IdV:Agnola, tagli, errore fare asse con le altre regioni speciali
(ACON) Trieste, 6 lug - COM/MPB - "Tagli per 2 miliardi al
Friuli Venezia Giulia: un errore fare asse con le regioni a
statuto speciale, mentre occorre chiedere invece un immediato
riequilibrio".
E' il pensiero del consigliere regionale Enio Agnola (Idv) autore
della mozione, poi approvata dal Consiglio, che a suo tempo già
considerava insostenibile l'obbligo di riduzione di spesa di 77
milioni nel 2011 e 154 nel 2012.
"Ora il ministro dell'Economia Tremonti imporrebbe al Friuli
Venezia Giulia una riduzione delle spese di due miliardi in tre
anni - sottolinea in una nota Agnola che esprime forte
preoccupazione anche per la strategia regionale in fase di
trattativa: è un errore fare gruppo con le altre regioni a
statuto speciale, perché la nostra Regione è in una condizione
profondamente diversa dalle altre, con pochi privilegi e molti
oneri - ribadisce il consigliere - e, anzi, la nostra azione
dovrebbe essere tesa a chiedere un riequilibrio rispetto alle
altre regioni a statuto speciale. Bisogna obbligare il governo a
entrare nel merito delle diverse condizioni di compartecipazione
ai tributi delle cinque speciali - insiste - tenendo conto delle
competenze trasferite e su questo costruire il concorso al
risanamento della finanza pubblica con lo stesso peso.
"A questo punto - aggiunge Agnola - potremmo avere anche delle
sorprese positive. La dimostrazione sta nel fatto che le altre
regioni a Statuto speciale (Trentino Alto Adige, Val d'Aosta,
Sardegna e Sicilia) non solo hanno fatto severe politiche di
bilancio come la nostra, ma hanno mantenuto livelli di spesa
corrente molto disinvolti ed in alcuni casi, vedi Trentino Alto
Adige, hanno programmato politiche di fiscalità di vantaggio di
cui la nostra Regione avrebbe grande necessità ma che di questo
passo non potrà mai permettersi".
Guardando alle posizioni della maggioranza, Agnola si augura "uno
sforzo negoziale non rivolto all'indietro con la rinuncia a
mettere in discussione la "regionalizzazione" della Sanità, ma
piuttosto a chiedere una compartecipazione erariale adeguata alle
prospettive del sistema economico e sociale della nostra regione.
"Se non si riesce a far comprendere questo al governo nazionale -
conclude Agnola - la nostra Regione non sarà mai in grado di
avviare quei percorsi virtuosi indispensabili per completare il
processo di autonomia istituzionale e di ammodernamento
dell'intero sistema regionale.
"L'Italia dei Valori in Consiglio Regionale, così come in
passato, è pronta a dare il proprio contributo propositivo, anche
nell'ambito di un dibattito in Aula, quanto mai opportuno, anche
per rafforzare la posizione del governo regionale negli insidiosi
e spesso 'falsamente amici' tavoli romani", è la chiosa del
consigliere.