CR: pdl cure palliative, relatore minoranza Lupieri (5)
(ACON) Trieste, 28 giu - MPB - Testo unico ma non unanimemente
appoggiato, è il rammarico del relatore di minoranza Sergio
Lupieri (PD), per il quale l'argomento è di quelli che non
dovrebbero lasciare spazi a posizioni di bandiera, mentre
purtroppo in Commissione non sono state raggiunte posizioni
unanimi.
La legge nazionale (la 38/2010) e il successivo accordo
Stato-Regioni non chiedevano a queste ultime particolari
adempimenti legislativi, in pratica riassumibili in tre punti: di
attivarsi per promuovere e diffondere la cultura delle terapie
del dolore e delle cure palliative, qui recepito dall'articolo 4;
di prevedere un coordinamento a livello regionale, recepito con
l'articolo 5 che lo istituisce, anche se - avverte Lupieri -
rimangono delle perplessità sulla sua reale utilità, specie se si
fa riferimento alla prossima approvazione del Piano regionale
oncologico che prevede anch'esso un coordinamento riferito a
queste patologie: per evitare doppioni si sarebbe potuto
prevedere un coordinamento unico con una diramazione specifica
alla palliazione; infine, di prevedere un coordinamento
aziendale: punto questo, sottolinea Lupieri, che non è stato
compiutamente recepito anche se costituisce l'adempimento più
importante, l'elemento distintivo che riguarda l'operatività
immediata all'interno dell'azienda ospedaliera o sanitaria.
La proposta del PD, non accolta dalla maggioranza che ha
preferito un'impostazione ondivaga - precisa Lupieri - era di
istituire con l'Atto Aziendale una funzione di coordinamento a
livello aziendale o a livello di Area Vasta, per rispettare
l'ordinamento del sistema sanitario regionale che lascia le
aziende libere di organizzarsi, vincolandole però agli obiettivi
regionali.
Critico il relatore anche sull'articolo 7, riguardante le cure
palliative pediatriche, giudicato scarno e privo di visione
strategica. Le Regioni, infatti - avverte Lupieri - sono chiamate
a istituire almeno delle funzioni aziendali di riferimento se non
dei veri e propri centri. In Friuli Venezia Giulia esiste un
IRCCS pediatrico che pare la sede naturale per il coordinamento -
sottolinea in conclusione il relatore auspicando che in Aula
siano accolte quelle proposte che consentirebbero di approvare il
testo all'unanimità, come l'argomento meriterebbe.
(segue)