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PD: Moretton, fine commissariamento Comunità montane

28.06.2011
16:50
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RC - Ritorna sulla questione delle Comunità montane, il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, e lo fa ricordando che sono passati due anni dal loro commissariamento voluto dal presidente della Regione, Renzo Tondo, con la motivazione di fare massimo entro un anno la riforma degli enti montani.

Però - fa presente Moretton - nulla è stato fatto. Anche i sindaci della montagna si sono stancati di aspettare inutilmente la legge promessa dal centro-destra, che rilanci lo sviluppo del territorio per rispondere alle attese dei cittadini che vivono in quelle zone, esposte più di altre a fragilità economiche, sociali e culturali. Sono stufi di questa situazione intrisa di incertezze anche gli stessi commissari delle Comunità montane, al punto che qualcuno di loro ha deciso di dimettersi.

Causa di tutto ciò, per Moretton sono le beghe interne alla maggioranza e lo scontro con la Lega Nord, che vuole trasferire le competenze delle Comunità montane alle Provincie. Intanto gli amministratori locali sono soffocati da una gestione commissariale che definisce regole e scelte politiche, sostituendosi a tutti gli effetti alla potestà data ai sindaci dagli elettori.

Il gruppo regionale del PD già nel febbraio del 2010 ha presentato una proposta di legge, che il centro-destra ha bloccato - dice il rappresentante dell'opposizione - mostrando quanto poco abbia a cuore il destino della montagna. Nemmeno gli impegni presi con i sindaci nel dicembre dell'anno scorso sono stati attuati e l'assessore Garlatti propone soluzioni sempre diverse e confuse, che dimostrano l'arrogante impotenza della Giunta Tondo.

Il mio gruppo - è la promessa del presidente Moretton - si adopererà affinché già dalle prossime variazioni di bilancio si voti la fine del commissariamento delle Comunità montane, restituendo così alle amministrazioni locali il governo del territorio.