PD: Moretton, fine commissariamento Comunità montane
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RC - Ritorna sulla questione delle
Comunità montane, il capogruppo del PD in Consiglio regionale,
Gianfranco Moretton, e lo fa ricordando che sono passati due anni
dal loro commissariamento voluto dal presidente della Regione,
Renzo Tondo, con la motivazione di fare massimo entro un anno la
riforma degli enti montani.
Però - fa presente Moretton - nulla è stato fatto. Anche i
sindaci della montagna si sono stancati di aspettare inutilmente
la legge promessa dal centro-destra, che rilanci lo sviluppo del
territorio per rispondere alle attese dei cittadini che vivono in
quelle zone, esposte più di altre a fragilità economiche, sociali
e culturali. Sono stufi di questa situazione intrisa di
incertezze anche gli stessi commissari delle Comunità montane, al
punto che qualcuno di loro ha deciso di dimettersi.
Causa di tutto ciò, per Moretton sono le beghe interne alla
maggioranza e lo scontro con la Lega Nord, che vuole trasferire
le competenze delle Comunità montane alle Provincie. Intanto gli
amministratori locali sono soffocati da una gestione
commissariale che definisce regole e scelte politiche,
sostituendosi a tutti gli effetti alla potestà data ai sindaci
dagli elettori.
Il gruppo regionale del PD già nel febbraio del 2010 ha
presentato una proposta di legge, che il centro-destra ha
bloccato - dice il rappresentante dell'opposizione - mostrando
quanto poco abbia a cuore il destino della montagna. Nemmeno gli
impegni presi con i sindaci nel dicembre dell'anno scorso sono
stati attuati e l'assessore Garlatti propone soluzioni sempre
diverse e confuse, che dimostrano l'arrogante impotenza della
Giunta Tondo.
Il mio gruppo - è la promessa del presidente Moretton - si
adopererà affinché già dalle prossime variazioni di bilancio si
voti la fine del commissariamento delle Comunità montane,
restituendo così alle amministrazioni locali il governo del
territorio.