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VI Comm: petizione scuola Medea in Aula giovedì prossimo

28.06.2011
18:15
(ACON) Trieste, 28 giu - RC - Sostegno della Giunta regionale, approvazione all'unanimità da parte della VI Commissione consiliare, relazione urgente del relatore unico di maggioranza ovvero del presidente della Commissione stessa Piero Camber (Pdl), richiesta alla Conferenza dei Capigruppo - poi accordata - di inserimento nell'ordine del giorno d'Aula della sessione di dopodomani, giovedì 30 giugno.

E' quanto è stato deciso trasversalmente dalla VI Commissione del Consiglio regionale in merito alla petizione presentata dal sindaco di Medea (GO), Alberto Bergamin, a nome di oltre mille cittadini. La richiesta: la difesa della scuola primaria a Medea, dopo che l'Istituto comprensivo di Romans d'Isonzo ha comunicato di non poter accogliere le domande di iscrizione alla prima classe in quanto presentate da soli 11 alunni mentre il numero minimo, previsto dalla cosiddetta riforma Germini, è di 15.

Nel documento, i firmatari parlano di federalismo scolastico sul modello di quello sperimentato in Trentino da quasi 20 anni; di contrasto alla dispersione scolastica e rivendicazione di una maggiore autonomia per una Regione fortemente caratterizzata da Comuni piccoli; di decreto del presidente della Repubblica n. 81 del 2009 (norme per la riorganizzazione della rete scolastica) che permette di costituire classi con un numero di alunni inferiore al numero minimo quando, tra l'altro, si tratta di zone abitate da minoranze linguistiche, come sarebbe per il Comune di Medea e la minoranza friulana; di garantire il rispetto dei diritti di tale minoranza, come sancito dalla legge nazionale n. 482 del 1999.

Non intervenire - ha spiegato il sindaco Bergamin - significa decretare la sparizione della scuola primaria a Medea.

Se oggi c'è una seconda classe - ha ricordato l'assessore Roberto Molinaro - è perché la Regione è già intervenuta a suo tempo, quando era una prima. Si garantirà lo stesso sostegno per i nuovi alunni. La questione non riguarda solo Medea, ma l'intero territorio. Faccio, però, presente che la Regione ha messo a disposizione di Romans d'Isonzo i fondi per la scuola, ma non è suo compito entrare nel merito delle priorità stabilite dall'Istituto comprensivo.

Portiamo questa petizione subito in Aula - ha chiesto Paolo Menis (PD) - poi facciamo una battaglia comune, bipartisan, verso il Governo affinchè ci venga riconosciuta la legge 482, oggi applicata in Friuli Venezia Giulia solo in parte.

(immagni tv)