PD: Lupieri, Insiel, Regione latitante
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - Non so se una legge potrà
fare quanto finora la Giunta Tondo non ha fatto. Certo che una
legge è meglio di niente e quindi mi auguro che la situazione
attuale migliori. Ma è la mancanza di linee di indirizzo chiare e
precise da parte della giunta Tondo che impedisce ad Insiel e al
suo management di potersi esprimere compiutamente.
Lo afferma il consigliere del PD Sergio Lupieri per il quale
manca una forte azione politica e si è in presenza di una melina
da parte della Giunta Tondo che potrebbe divenire fatale alla
scadenza contrattuale del 2013.
La Regione - insiste Lupieri - non presenta nessuna progettualità
e da parte delle Direzioni coinvolte arrivano solo richieste
emergenziali. Gli interlocutori di Insiel sono gli assessori
Riccardi (Mercurio), Garlatti (sistemi informativi), Savino
(partecipazioni azionarie bilancio), Kosic (sanità che fornisce
il 40% del fatturato) e sono francamente troppi per un dialogo
costruttivo che comunque manca nell'assenza di risposte alle
richieste di chiarimenti panificatori.
È quindi indispensabile una chiara progettualità regionale che
consenta a Insiel di pianificare, un allargamento della base
societaria che includa gli enti - aziende del Servizio Sanitario
Regionale, ed un finanziamento di 12 milioni di euro per chiudere
il cerchio e creare così quella rete che consenta alla fine di
realizzare la banda larga.
La mancanza di un piano industriale impedisce a Insiel ogni
prospettiva di sviluppo e ostacola quella capacità innovativa che
alla fine può determinare un deficit di qualità. Ma non ci può
essere piano industriale senza precise linee di indirizzo da
parte della Giunta Tondo che quindi è l'unica responsabile di
questa situazione.
Anche ogni valutazione sul management non può essere che limitata
in mancanza di chiare direttive regionali, più volte sollecitate
e richieste ma mai esaudite - conclude Lupieri.