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PD: Brandolin, si attivi un tavolo tecnico sull'elettrodotto

28.06.2011
16:08
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/MPB - Un tavolo tecnico che coinvolga la IV Commissione del Consiglio regionale e che coinvolga i rappresentanti dei Comuni interessati dall'attraversamento dell'elettrodotto e i rappresentanti di Terna S.p.A., allo scopo di valutare compiutamente il progetto per la costruzione e l'esercizio dell'elettrodotto Redipuglia - Udine Ovest di Terna S.p.A. ed una sua eventuale revisione: questa la richiesta inoltrata alla Giunta regionale dall'ordine del giorno del Partito Democratico che vede primo firmatario il consigliere Giorgio Brandolin. Un tavolo che dovrà essere convocato d'urgenza, prima della chiusura del procedimento autorizzativo avviato presso il ministero dell'Ambiente, avvalendosi di soggetti tecnici terzi con le necessarie competenze in materia di progettazione di reti di trasmissione dell'energia elettrica.

La necessità di prevedere la costruzione dell'elettrodotto, in risposta al fabbisogno di energia del Friuli Venezia Giulia e alla criticità della rete elettrica del Nord 2 Est non può infatti prescindere - scrive Brandolin in una nota - dalla salvaguardia ambientale del territorio nel quale l'opera verrà realizzata con particolare attenzione al possibile impatto sulle comunità residenti.

Ricordo - aggiunge il consigliere - che la Società Terna S.p.A., con prevalente capitale pubblico, predisponeva in data 30 luglio 2007 un Protocollo d'Intesa finalizzato alla costruzione di un nuovo elettrodotto aereo a 380 Kv in doppia terna in uscita dalla stazione di Redipuglia verso il nodo della rete a Udine Ovest: il progetto però non veniva sottoscritto da alcuni comuni interessati dall'attraversamento e dalla stessa Regione.

Terna S.p.A. ha presentato il 14 novembre 2008 al ministero dell'Ambiente istanza di autorizzazione, ai sensi dell'art. 1, comma 26, della legge 239 del 2004 n. 239, alla costruzione e all'esercizio di tale elettrodotto e delle opere connesse.

Nell'ambito di questo procedimento, la legge 239/2004 attribuisce una particolare competenza alla Regione che è chiamata a formulare l'intesa sull'opera in autorizzazione. In particolare la Giunta, sulla base delle conclusioni della Conferenza dei servizi ministeriale dovrà predisporre l'atto d'intesa a seguito di una valutazione dell'interesse regionale complessivo a prescindere dal contenuto dei singoli pareri tecnici.

Con la deliberazione n. 1095 del 4 giugno 2010 la Giunta regionale, nell'ambito della suddetta procedura di VIA statale, non esprimeva parere di compatibilità ambientale sul progetto, "non risultando essere stata sviluppata anche l'alternativa della linea elettrica in cavo interrato in tutto o in parte" e "mancando l'indicazione temporale certa della realizzazione di tutte le demolizioni previste". Nel frattempo, la IV Commissione ha sentito in audizione Terna S.p.A. ma deve completare l'iter delle audizioni convocando anche il Comitato per la Vita del Friuli Rurale che ha chiesto di essere sentito.

Quindi c'è ancora tempo per intervenire, ma per farlo bisogna muoversi in fretta: ecco perchè - conclude Brandolin - chiedo l'immediata attivazione di un tavolo in cui discutere e trovare una soluzione.