PD: Brandolin, si attivi un tavolo tecnico sull'elettrodotto
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/MPB - Un tavolo tecnico che
coinvolga la IV Commissione del Consiglio regionale e che
coinvolga i rappresentanti dei Comuni interessati
dall'attraversamento dell'elettrodotto e i rappresentanti di
Terna S.p.A., allo scopo di valutare compiutamente il progetto
per la costruzione e l'esercizio dell'elettrodotto Redipuglia -
Udine Ovest di Terna S.p.A. ed una sua eventuale revisione:
questa la richiesta inoltrata alla Giunta regionale dall'ordine
del giorno del Partito Democratico che vede primo firmatario il
consigliere Giorgio Brandolin. Un tavolo che dovrà essere
convocato d'urgenza, prima della chiusura del procedimento
autorizzativo avviato presso il ministero dell'Ambiente,
avvalendosi di soggetti tecnici terzi con le necessarie
competenze in materia di progettazione di reti di trasmissione
dell'energia elettrica.
La necessità di prevedere la costruzione dell'elettrodotto, in
risposta al fabbisogno di energia del Friuli Venezia Giulia e
alla criticità della rete elettrica del Nord 2 Est non può
infatti prescindere - scrive Brandolin in una nota - dalla
salvaguardia ambientale del territorio nel quale l'opera verrà
realizzata con particolare attenzione al possibile impatto sulle
comunità residenti.
Ricordo - aggiunge il consigliere - che la Società Terna S.p.A.,
con prevalente capitale pubblico, predisponeva in data 30 luglio
2007 un Protocollo d'Intesa finalizzato alla costruzione di un
nuovo elettrodotto aereo a 380 Kv in doppia terna in uscita dalla
stazione di Redipuglia verso il nodo della rete a Udine Ovest: il
progetto però non veniva sottoscritto da alcuni comuni
interessati dall'attraversamento e dalla stessa Regione.
Terna S.p.A. ha presentato il 14 novembre 2008 al ministero
dell'Ambiente istanza di autorizzazione, ai sensi dell'art. 1,
comma 26, della legge 239 del 2004 n. 239, alla costruzione e
all'esercizio di tale elettrodotto e delle opere connesse.
Nell'ambito di questo procedimento, la legge 239/2004 attribuisce
una particolare competenza alla Regione che è chiamata a
formulare l'intesa sull'opera in autorizzazione. In particolare
la Giunta, sulla base delle conclusioni della Conferenza dei
servizi ministeriale dovrà predisporre l'atto d'intesa a seguito
di una valutazione dell'interesse regionale complessivo a
prescindere dal contenuto dei singoli pareri tecnici.
Con la deliberazione n. 1095 del 4 giugno 2010 la Giunta
regionale, nell'ambito della suddetta procedura di VIA statale,
non esprimeva parere di compatibilità ambientale sul progetto,
"non risultando essere stata sviluppata anche l'alternativa della
linea elettrica in cavo interrato in tutto o in parte" e
"mancando l'indicazione temporale certa della realizzazione di
tutte le demolizioni previste". Nel frattempo, la IV Commissione
ha sentito in audizione Terna S.p.A. ma deve completare l'iter
delle audizioni convocando anche il Comitato per la Vita del
Friuli Rurale che ha chiesto di essere sentito.
Quindi c'è ancora tempo per intervenire, ma per farlo bisogna
muoversi in fretta: ecco perchè - conclude Brandolin - chiedo
l'immediata attivazione di un tavolo in cui discutere e trovare
una soluzione.