Pdl: Novelli, niente IRAP per la Casa per anziani di Cividale
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/MPB - "Grazie ad una norma
inserita nel maxiemendamento approvato dalla Camera dei Deputati,
l'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Cividale del Friuli
(Casa per Anziani) sarà esonerata dal pagamento dell'IRAP
(Imposta Regionale sulle Attività produttive) che andava a
ricadere sugli ospiti della struttura".
A dare l'annuncio e a esprimere soddisfazione per l'importante
risultato raggiunto il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli che si è personalmente attivato con il presidente della
Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte, affinché
l'ASP di Cividale venga equiparata a tutte le altre Aziende
pubbliche di servizi alla persona della regione.
"La questione dell'ASP di Cividale - spiega Novelli - risale a
gennaio 2007 quando, secondo i dettami della legge regionale
19/2003, la Casa per Anziani da Istituzione comunale è stata
trasformata in un'Azienda pubblica di servizi alla persona(ASP)
avente sempre fini socio-assistenziali e socio-sanitari. A
trasformazione avvenuta si è posto il problema relativo
all'applicazione dell' IRAP al nuovo soggetto giuridico ed, in
particolare, l'applicazione dei regimi agevolati introdotti dalla
normativa di riferimento".
"La finanziaria nazionale del 2006 ha previsto, infatti, che le
nuove ASP succedute alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e
Beneficienza (IPAB) fossero esonerate dal pagamento dell'IRAP
stessa. Parimenti l'esenzione dall'IRAP è goduta anche dalle IPAB
che si sono trasformate in fondazioni di diritto privato".
"Con la finanziaria 2006 - prosegue l'esponente del Pdl - la
Regione ha stabilito che le Aziende pubbliche di servizi alla
persona succedute alle IPAB, fossero esonerate dall'imposta IRAP.
La normativa regionale che ha dovuto riprendere pedissequamente
quella nazionale ha, quindi, previsto l'esenzione dall'IRAP per
le sole ASP succedute alle IPAB, non prevedendo tale beneficio a
favore di quelle Aziende, come nel caso di Cividale, sorte dalla
trasformazione di un'Istituzione in ASP".
"E' facile comprendere come questa normativa abbia creato
un'indubbia disparità di trattamento tra soggetti che sono
deputati a svolgere le stesse funzioni, e in particolare una
disparità tra le ex IPAB e tutti gli altri soggetti, tra cui
anche la Casa per Anziani di Cividale. Il pagamento dell'imposta
IRAP è andato a gravare sugli ospiti della Casa (per lo più non
autosufficienti e bisognosi di cure) - rileva ancora Novelli -
che si sono trovati a dover pagare una retta più alta, senza che,
peraltro, ciò abbia comportato un aumento qualitativo
dell'assistenza erogata".
"Al danno si è poi aggiunta anche la beffa, perché l'ASP di
Cividale, che da istituzione comunale versava il tributo
dell'IRAP calcolato con il criterio commerciale, con la nuova
norma si è vista costretta a versare un importo determinato con
un criterio istituzionale, e quindi con un'aliquota quasi
raddoppiata. Parlando di numeri, nel 2007 circa 200mila Euro, e
nel 2010 128mila Euro di IRAP pagati sostanzialmente dagli ospiti
della struttura".
"Una situazione - continua Novelli - che andava a gravare su
circa 235 famiglie e che andava necessariamente sanata. E',
infatti, paradossale e incostituzionale che un soggetto passivo
goda di un beneficio tributario solo per il fatto di avere una
diversa storia, pur in presenza degli stessi fini, scopi ed
oggetto sociale. Per questo, da qualche anno mi sono attivato con
l'assessore regionale alle Finanze Sandra Savino che ha
dimostrato grande sensibilità al problema, assieme al presidente
della Giunta regionale Renzo Tondo, ma la normativa non
consentiva un intervento da parte dell'amministrazione regionale
che permettesse di eliminare i maggiori costi erariali per l'ASP
di Cividale. In questi anni comunque, grazie a emendamenti da me
proposti in finanziaria, la Casa per Anziani ha comunque
beneficiato ogni anno di contributi pari a 50.000 Euro a
compensazione parziale del costo IRAP che doveva sostenere".
"Vista l'impossibilità della Regione di intervenire direttamente
- spiega Novelli - ho contattato il presidente della Commissione
Finanze della Camera, Conte per verificare se fosse possibile
modificare la normativa nazionale che determina questa disparità
di trattamento erariale, e dopo numerosi incontri è riuscito a
far inserire la questione dell'ASP di Cividale nel
maxiemendamento approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Così
anche la Casa per Anziani di Cividale del Friuli una volta votato
il Decreto Sviluppo anche al Senato, sarà esonerata dal pagamento
dell'imposta IRAP e, di conseguenza, gli ospiti potranno pagare
rette meno care" - conclude il consigliere dichiarandosi molto
soddisfatto per il risultato anche in considerazione della
complessità del problema.