CR: pdl Insiel, relatore di minoranza Kocijancic (SA-PRC) (6)
(ACON) Trieste, 29 giu - RC - Pur condividendo in linea di
principio generale e ritenendo corrette le finalità del presente
disegno di legge - ha ribadito il terzo relatore di minoranza,
Igor Kocijancic (SA-PRC) -, non posso esimermi dal criticare il
metodo che ci ha portato all'Aula, ovvero senza l'opportunità di
un ulteriore approfondimento del testo e di un confronto con i
soggetti destinatari dello stesso e con i cosiddetti portatori
d'interesse. Continuiamo a non comprendere il carattere
d'urgenza, senza aver potuto ricevere adeguata risposta ad alcuni
interrogativi di base.
Si fa forte l'idea che Insiel debba essere più una "Software
House", una sorta di supermercato di prodotti informatici per
pubbliche amministrazioni e non - come invece per Kocijancic
dovrebbe essere - un'azienda che si occupa della progettazione e
della diffusione di processi informatici.
Queste le questioni per lui aperte: l'ampio elenco di competenze
non definisce con precisione le attività che la Regione dovrebbe
svolgere e nemmeno gli strumenti dei quali intende avvalersi;
manca un disegno organico di sviluppo dei servizi ICT e
soprattutto un riferimento a Insiel nella definizione del
programma triennale; non c'è un riferimento preciso alla
valorizzazione delle competenze e delle professionalità presenti
in Insiel e c'è, invece, un'esplicita volontà di
razionalizzazione degli oneri nel settore ICT che pare una
dichiarazione programmatica di progressivo disimpegno.
Appare, inoltre, indeterminato il riferimento alla cabina di
regia e al ruolo che si intende attribuire agli esperti, né si
dice di quali esperti si tratti. Sul ruolo di Insiel, sulla sua
partecipazione azionaria e allargamento della compagine
societaria, Kocijancic si aspettava che il DDL anticipasse
qualche indicazione operativa, così come prevedesse quale dovrà
essere il ruolo dell'azienda.
(segue)