirottare quelli previsti per sistemare il polo di Cattinara. Scelta non risolutiva, insufficiente comunque, ma che certamente troverà l'opposizione generale delle istituzioni del territorio triestino. Rimarrebbe l'"opzione immobiliare", cioè di recuperare le risorse necessarie, che nel frattempo sono lievitate ben oltre i duecento milioni di euro, attraverso le dismissioni ipotetiche di immobili di proprietà regionale, a partire dal sito attuale dell'ospedale di Santa Maria degli Angeli. Operazione comprensibilmente lunga e complicata, di cui si potrà parlare, in modo certo, solo dopo il trasferimento nel nuovo nosocomio in Comina. Inoltre, solo alle condizioni che la nuova amministrazione comunale si faccia carico d'una variante al piano regolatore che valorizzi le possibilità di nuovi investimenti immobiliari nell'area; in sostanza favorisca quella nuova "ondata di cemento", che nella recente campagna elettorale tutte le forze politiche, prima di tutte quelle del PDL e della Lega Nord, hanno dichiarato di voler contrastare anche a prezzo di scambi di colpi e dure polemiche. Le conseguenze immediate sono le uniche cose certe. L'avvio d'un azione di pesante ricatto nei confronti dell'amministrazione Pedrotti, che si vorrebbe costringere alla sottoscrizione di un "accordo di programma capestro", senza certezze finanziarie, senza risoluzione dei problemi di assetto viario, ma con l'obbligo dell'approvazione d'una variante che, per garantire le entrate necessarie alla Regione alla copertura degli impegni sul nuovo ospedale, apra le porte a una cementificazione pesante d'una parte delicata del territorio urbano. Inoltre, il possibile abbandono del progetto della "cittadella della salute", che verrebbe certamente a contrastare con un diverso utilizzo dell'intera area di via Montereale".

"In sostanza - sono le conclusioni di Pupulin - si mettono in moto soluzioni velleitarie e dannose, destinate ad aumentare il quadro di difficoltà e di contrasti nei rapporti politici ed istituzionali, non solo nel territorio provinciale, ma pure nella dimensione regionale. Non si salva per certo in questo modo l'onorabilità del presidente Tondo. Ed ancor meno si trovano i soldi per finanziare il nuovo ospedale, annunciato ormai da tre anni e da attendere, sulla base di queste impostazioni, per chi sa quanti altri".

"Il gruppo del PD in Regione farà per certo la sua battaglia - è la chiosa del consigliere, convinto che le amministrazioni locali dell'intera provincia debbano mobilitarsi per porre fine alla presa in giro degli interessi reali delle popolazione della destra Tagliamento".