PD: Moretton, fallimento ospedali riuniti del Pordenonese
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/RC - Bilancio assolutamente
negativo di Gianfranco Moretton dopo sei medi di sperimentazione
degli ospedali riuniti in provincia di Pordenone.
Le attività degli ospedali di Pordenone, San Vito e Spilimbergo -
scrive il consigliere del PD - si stanno riducendo e in alcuni
casi stanno subendo tagli consistenti. Si e' ridotta e sara'
ancor peggio, dopo l'estate, l'attività chirurgica che doveva
essere uno degli strumenti in concorrenza con gli ospedali di
Udine e far da argine alla fuga dalla regione. In conseguenza a
ciò, invece, si stanno allungando in maniera consistente le liste
di attesa delle protesi ortopediche, con il conseguente
spostamento dei cittadini fuori territorio piuttosto che proprio
verso Udine e San Daniele.
Grazie anche al meccanismo di finanziamento adottato
dall'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, la nostra provincia -
ribadisce Moretton - e' destinata a impoverirsi di ulteriori
risorse. Ci sono servizi vicini al collasso, quali il pronto
soccorso di Spilimbergo e la chirurgia e la radiologia di San
Vito, che si troveranno a ridurre in maniera consistente le loro
attività causa la perdita di personale che si trasferisce altrove
soprattutto per l'incertezza sul futuro dei reparti e dei servizi
medici.
Nonostante le promesse di alcuni mesi fa da parte di Kosic in
risposta a un'interrogazione presentata dal PD, persistono i
ritardi nella consegna dei referti a cittadini e case di riposo,
e nulla si e' fatto per attivare il nuovo sistema informativo
responsabile di tutto ciò, ovvero un software acquistato
all'esterno e in dotazione solo all'ospedale di Pordenone.
Sarebbe stato sufficiente rimanere nella gestione della società
informatica Insiel per il buon funzionamento del servizio -
afferma il consigliere -, che tra l'altro fornisce egregiamente
tutto il resto dell'organizzazione sanitaria regionale. E giova
ricordare, che il service della risonanza magnetica nucleare e'
stato disattivato con il rischio reale di fuga di pazienti che
già si rivolgono alla struttura privata accreditata di San Biagio
di Fossalta di Portogruaro. E' evidente che senza questo
importante strumento diagnostico, l'ospedale si dequalifica in
maniera irreversibile.
Infine, nessuno degli investimenti edilizi programmati per San
Vito e Spilimbergo ha trovato attuazione. Ciò che avevamo
pronosticato quando Tondo, con il centro-destra, decise di dar
vita all'operazione "ospedali riuniti" - conclude Moretton - si
sta puntualmente dimostrano essere un progetto devastante per
l'assistenza sanitaria dei cittadini del Pordenonese.