PD: Pupulin, nuovo ospedale di PN, una finta soluzione
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/MPB - Un comunicato del
consigliere regionale del PD, Paolo Pupulin, sottolinea che "il
gruppo regionale del Partito Democratico pretende che Pordenone e
la sua provincia vengano trattati, rispetto al finanziamento del
progetto dell'ospedale in Comina con poste puntuali nel bilancio,
così come è stato fatto per gli interventi in tutti gli altri
territori regionali".
"Non si può continuare - scrive Pupulin - con il "gioco delle tre
carte", prendendo in giro i cittadini della provincia con ipotesi
inverosimili, che nascondono la verità, che sta nel fatto che la
destra regionale non è in grado di mantenere fin dalla prossima
variazione di bilancio le tanto promesse risorse. Un grande guaio
per il presidente Tondo che ha firmato tale impegno nell'ultima
campagna elettorale, finalizzato a sostenere le sorti del
candidato perdente di PDL e Lega Nord. L'immagine e
l'autorevolezza istituzionale ne uscirebbero a pezzi.
"L'invenzione della predisposizione d'un emendamento alla
proposta delle variazioni, che finora nulla prevede in merito al
finanziamento dell'ospedale di Pordenone, praticamente non
risolve nulla. Si conferma, infatti, che i trasferimenti
nazionali sono pressoché impossibili da acquisire, con le
difficili dinamiche del bilancio nazionale. Si chiarisce che
l'unica possibilità di mettere a disposizione un po' di risorse
in tempi meno lontani consisterebbe nel dirottare quelli previsti
per sistemare il polo di Cattinara. Scelta non risolutiva,
insufficiente comunque, ma che certamente troverà l'opposizione
generale delle istituzioni del territorio triestino. Rimarrebbe
l'"opzione immobiliare", cioè di recuperare le risorse
necessarie, che nel frattempo sono lievitate ben oltre i duecento
milioni di euro, attraverso le dismissioni ipotetiche di immobili
di proprietà regionale, a partire dal sito attuale dell'ospedale
di Santa Maria degli Angeli. Operazione comprensibilmente lunga e
complicata, di cui si potrà parlare, in modo certo, solo dopo il
trasferimento nel nuovo nosocomio in Comina. Inoltre, solo alle
condizioni che la nuova amministrazione comunale si faccia carico
d'una variante al piano regolatore che valorizzi le possibilità
di nuovi investimenti immobiliari nell'area; in sostanza
favorisca quella nuova "ondata di cemento", che nella recente
campagna elettorale tutte le forze politiche, prima di tutte
quelle del PDL e della Lega Nord, hanno dichiarato di voler
contrastare anche a prezzo di scambi di colpi e dure polemiche.
Le conseguenze immediate sono le uniche cose certe. L'avvio d'un
azione di pesante ricatto nei confronti dell'amministrazione
Pedrotti, che si vorrebbe costringere alla sottoscrizione di un
"accordo di programma capestro", senza certezze finanziarie,
senza risoluzione dei problemi di assetto viario, ma con
l'obbligo dell'approvazione d'una variante che, per garantire le
entrate necessarie alla Regione alla copertura degli impegni sul
nuovo ospedale, apra le porte a una cementificazione pesante
d'una parte delicata del territorio urbano. Inoltre, il possibile
abbandono del progetto della "cittadella della salute", che
verrebbe certamente a contrastare con un diverso utilizzo
dell'intera area di via Montereale".
"In sostanza - sono le conclusioni di Pupulin - si mettono in
moto soluzioni velleitarie e dannose, destinate ad aumentare il
quadro di difficoltà e di contrasti nei rapporti politici ed
istituzionali, non solo nel territorio provinciale, ma pure nella
dimensione regionale. Non si salva per certo in questo modo
l'onorabilità del presidente Tondo. Ed ancor meno si trovano i
soldi per finanziare il nuovo ospedale, annunciato ormai da tre
anni e da attendere, sulla base di queste impostazioni, per chi
sa quanti altri".
"Il gruppo del PD in Regione farà per certo la sua battaglia - è
la chiosa del consigliere, convinto che le amministrazioni locali
dell'intera provincia debbano mobilitarsi per porre fine alla
presa in giro degli interessi reali delle popolazione della
destra Tagliamento".