IdV: Corazza, giudizio Corte Conti su rendiconto, urgente un rimedio
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/MPB - Il consigliere regionale
Alessandro Corazza, capogruppo dell'Italia dei Valori, ritiene
che i contenuti del Giudizio di parificazione del rendiconto
generale della Regione per l'esercizio 2010 espresso oggi dalla
Corte dei Conti, nella seduta tenutasi nella sede del Consiglio
regionale, delineino un quadro per certi aspetti grave e
preoccupante.
Lo fa sapere in una nota in cui ricorda che "per quanto attiene
l'assestamento di bilancio 2011 l'avanzo del 2010 è del tutto
straordinario perché dovuto principalmente ad anticipazioni di
entrate di esercizi futuri, che verranno quindi a mancare
successivamente, e non ad entrate strutturate. Gli unici aspetti
positivi sono il rispetto del patto di stabilità, cosa però che
non si può dire anche per gli Enti locali della Regione, e
l'abbassamento del debito, anche se quello potenziale (ovvero
quello che la Giunta è autorizzata a fare) rimane tanto alto da
destare comunque preoccupazione soprattutto per le generazioni
future che si potrebbero trovare con molte risorse occupate per
pagarne gli interessi.
"Il quadro politico che emerge - per Corazza - è allarmante e
sconsolante: un abuso dello spoils system che sostituisce di
fatto i concorsi pubblici mortificando le professionalità, per
non parlare delle leggi regionali che derogano i principi
generali del nostro ordinamento permettendo che si registrino
comunque atti di impegno di spesa di cui la Ragioneria contesta
la regolarità o legittimità.
"Nel settore dello sport e tempo libero, delega dell'Assessore De
Anna, è mortificante - prosegue il consigliere - doversi far dire
per l'ennesima volta dalla Corte dei Conti che manca un quadro
normativo completo e omogeneo. Non è più accettabile che in
questi settori il Consiglio regionale e la Giunta non affrontino
la materia per potersi ritagliare, nell'incertezza e
incompletezza del quadro, degli spazi di azione che vanno a
colmare il loro interesse elettorale invece che a premiare
oggettive situazioni di merito.
"Il sistema contributivo attuale - così ancora Corazza - è
clientelare e va spezzato e riscritto da capo. E' imbarazzante
vedere che il Consiglio regionale non riesce ormai da anni a
giungere da solo all'unica soluzione che metterebbe
definitivamente in sicurezza i riparti, oggi passibili di ricorsi
alla magistratura.
"Tra gli aspetti che devono destare più allarme tra i cittadini -
per il capogruppo IdV - c'è senz'altro la vicenda della
realizzazione della terza corsia dell'autostrada A4, di cui la
Corte dei Conti contesta, tra i tanti, l'incapacità
programmatoria e realizzativa della Regione che non ha saputo,
già dagli anni '90, completare l'opera per la quale si è dovuto
ricorrere alla nomina di un commissario straordinario per
l'emergenza ai sensi della legge sulla protezione civile, nonché
l'incertezza sull'effettiva disponibilità delle risorse
finanziarie, che peraltro avrebbe dovuto stanziare lo Stato, e
non la Regione e Autovie Venete essendo l'opera inserita tra
quelle che il CIPE considera strategiche, al pari del passante di
Mestre.
"Forse il Ministro Tremonti era a conoscenza di informazioni che
non rendevano così immotivato l'annunciato (poi ritirato) taglio
dei fondi a quest'opera - dichiara il consigliere, che prosegue:
il quadro delineato dovrebbe far rimettere in discussione gli
incarichi del trio Tondo, Riccardi, Santuz che hanno la
responsabilità politica di questa vicenda.
"La Corte ritiene fuori controllo la spesa sanitaria, ma
evidenzia anche il problema delle aziende partecipate dalla
Regione che spesso hanno una gestione fuori bilancio che deroga
ai principi di università e unicità che dovrebbe avere il
bilancio regionale. Un'ultima nota dolente anche il ricorso,
avvenuto in passato, ai derivati, che riserveranno amare sorprese
alle future generazioni.
"In conclusione, l'Italia dei Valori, per bocca del Capogruppo,
fa proprie, in toto, le indicazioni della Corte dei Conti e
auspica che già nell'assestamento di bilancio che arriverà in
Aula a fine mese si possa dare un primo segnale positivo ai
cittadini e affrontare quel contenimento dei costi della politica
tanto auspicato dalla gente e garantire selezione e qualità
dell'azione amministrativa della Regione, tagliando i carrozzoni,
l'eccessiva burocrazia e le sacche di inefficienza".