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IdV:Agnola, tagli, errore fare asse con le altre regioni speciali

06.07.2011
16:35
(ACON) Trieste, 6 lug - COM/MPB - "Tagli per 2 miliardi al Friuli Venezia Giulia: un errore fare asse con le regioni a statuto speciale, mentre occorre chiedere invece un immediato riequilibrio".

E' il pensiero del consigliere regionale Enio Agnola (Idv) autore della mozione, poi approvata dal Consiglio, che a suo tempo già considerava insostenibile l'obbligo di riduzione di spesa di 77 milioni nel 2011 e 154 nel 2012.

"Ora il ministro dell'Economia Tremonti imporrebbe al Friuli Venezia Giulia una riduzione delle spese di due miliardi in tre anni - sottolinea in una nota Agnola che esprime forte preoccupazione anche per la strategia regionale in fase di trattativa: è un errore fare gruppo con le altre regioni a statuto speciale, perché la nostra Regione è in una condizione profondamente diversa dalle altre, con pochi privilegi e molti oneri - ribadisce il consigliere - e, anzi, la nostra azione dovrebbe essere tesa a chiedere un riequilibrio rispetto alle altre regioni a statuto speciale. Bisogna obbligare il governo a entrare nel merito delle diverse condizioni di compartecipazione ai tributi delle cinque speciali - insiste - tenendo conto delle competenze trasferite e su questo costruire il concorso al risanamento della finanza pubblica con lo stesso peso.

"A questo punto - aggiunge Agnola - potremmo avere anche delle sorprese positive. La dimostrazione sta nel fatto che le altre regioni a Statuto speciale (Trentino Alto Adige, Val d'Aosta, Sardegna e Sicilia) non solo hanno fatto severe politiche di bilancio come la nostra, ma hanno mantenuto livelli di spesa corrente molto disinvolti ed in alcuni casi, vedi Trentino Alto Adige, hanno programmato politiche di fiscalità di vantaggio di cui la nostra Regione avrebbe grande necessità ma che di questo passo non potrà mai permettersi".

Guardando alle posizioni della maggioranza, Agnola si augura "uno sforzo negoziale non rivolto all'indietro con la rinuncia a mettere in discussione la "regionalizzazione" della Sanità, ma piuttosto a chiedere una compartecipazione erariale adeguata alle prospettive del sistema economico e sociale della nostra regione.

"Se non si riesce a far comprendere questo al governo nazionale - conclude Agnola - la nostra Regione non sarà mai in grado di avviare quei percorsi virtuosi indispensabili per completare il processo di autonomia istituzionale e di ammodernamento dell'intero sistema regionale.

"L'Italia dei Valori in Consiglio Regionale, così come in passato, è pronta a dare il proprio contributo propositivo, anche nell'ambito di un dibattito in Aula, quanto mai opportuno, anche per rafforzare la posizione del governo regionale negli insidiosi e spesso 'falsamente amici' tavoli romani", è la chiosa del consigliere.