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PD: Moretton, fallimento ospedali riuniti del Pordenonese

05.07.2011
17:54
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/RC - Bilancio assolutamente negativo di Gianfranco Moretton dopo sei medi di sperimentazione degli ospedali riuniti in provincia di Pordenone.

Le attività degli ospedali di Pordenone, San Vito e Spilimbergo - scrive il consigliere del PD - si stanno riducendo e in alcuni casi stanno subendo tagli consistenti. Si e' ridotta e sara' ancor peggio, dopo l'estate, l'attività chirurgica che doveva essere uno degli strumenti in concorrenza con gli ospedali di Udine e far da argine alla fuga dalla regione. In conseguenza a ciò, invece, si stanno allungando in maniera consistente le liste di attesa delle protesi ortopediche, con il conseguente spostamento dei cittadini fuori territorio piuttosto che proprio verso Udine e San Daniele.

Grazie anche al meccanismo di finanziamento adottato dall'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, la nostra provincia - ribadisce Moretton - e' destinata a impoverirsi di ulteriori risorse. Ci sono servizi vicini al collasso, quali il pronto soccorso di Spilimbergo e la chirurgia e la radiologia di San Vito, che si troveranno a ridurre in maniera consistente le loro attività causa la perdita di personale che si trasferisce altrove soprattutto per l'incertezza sul futuro dei reparti e dei servizi medici.

Nonostante le promesse di alcuni mesi fa da parte di Kosic in risposta a un'interrogazione presentata dal PD, persistono i ritardi nella consegna dei referti a cittadini e case di riposo, e nulla si e' fatto per attivare il nuovo sistema informativo responsabile di tutto ciò, ovvero un software acquistato all'esterno e in dotazione solo all'ospedale di Pordenone.

Sarebbe stato sufficiente rimanere nella gestione della società informatica Insiel per il buon funzionamento del servizio - afferma il consigliere -, che tra l'altro fornisce egregiamente tutto il resto dell'organizzazione sanitaria regionale. E giova ricordare, che il service della risonanza magnetica nucleare e' stato disattivato con il rischio reale di fuga di pazienti che già si rivolgono alla struttura privata accreditata di San Biagio di Fossalta di Portogruaro. E' evidente che senza questo importante strumento diagnostico, l'ospedale si dequalifica in maniera irreversibile.

Infine, nessuno degli investimenti edilizi programmati per San Vito e Spilimbergo ha trovato attuazione. Ciò che avevamo pronosticato quando Tondo, con il centro-destra, decise di dar vita all'operazione "ospedali riuniti" - conclude Moretton - si sta puntualmente dimostrano essere un progetto devastante per l'assistenza sanitaria dei cittadini del Pordenonese.