VI Comm: petizione scuola Medea in Aula giovedì prossimo
(ACON) Trieste, 28 giu - RC - Sostegno della Giunta regionale,
approvazione all'unanimità da parte della VI Commissione
consiliare, relazione urgente del relatore unico di maggioranza
ovvero del presidente della Commissione stessa Piero Camber
(Pdl), richiesta alla Conferenza dei Capigruppo - poi accordata -
di inserimento nell'ordine del giorno d'Aula della sessione di
dopodomani, giovedì 30 giugno.
E' quanto è stato deciso trasversalmente dalla VI Commissione del
Consiglio regionale in merito alla petizione presentata dal
sindaco di Medea (GO), Alberto Bergamin, a nome di oltre mille
cittadini. La richiesta: la difesa della scuola primaria a Medea,
dopo che l'Istituto comprensivo di Romans d'Isonzo ha comunicato
di non poter accogliere le domande di iscrizione alla prima
classe in quanto presentate da soli 11 alunni mentre il numero
minimo, previsto dalla cosiddetta riforma Germini, è di 15.
Nel documento, i firmatari parlano di federalismo scolastico sul
modello di quello sperimentato in Trentino da quasi 20 anni; di
contrasto alla dispersione scolastica e rivendicazione di una
maggiore autonomia per una Regione fortemente caratterizzata da
Comuni piccoli; di decreto del presidente della Repubblica n. 81
del 2009 (norme per la riorganizzazione della rete scolastica)
che permette di costituire classi con un numero di alunni
inferiore al numero minimo quando, tra l'altro, si tratta di zone
abitate da minoranze linguistiche, come sarebbe per il Comune di
Medea e la minoranza friulana; di garantire il rispetto dei
diritti di tale minoranza, come sancito dalla legge nazionale n.
482 del 1999.
Non intervenire - ha spiegato il sindaco Bergamin - significa
decretare la sparizione della scuola primaria a Medea.
Se oggi c'è una seconda classe - ha ricordato l'assessore Roberto
Molinaro - è perché la Regione è già intervenuta a suo tempo,
quando era una prima. Si garantirà lo stesso sostegno per i nuovi
alunni. La questione non riguarda solo Medea, ma l'intero
territorio. Faccio, però, presente che la Regione ha messo a
disposizione di Romans d'Isonzo i fondi per la scuola, ma non è
suo compito entrare nel merito delle priorità stabilite
dall'Istituto comprensivo.
Portiamo questa petizione subito in Aula - ha chiesto Paolo Menis
(PD) - poi facciamo una battaglia comune, bipartisan, verso il
Governo affinchè ci venga riconosciuta la legge 482, oggi
applicata in Friuli Venezia Giulia solo in parte.
(immagni tv)