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CR: pdl cure palliative, relatore minoranza Lupieri (5)

28.06.2011
12:19
(ACON) Trieste, 28 giu - MPB - Testo unico ma non unanimemente appoggiato, è il rammarico del relatore di minoranza Sergio Lupieri (PD), per il quale l'argomento è di quelli che non dovrebbero lasciare spazi a posizioni di bandiera, mentre purtroppo in Commissione non sono state raggiunte posizioni unanimi.

La legge nazionale (la 38/2010) e il successivo accordo Stato-Regioni non chiedevano a queste ultime particolari adempimenti legislativi, in pratica riassumibili in tre punti: di attivarsi per promuovere e diffondere la cultura delle terapie del dolore e delle cure palliative, qui recepito dall'articolo 4; di prevedere un coordinamento a livello regionale, recepito con l'articolo 5 che lo istituisce, anche se - avverte Lupieri - rimangono delle perplessità sulla sua reale utilità, specie se si fa riferimento alla prossima approvazione del Piano regionale oncologico che prevede anch'esso un coordinamento riferito a queste patologie: per evitare doppioni si sarebbe potuto prevedere un coordinamento unico con una diramazione specifica alla palliazione; infine, di prevedere un coordinamento aziendale: punto questo, sottolinea Lupieri, che non è stato compiutamente recepito anche se costituisce l'adempimento più importante, l'elemento distintivo che riguarda l'operatività immediata all'interno dell'azienda ospedaliera o sanitaria.

La proposta del PD, non accolta dalla maggioranza che ha preferito un'impostazione ondivaga - precisa Lupieri - era di istituire con l'Atto Aziendale una funzione di coordinamento a livello aziendale o a livello di Area Vasta, per rispettare l'ordinamento del sistema sanitario regionale che lascia le aziende libere di organizzarsi, vincolandole però agli obiettivi regionali.

Critico il relatore anche sull'articolo 7, riguardante le cure palliative pediatriche, giudicato scarno e privo di visione strategica. Le Regioni, infatti - avverte Lupieri - sono chiamate a istituire almeno delle funzioni aziendali di riferimento se non dei veri e propri centri. In Friuli Venezia Giulia esiste un IRCCS pediatrico che pare la sede naturale per il coordinamento - sottolinea in conclusione il relatore auspicando che in Aula siano accolte quelle proposte che consentirebbero di approvare il testo all'unanimità, come l'argomento meriterebbe.

(segue)