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Pdl: Novelli, niente IRAP per la Casa per anziani di Cividale

27.06.2011
11:56
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/MPB - "Grazie ad una norma inserita nel maxiemendamento approvato dalla Camera dei Deputati, l'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Cividale del Friuli (Casa per Anziani) sarà esonerata dal pagamento dell'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività produttive) che andava a ricadere sugli ospiti della struttura".

A dare l'annuncio e a esprimere soddisfazione per l'importante risultato raggiunto il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che si è personalmente attivato con il presidente della Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte, affinché l'ASP di Cividale venga equiparata a tutte le altre Aziende pubbliche di servizi alla persona della regione.

"La questione dell'ASP di Cividale - spiega Novelli - risale a gennaio 2007 quando, secondo i dettami della legge regionale 19/2003, la Casa per Anziani da Istituzione comunale è stata trasformata in un'Azienda pubblica di servizi alla persona(ASP) avente sempre fini socio-assistenziali e socio-sanitari. A trasformazione avvenuta si è posto il problema relativo all'applicazione dell' IRAP al nuovo soggetto giuridico ed, in particolare, l'applicazione dei regimi agevolati introdotti dalla normativa di riferimento".

"La finanziaria nazionale del 2006 ha previsto, infatti, che le nuove ASP succedute alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza (IPAB) fossero esonerate dal pagamento dell'IRAP stessa. Parimenti l'esenzione dall'IRAP è goduta anche dalle IPAB che si sono trasformate in fondazioni di diritto privato".

"Con la finanziaria 2006 - prosegue l'esponente del Pdl - la Regione ha stabilito che le Aziende pubbliche di servizi alla persona succedute alle IPAB, fossero esonerate dall'imposta IRAP. La normativa regionale che ha dovuto riprendere pedissequamente quella nazionale ha, quindi, previsto l'esenzione dall'IRAP per le sole ASP succedute alle IPAB, non prevedendo tale beneficio a favore di quelle Aziende, come nel caso di Cividale, sorte dalla trasformazione di un'Istituzione in ASP".

"E' facile comprendere come questa normativa abbia creato un'indubbia disparità di trattamento tra soggetti che sono deputati a svolgere le stesse funzioni, e in particolare una disparità tra le ex IPAB e tutti gli altri soggetti, tra cui anche la Casa per Anziani di Cividale. Il pagamento dell'imposta IRAP è andato a gravare sugli ospiti della Casa (per lo più non autosufficienti e bisognosi di cure) - rileva ancora Novelli - che si sono trovati a dover pagare una retta più alta, senza che, peraltro, ciò abbia comportato un aumento qualitativo dell'assistenza erogata".

"Al danno si è poi aggiunta anche la beffa, perché l'ASP di Cividale, che da istituzione comunale versava il tributo dell'IRAP calcolato con il criterio commerciale, con la nuova norma si è vista costretta a versare un importo determinato con un criterio istituzionale, e quindi con un'aliquota quasi raddoppiata. Parlando di numeri, nel 2007 circa 200mila Euro, e nel 2010 128mila Euro di IRAP pagati sostanzialmente dagli ospiti della struttura".

"Una situazione - continua Novelli - che andava a gravare su circa 235 famiglie e che andava necessariamente sanata. E', infatti, paradossale e incostituzionale che un soggetto passivo goda di un beneficio tributario solo per il fatto di avere una diversa storia, pur in presenza degli stessi fini, scopi ed oggetto sociale. Per questo, da qualche anno mi sono attivato con l'assessore regionale alle Finanze Sandra Savino che ha dimostrato grande sensibilità al problema, assieme al presidente della Giunta regionale Renzo Tondo, ma la normativa non consentiva un intervento da parte dell'amministrazione regionale che permettesse di eliminare i maggiori costi erariali per l'ASP di Cividale. In questi anni comunque, grazie a emendamenti da me proposti in finanziaria, la Casa per Anziani ha comunque beneficiato ogni anno di contributi pari a 50.000 Euro a compensazione parziale del costo IRAP che doveva sostenere".

"Vista l'impossibilità della Regione di intervenire direttamente - spiega Novelli - ho contattato il presidente della Commissione Finanze della Camera, Conte per verificare se fosse possibile modificare la normativa nazionale che determina questa disparità di trattamento erariale, e dopo numerosi incontri è riuscito a far inserire la questione dell'ASP di Cividale nel maxiemendamento approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Così anche la Casa per Anziani di Cividale del Friuli una volta votato il Decreto Sviluppo anche al Senato, sarà esonerata dal pagamento dell'imposta IRAP e, di conseguenza, gli ospiti potranno pagare rette meno care" - conclude il consigliere dichiarandosi molto soddisfatto per il risultato anche in considerazione della complessità del problema.