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PD: Brussa, controllo ricette, garanzie per 19 lavoratrici

15.07.2011
14:48
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/MPB - Garantire l'occupazione delle 19 lavoratrici che si occupano di monitoraggio e controllo delle ricette farmaceutiche, inserendo nel bando la clausola sociale di salvaguardia dell'occupazione.

È quanto chiede il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa che sulla vicenda ha depositato, con il collega Giorgio Baiutti, un'interpellanza urgente al presidente della Regione Tondo.

Da molti anni - ricorda Brussa - è in atto il Progetto di monitoraggio e di controllo delle ricette farmaceutiche, un'attività che ha lo scopo di elaborare i dati contenuti nelle ricette farmaceutiche del Servizio sanitario nazionale e delle ricette AFIR (Assistenza farmaceutica integrativa regionale) relative a specifiche patologie. In pratica, tale attività ha lo scopo di verificare la congruità di quanto dichiarato dalle farmacie e dalle parafarmacie convenzionate e, soprattutto, per monitorare e pianificare, attraverso il controllo contabile, la spesa farmaceutica regionale per contenerne i costi.

Negli ultimi tre anni - continua l'esponente PD - l'attività è in carico a Insiel, che ha continuato ad avvalersi dell'esperienza delle 19 lavoratrici già impiegate in questo Progetto presso le precedenti ditte che effettuavano il servizio fin dal 1994.

Con il 19 agosto prossimo, però - sottolinea Brussa - in concomitanza della scadenza del contratto a termine delle 19 lavoratrici, Insiel cesserà questa attività e la Regione ha già provveduto a predisporre un bando di gara per la riassegnazione di questo servizio.

Il bando, però - evidenzia l'esponente regionale - non contiene inspiegabilmente la clausola sociale di salvaguardia dell'occupazione per le 19 lavoratrici, che si troveranno improvvisamente disoccupate nonostante la professionalità acquisita in più di 10 anni di lavoro.

Con tale assurdo comportamento della Regione - conclude Brussa - oltre che far venir meno la continuità del servizio, si rischia seriamente di mettere in strada 19 lavoratrici dall'alta specializzazione e professionalità, non perché sia venuto meno il lavoro da fare, ma semplicemente per superficialità o dimenticanza.